'Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili' (Seneca).
Se penso all'intrepidezza credo negli eroi.
Da bambina sognavo ad occhi aperti ( veramente lo faccio ancora adesso).
Mi spogliavo dei miei panni e mi trasformavo in un leone; correvo a piedi nudi per le strade e mi dicevo che quello era già un atto di coraggio! Scavalcavo ostacoli immaginari, strisciavo a terra in agguato della preda e affrontavo bestie temibili e sanguinarie. Mi sentivo il cuore gonfio e fra la gente, silenziosamente, sfoggiavo una criniera di prodezza in una bolla immaginaria, dove tutto era possibile, dove nessuno poteva toccarmi e la paura non esisteva.
Oggi ho quarant'anni e mi interrogo sempre più spesso sulle tappe della mia vita.
Quel leone per lungo tempo ha deposto la criniera!
Dov'è finito il mio eroe?
Possibile che abbia perso i denti sotto il peso della vita e del silenzio della paura?
Quand'è stata l'ultima volta che ho sfoderato il mio coraggio?
Cosa ho fatto per me o per gli altri che abbia interpellato la mia audacia?
Penso al trampolino da 5 metri, alle schienate, alle volte che ho chiuso gli occhi e mi son buttata giù; penso alle gare di apnea, ai tuffi nel blu senza respiro; penso alla mia bici da corsa schiantata in discesa ai 50 all'ora.
Ma c'è una parte di me che riconosce una forza meno fisica.
Qualcosa che mi è costata molta più fatica e intraprendenza.
Qualcosa che mi ha risvegliato dall'anestesia per rinascere!
Accade di vivere con viltà, di sentire di non avere scelta.
Di non credere nel cambiamento, quello vero, che trasforma e allo stesso tempo ti fa soffrire.
Accade di sedersi e attendere in silenzio...per sempre.
Ma accade anche di fare quel passo, oltre il quale per fortuna, non si può tornare indietro.
Ho scelto di capire e comprendere anche quello che non volevo.
Ho scelto di non giudicare troppo duramente me stessa e gli altri.
Ho scelto di accettare molte parti di me nel bene e nel male.
Ho scelto di leggere e studiare per realizzare dei traguardi.
Ho scelto di lasciar andare le persone che non vogliono il mio bene e che non mi guardano, con dolore.
Ho scelto di guarire e vivere bene.
Ho scelto di smettere di piangermi addosso.
Ho scelto di dirmi delle grosse verità.
Ho scelto di amare e amo molto.
Ho scelto la musica ma solo a volume esagerato.
Ho scelto la natura in tutta la sua forza.
Ho scelto di insegnare e imparare dai miei allievi.
Ho scelto di cambiare un po' per volta.
Ho scelto di correre ancora una volta a piedi nudi ma questa volta sono veramente un eroe!
Nel coraggificio della vita ogni passo è una prodezza.
Se penso all'intrepidezza credo negli eroi.
Da bambina sognavo ad occhi aperti ( veramente lo faccio ancora adesso).
Mi spogliavo dei miei panni e mi trasformavo in un leone; correvo a piedi nudi per le strade e mi dicevo che quello era già un atto di coraggio! Scavalcavo ostacoli immaginari, strisciavo a terra in agguato della preda e affrontavo bestie temibili e sanguinarie. Mi sentivo il cuore gonfio e fra la gente, silenziosamente, sfoggiavo una criniera di prodezza in una bolla immaginaria, dove tutto era possibile, dove nessuno poteva toccarmi e la paura non esisteva.
Oggi ho quarant'anni e mi interrogo sempre più spesso sulle tappe della mia vita.
Quel leone per lungo tempo ha deposto la criniera!
Dov'è finito il mio eroe?
Possibile che abbia perso i denti sotto il peso della vita e del silenzio della paura?
Quand'è stata l'ultima volta che ho sfoderato il mio coraggio?
Cosa ho fatto per me o per gli altri che abbia interpellato la mia audacia?
Penso al trampolino da 5 metri, alle schienate, alle volte che ho chiuso gli occhi e mi son buttata giù; penso alle gare di apnea, ai tuffi nel blu senza respiro; penso alla mia bici da corsa schiantata in discesa ai 50 all'ora.
Ma c'è una parte di me che riconosce una forza meno fisica.
Qualcosa che mi è costata molta più fatica e intraprendenza.
Qualcosa che mi ha risvegliato dall'anestesia per rinascere!
Accade di vivere con viltà, di sentire di non avere scelta.
Di non credere nel cambiamento, quello vero, che trasforma e allo stesso tempo ti fa soffrire.
Accade di sedersi e attendere in silenzio...per sempre.
Ma accade anche di fare quel passo, oltre il quale per fortuna, non si può tornare indietro.
Ho scelto di capire e comprendere anche quello che non volevo.
Ho scelto di non giudicare troppo duramente me stessa e gli altri.
Ho scelto di accettare molte parti di me nel bene e nel male.
Ho scelto di leggere e studiare per realizzare dei traguardi.
Ho scelto di lasciar andare le persone che non vogliono il mio bene e che non mi guardano, con dolore.
Ho scelto di guarire e vivere bene.
Ho scelto di smettere di piangermi addosso.
Ho scelto di dirmi delle grosse verità.
Ho scelto di amare e amo molto.
Ho scelto la musica ma solo a volume esagerato.
Ho scelto la natura in tutta la sua forza.
Ho scelto di insegnare e imparare dai miei allievi.
Ho scelto di cambiare un po' per volta.
Ho scelto di correre ancora una volta a piedi nudi ma questa volta sono veramente un eroe!
Nel coraggificio della vita ogni passo è una prodezza.