Chi si affaccia al mondo del lavoro scopre che cercarlo è già un lavoro. Emoziona, turba e non si è mai sufficientemente preparati. Alla ricerca ingenua di interlocutori disponibili o di clienti affezionati, si può sbattere contro un muro di sfiducia, sospetto, diffidenza. Ahimè, ho visto molte persone deprimersi nella ricerca della cosa giusta da intraprendere per mancanza di esperienza e conoscenza di come va il mondo.
Chi cerca un lavoro, oggi, non lo trova se non caccia, o piuttosto se non pesca tra le opportunità. Il mondo così come lo conosciamo, ha reso inutili arco e frecce ed è diventato liquido. Per questo occorre fare un bel tuffo dentro di sé e scoprire, trovare e recuperare, il ‘pesce d’oro’.
Per la stragrande maggioranza dei ‘cercatori d’oro’, un diploma o la laurea, da sole, non bastano più a trovare un lavoro o a costruirsi una reputazione. Figuriamoci per chi ha solo un diploma e scarse competenze tecnico-professionali. Oppure chi non ha maturato una buona dose di competenze trasversali come l’autocontrollo, la fiducia in sé, la flessibilità o la capacità di allineare i propri comportamenti alle necessità.
Direi che non si va molto lontano senza requisiti minimi!
Infatti, troviamo ragazzi con buoni curriculum, con tanti sogni e il desiderio di vivere una vita di qualità superiore, ma che non hanno le idee chiare sul come individuare il lavoro ’ottimale’.
Trovare un lavoro, quindi, per chi lo cerca e/o desidera riqualificarsi, è in sé una prova. Individuare il proprio profilo professionale e aggiornare il proprio curriculum, è certamente un modo per ‘agganciare’ possibili opportunità. Ma formarsi e crescere come persone è il vero carburante delle proprie aspirazioni.
Il problema allora consiste nel fare esperienza di come vanno le cose dentro di sé.
Alzarsi la mattina, buttare giù la propria lista dei ‘cosa so fare’ e di cosa ci rende un po’ speciali, è un buon inizio. Telefonare a persone interessanti, che migliorano la rete delle conoscenze personali, può aiutare a migliorare i propri progetti e idee. Fare qualcosa che piace, ogni giorno, aiuta a dare concretezza all’espressione creativa di sé.
Alcune di queste cose le abbiamo certamente in nota, ma si tratta di metterle in pratica capendo in che modo potremo essere utili, agendo da persone motivate, in grado di spiegare a chiunque qual è il nostro progetto e cosa siamo intenzionati a fare.
Ci va di tenere un piano operativo? Di comunicare con persone di qualità? E dedicarci a cose che ci piacciono e che siamo in grado di tradurre in opportunità? Se è così, metà lavoro è fatto! Siamo dalla parte di chi il lavoro lo cerca. E probabilmente lo trova.
Chi cerca un lavoro, oggi, non lo trova se non caccia, o piuttosto se non pesca tra le opportunità. Il mondo così come lo conosciamo, ha reso inutili arco e frecce ed è diventato liquido. Per questo occorre fare un bel tuffo dentro di sé e scoprire, trovare e recuperare, il ‘pesce d’oro’.
Per la stragrande maggioranza dei ‘cercatori d’oro’, un diploma o la laurea, da sole, non bastano più a trovare un lavoro o a costruirsi una reputazione. Figuriamoci per chi ha solo un diploma e scarse competenze tecnico-professionali. Oppure chi non ha maturato una buona dose di competenze trasversali come l’autocontrollo, la fiducia in sé, la flessibilità o la capacità di allineare i propri comportamenti alle necessità.
Direi che non si va molto lontano senza requisiti minimi!
Infatti, troviamo ragazzi con buoni curriculum, con tanti sogni e il desiderio di vivere una vita di qualità superiore, ma che non hanno le idee chiare sul come individuare il lavoro ’ottimale’.
Trovare un lavoro, quindi, per chi lo cerca e/o desidera riqualificarsi, è in sé una prova. Individuare il proprio profilo professionale e aggiornare il proprio curriculum, è certamente un modo per ‘agganciare’ possibili opportunità. Ma formarsi e crescere come persone è il vero carburante delle proprie aspirazioni.
Il problema allora consiste nel fare esperienza di come vanno le cose dentro di sé.
Alzarsi la mattina, buttare giù la propria lista dei ‘cosa so fare’ e di cosa ci rende un po’ speciali, è un buon inizio. Telefonare a persone interessanti, che migliorano la rete delle conoscenze personali, può aiutare a migliorare i propri progetti e idee. Fare qualcosa che piace, ogni giorno, aiuta a dare concretezza all’espressione creativa di sé.
Alcune di queste cose le abbiamo certamente in nota, ma si tratta di metterle in pratica capendo in che modo potremo essere utili, agendo da persone motivate, in grado di spiegare a chiunque qual è il nostro progetto e cosa siamo intenzionati a fare.
Ci va di tenere un piano operativo? Di comunicare con persone di qualità? E dedicarci a cose che ci piacciono e che siamo in grado di tradurre in opportunità? Se è così, metà lavoro è fatto! Siamo dalla parte di chi il lavoro lo cerca. E probabilmente lo trova.