Il concetto di ricompensa intrinseca o motivazione intrinseca nasce dalla teoria dello scambio. In questa teoria si evidenzia l'importanza della valutazione dei costi e delle ricompense per il comportamento umano, anche nell'interazione sociale.
Una persona, secondo questa teoria, agisce per ricevere la massima ricompensa al minor costo possibile. Ma in cosa consiste la ricompensa?
Vi sono ricompense materiali, prime fra tutte quelle collegate ai bisogni primari, e di natura sociale come l'approvazione, l'affetto e così via; questi tipi di ricompensa sono detti estrinseci. Ma c'è un'importante tipo di ricompensa o gratificazione che deriva dall'attività stessa della persona. Si tratta dell'insieme di emozioni positive che una persona prova quando esegue con competenza un compito appagante. In questo caso si parla di ricompensa intrinseca. Ad esempio un musicista è gratificato fintanto che suona il suo strumento, un pilota è appagato dalla guida del suo veicolo.
Una persona può dunque agire per ottenere una ricompensa come conseguenza della sua azione ma può agire anche per ottenere una ricompensa dall'agire stesso.
Alcune ricerche hanno indagato la relazione fra ricompense intrinseche ed estrinseche.
Ad esempio, in uno studio, dei bambini di età prescolare a cui piaceva molto disegnare venivano divisi in due gruppi, ad un gruppo veniva promesso un premio se avessero fatto dei bei disegni (ricompensa estrinseca), all'altro non veniva detto nulla. Dopo due settimane si è proposto nuovamente ai bambini di disegnare. In questa occasione i bambini ai quali era stato precedentemente promesso il premio se avessero disegnato bene mostrarono un minore interesse per il disegno di quelli che avevano semplicemente disegnato divertendosi.
Altre ricerche hanno mostrato che la ricompensa estrinseca può addirittura peggiorare la capacità creativa di una persona che trova appagante il processo di creazione.
E' estremamente importante considerare questo filone di studi nel contesto del miglioramento della performance.
Una persona, secondo questa teoria, agisce per ricevere la massima ricompensa al minor costo possibile. Ma in cosa consiste la ricompensa?
Vi sono ricompense materiali, prime fra tutte quelle collegate ai bisogni primari, e di natura sociale come l'approvazione, l'affetto e così via; questi tipi di ricompensa sono detti estrinseci. Ma c'è un'importante tipo di ricompensa o gratificazione che deriva dall'attività stessa della persona. Si tratta dell'insieme di emozioni positive che una persona prova quando esegue con competenza un compito appagante. In questo caso si parla di ricompensa intrinseca. Ad esempio un musicista è gratificato fintanto che suona il suo strumento, un pilota è appagato dalla guida del suo veicolo.
Una persona può dunque agire per ottenere una ricompensa come conseguenza della sua azione ma può agire anche per ottenere una ricompensa dall'agire stesso.
Alcune ricerche hanno indagato la relazione fra ricompense intrinseche ed estrinseche.
Ad esempio, in uno studio, dei bambini di età prescolare a cui piaceva molto disegnare venivano divisi in due gruppi, ad un gruppo veniva promesso un premio se avessero fatto dei bei disegni (ricompensa estrinseca), all'altro non veniva detto nulla. Dopo due settimane si è proposto nuovamente ai bambini di disegnare. In questa occasione i bambini ai quali era stato precedentemente promesso il premio se avessero disegnato bene mostrarono un minore interesse per il disegno di quelli che avevano semplicemente disegnato divertendosi.
Altre ricerche hanno mostrato che la ricompensa estrinseca può addirittura peggiorare la capacità creativa di una persona che trova appagante il processo di creazione.
E' estremamente importante considerare questo filone di studi nel contesto del miglioramento della performance.