'Il limite che cura' di Marina Toniolo

Sono un polpo.
Con le ciglia lunghe ovviamente.
Senza rimmel.
L'acqua è casa mia.
Credevo di starci bene fino a ieri.
Come mai?
In acqua non riuscivo a muovermi come volevo e questo mi bloccava.
E mi soffocava.
All'estremità dei miei tentacoli qualcosa o qualcuno tirava.
In tutte le direzioni.
Al limite io ho sempre dato una connotazione negativa.
Sinonimo di barriera, ostacolo, confine.
Invece ho sentito parlare di bellezza,opportunità, crescita, scoperta.
Ma cosa ho scoperto io?
Ho scoperto che ne ho bisogno e che secondo me il limite è verità.
Ne ho bisogno perchè quando ho dei limiti, mi attivo.
Se per esempio sono limiti di tempo, di spazio o di budget, questi mettono in moto le mie risorse e la mia creatività.
Altrimenti, se posso fare tutto, corro il rischio di non fare niente.
E poi il limite è uno specchio che non dice bugie.
VERITA'  appunto.
Una verità con la quale fare i conti.
Anche se non sono colmpletamente libera nei movimenti, anche se c'è qualcosa o qualcuno che tira, che mi trattiene, io sono un polpo.
Di tentacoli ne ho ben otto.
Me ne basta uno per afferrare le cose.
Un solo tentacolo per dire o fare è più che sufficente.
Non ci sono scuse.
Perciò grazie LIMITE.
Grazie per avermi fatto star male, affinchè io stia meglio.