Nel rapporto di coppia il possesso è direttamente proporzionale alla distanza fra i due individui.
Ciò che sentiamo esterno a noi e che temiamo si possa allontanare scatena l’atavico senso del possesso, il quale non è altro che un tentativo disperato di controllare qualcosa o qualcuno che percepiamo come sfuggente. Esso è intimamente connesso con la paura.
Nell’incontro tra due persone e nella relazione che prende forma vi sono tre punti di vista: Mente, Anima e Spirito. Due persone s’incontrano, i loro sguardi s’ incrociano , si sorridono e iniziano a sentire una piccola luce che illumina i loro cuori. Questa è Anima. Poi iniziano a osservarsi , a fantasticare a obiettare iniziano a pensare. Questa è Mente.
Alcune volte è quel giudizio che ti frena nell’interazione con l’altro, altre volte è l’euforia emotiva che maschera la voglia di possesso dell’altro. Da questo punto in avanti Mente comincia a fare pressioni sull’altro, cerca di uniformarlo alla propria idea di come il partner dovrebbe essere ergo di farlo rientrare nei suoi schemi .
Anima invece vuole un compagno di giochi, vuole sorridere, cantare, ballare, essere guardata da e con occhi sinceri; essa vuole fare esperienza dei suoi doni, dei suoi talenti e trovare nell’altro un supporto sperimentando compassione , coraggio, unione , dolcezza.
Ad Anima non interessa la comodità, il controllo. Quello è ciò che persegue Mente.
Le anime nell’unione di maschile e femminile hanno come fine l’unione interiore delle due polarità e questo può avvenire lasciando che l’altro entri nel tuo cuore. Sospendere il giudizio, sentire l’altro per quello che è , accettarsi e accettare è secondo me il segreto per vivere appieno ogni tipo di relazione .
Se riduciamo o impariamo a ridurre la distanza di cui scrivevo all’inizio di questo post, iniziamo a percepire che tutto è dentro di noi e anche la sofferenza dovuta al possesso si annulla.
Se la mia coscienza entra a far parte della sua coscienza, distanza e possesso cessano. L’amore diventa vero amore e si inizia a godere del “senso di appartenenza” senza possedere.
Rischia, buttati, fai ciò che senti e ciò che ami , non solo ciò che sembra conveniente: VIVI!
Ciò che sentiamo esterno a noi e che temiamo si possa allontanare scatena l’atavico senso del possesso, il quale non è altro che un tentativo disperato di controllare qualcosa o qualcuno che percepiamo come sfuggente. Esso è intimamente connesso con la paura.
Nell’incontro tra due persone e nella relazione che prende forma vi sono tre punti di vista: Mente, Anima e Spirito. Due persone s’incontrano, i loro sguardi s’ incrociano , si sorridono e iniziano a sentire una piccola luce che illumina i loro cuori. Questa è Anima. Poi iniziano a osservarsi , a fantasticare a obiettare iniziano a pensare. Questa è Mente.
Alcune volte è quel giudizio che ti frena nell’interazione con l’altro, altre volte è l’euforia emotiva che maschera la voglia di possesso dell’altro. Da questo punto in avanti Mente comincia a fare pressioni sull’altro, cerca di uniformarlo alla propria idea di come il partner dovrebbe essere ergo di farlo rientrare nei suoi schemi .
Anima invece vuole un compagno di giochi, vuole sorridere, cantare, ballare, essere guardata da e con occhi sinceri; essa vuole fare esperienza dei suoi doni, dei suoi talenti e trovare nell’altro un supporto sperimentando compassione , coraggio, unione , dolcezza.
Ad Anima non interessa la comodità, il controllo. Quello è ciò che persegue Mente.
Le anime nell’unione di maschile e femminile hanno come fine l’unione interiore delle due polarità e questo può avvenire lasciando che l’altro entri nel tuo cuore. Sospendere il giudizio, sentire l’altro per quello che è , accettarsi e accettare è secondo me il segreto per vivere appieno ogni tipo di relazione .
Se riduciamo o impariamo a ridurre la distanza di cui scrivevo all’inizio di questo post, iniziamo a percepire che tutto è dentro di noi e anche la sofferenza dovuta al possesso si annulla.
Se la mia coscienza entra a far parte della sua coscienza, distanza e possesso cessano. L’amore diventa vero amore e si inizia a godere del “senso di appartenenza” senza possedere.
Rischia, buttati, fai ciò che senti e ciò che ami , non solo ciò che sembra conveniente: VIVI!