
Dicono che la vecchiaia sia l’età della saggezza, quella in cui puoi dare buoni consigli. Dipende! Talvolta si è giovani ed è come se fossimo già vecchi.
La nostra vita è già ben delimitata dai suoi paletti. Ha i suoi parapetti e i suoi stop. Una pista che ripercorriamo continuamente. Magari un giorno con il sole in volto , un giorno con la nebbia; ma la cosa non ci preoccupa : noi conosciamo ogni metro, ogni cunetta, ogni paletti, ogni curva, e se qualcuno ci chiede informazioni siamo sempre pronti a dare risposte con sicurezza.
Quasi ci si illude di essere già saggi. Non capiamo che è la pista che ci giuda e ci comanda, i paletti che ci indicano la via costruendo il nostro percorso.
Non siamo noi a scegliere, perché noi non stiamo facendo un fuori pista.
Certo il fuori pista mette ansia, genera ogni sorta di paura. Cosi la vita si costella di mille blocchi, ostacoli che si mettono tra noi e nuovi territori da scoprire.
Ci si ritrova schiavi delle aspettative altrui , dipendenti da modelli culturali e sociali pur di mantenere un senso di identità stabile che ci dia sicurezza ed equilibrio.
Non si sperimenta più. O, forse, non si comincia mai.
In equilibrio. Certo, più che in equilibrio: impantanati!
Ecco, per alcuni la vecchiaia coinciderà non con la saggezza , che non avranno mai, ma con il coraggio: la volontà coraggiosa di mettere in discussione loro stessi e le convinzioni del passato, di cercare risposte senza temerle, di allontanare la paura del giudizio altrui. Finalmente essi accetteranno con serenità il rischio di commettere errori, anzi li apprezzeranno perchè saranno questi ad indicare la via, dove mettere i paletti della “loro” pista.
Troppo tardi per finirla!
"Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona.
…………….. “ (Jenny Joseph)
La nostra vita è già ben delimitata dai suoi paletti. Ha i suoi parapetti e i suoi stop. Una pista che ripercorriamo continuamente. Magari un giorno con il sole in volto , un giorno con la nebbia; ma la cosa non ci preoccupa : noi conosciamo ogni metro, ogni cunetta, ogni paletti, ogni curva, e se qualcuno ci chiede informazioni siamo sempre pronti a dare risposte con sicurezza.
Quasi ci si illude di essere già saggi. Non capiamo che è la pista che ci giuda e ci comanda, i paletti che ci indicano la via costruendo il nostro percorso.
Non siamo noi a scegliere, perché noi non stiamo facendo un fuori pista.
Certo il fuori pista mette ansia, genera ogni sorta di paura. Cosi la vita si costella di mille blocchi, ostacoli che si mettono tra noi e nuovi territori da scoprire.
Ci si ritrova schiavi delle aspettative altrui , dipendenti da modelli culturali e sociali pur di mantenere un senso di identità stabile che ci dia sicurezza ed equilibrio.
Non si sperimenta più. O, forse, non si comincia mai.
In equilibrio. Certo, più che in equilibrio: impantanati!
Ecco, per alcuni la vecchiaia coinciderà non con la saggezza , che non avranno mai, ma con il coraggio: la volontà coraggiosa di mettere in discussione loro stessi e le convinzioni del passato, di cercare risposte senza temerle, di allontanare la paura del giudizio altrui. Finalmente essi accetteranno con serenità il rischio di commettere errori, anzi li apprezzeranno perchè saranno questi ad indicare la via, dove mettere i paletti della “loro” pista.
Troppo tardi per finirla!
"Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona.
…………….. “ (Jenny Joseph)