Parlare di lutto è scomodo.
Fare un post sul lutto ancora di più, scomodo per chi lo scrive e per chi lo legge.
Mette di cattivo umore? Mette nelle condizioni di non leggerlo? E’ possibile.
Ma chi non è passato attraverso il lutto? A mio avviso non è solo vivere la scomparsa di una persona cara o di un animale domestico vicino a noi ma anche l’esperienza di una separazione o la fine di una relazione possono assumere i contorni del lutto, rivestire a volte quel colore: il nero o perlomeno un tonalità scura.
Scura è la bolla emotiva in cui sei immerso mentre tutto il resto della vita attorno a te scorre inesorabile senza cambiamenti e là fuori pochi percepiscono il tuo dramma; il mondo va avanti.
Mentre scrivi o ricevi messaggi di condoglianze su whatsapp o facebook , qualcuno è intento a incrociare i dati e a far arrivare sulla tua bacheca, post di onoranze funebri, di blog sull’aldilà o su come affrontare il lutto. Sì qualcuno dai contorni indefiniti evidentemente è attento a te. Tutto viene tracciato e anche questi segni che lasciamo in rete non sono ignorati. Il sistema è cinico, il sistema è davvero crudele, tu sei un numero e fai parte dell’ingranaggio.
Mentre sei concentrato sul tuo dolore che vivi in ogni singola cellula del tuo corpo, devi comunque pensare ai cosiddetti “adempimenti burocratici “da portare avanti: organizzare il funerale, rispondere al telefono, pensare al testamento, ai documenti o al conto in banca da chiudere; vivi una sorta di sdoppiamento, due vite parallele: quella esterna e la tua bolla che ti accompagna tutto il giorno e che ogni sera ti avvolge prima di chiudere gli occhi ammesso che tu riesca.
Nella tua bolla sei senza punti di riferimento, dominato dall’alternarsi e dall’accavallarsi non solo di stati fisici nuovi (tachicardia ansia insonnia) ma anche dall’intrecciarsi di un vortice di emozioni diverse, spesso molto forti: tristezza, rabbia ,incomprensione, paura, mancanza, senso di colpa.
Quel senso di irrealtà, di torpore, può farti sentire inizialmente ancora più lontano dalla realtà.
Sei nudo senza maschera e ti devi rivestire, reinventare. I tuoi occhi vedono diversamente e i vestiti che indosserai saranno diversi perche diversi sono la tua sensibilità, il tuo essere ,il tuo sentire ….in una parola CAMBI anche senza accorgetene.
Scopri energia e risorse in te che pensavi di non avere.
Rivaluti gli amici, quelli veri.
Riconosci quelli che reputavi tali ma che non sono.
Svaniscono a volte catene, credenze, condizionamenti che negli anni avevi allacciato e stretto con colui o colei che non c’è più.
Sei alla ricerca di un nuovo cammino anche se non lo vuoi.
Emerge con più forza ciò che conta o non conta per te, l’istinto di andare avanti e guardare al futuro.
Pian piano il colore nero sfuma, intravedi di nuovo i colori, prima tenui poi sempre più forti.
Esiste un lato positivo e forte anche per il lutto: nonostante il dolore, rappresenta un momento di grande crescita personale che aiuta a rivalutare noi stessi e il nostro modo di affrontare la vita giorno dopo giorno. A noi la scelta di volontà e coraggio per riconoscerlo e viverlo anche così.
Fare un post sul lutto ancora di più, scomodo per chi lo scrive e per chi lo legge.
Mette di cattivo umore? Mette nelle condizioni di non leggerlo? E’ possibile.
Ma chi non è passato attraverso il lutto? A mio avviso non è solo vivere la scomparsa di una persona cara o di un animale domestico vicino a noi ma anche l’esperienza di una separazione o la fine di una relazione possono assumere i contorni del lutto, rivestire a volte quel colore: il nero o perlomeno un tonalità scura.
Scura è la bolla emotiva in cui sei immerso mentre tutto il resto della vita attorno a te scorre inesorabile senza cambiamenti e là fuori pochi percepiscono il tuo dramma; il mondo va avanti.
Mentre scrivi o ricevi messaggi di condoglianze su whatsapp o facebook , qualcuno è intento a incrociare i dati e a far arrivare sulla tua bacheca, post di onoranze funebri, di blog sull’aldilà o su come affrontare il lutto. Sì qualcuno dai contorni indefiniti evidentemente è attento a te. Tutto viene tracciato e anche questi segni che lasciamo in rete non sono ignorati. Il sistema è cinico, il sistema è davvero crudele, tu sei un numero e fai parte dell’ingranaggio.
Mentre sei concentrato sul tuo dolore che vivi in ogni singola cellula del tuo corpo, devi comunque pensare ai cosiddetti “adempimenti burocratici “da portare avanti: organizzare il funerale, rispondere al telefono, pensare al testamento, ai documenti o al conto in banca da chiudere; vivi una sorta di sdoppiamento, due vite parallele: quella esterna e la tua bolla che ti accompagna tutto il giorno e che ogni sera ti avvolge prima di chiudere gli occhi ammesso che tu riesca.
Nella tua bolla sei senza punti di riferimento, dominato dall’alternarsi e dall’accavallarsi non solo di stati fisici nuovi (tachicardia ansia insonnia) ma anche dall’intrecciarsi di un vortice di emozioni diverse, spesso molto forti: tristezza, rabbia ,incomprensione, paura, mancanza, senso di colpa.
Quel senso di irrealtà, di torpore, può farti sentire inizialmente ancora più lontano dalla realtà.
Sei nudo senza maschera e ti devi rivestire, reinventare. I tuoi occhi vedono diversamente e i vestiti che indosserai saranno diversi perche diversi sono la tua sensibilità, il tuo essere ,il tuo sentire ….in una parola CAMBI anche senza accorgetene.
Scopri energia e risorse in te che pensavi di non avere.
Rivaluti gli amici, quelli veri.
Riconosci quelli che reputavi tali ma che non sono.
Svaniscono a volte catene, credenze, condizionamenti che negli anni avevi allacciato e stretto con colui o colei che non c’è più.
Sei alla ricerca di un nuovo cammino anche se non lo vuoi.
Emerge con più forza ciò che conta o non conta per te, l’istinto di andare avanti e guardare al futuro.
Pian piano il colore nero sfuma, intravedi di nuovo i colori, prima tenui poi sempre più forti.
Esiste un lato positivo e forte anche per il lutto: nonostante il dolore, rappresenta un momento di grande crescita personale che aiuta a rivalutare noi stessi e il nostro modo di affrontare la vita giorno dopo giorno. A noi la scelta di volontà e coraggio per riconoscerlo e viverlo anche così.