Capita anche a te di alzarti pieno di iniziativa e di passare rapidamente da una cosa all'altra, con troppi stimoli da gestire e con un indirizzo d’azione che non trova casa?
A me sì, capita spesso! Nonostante sia uno che si da fare, cerca idee e pensa attivamente a progetti, rimbalzo, almeno nel presente, da un tema all'altro: scrivo un post per questo momento così difficile per tutti? Oppure, mi butto a capofitto in una nuova idea? O sto fermo e aspetto l’ispirazione?
Di una cosa sono certo, anche questo ‘saltellare’ deve avere un suo ritmo, un suo senso, una sua destinazione.
Sento, pur in questo clima sospeso, una riserva di forza che emerge quando la vita ci mette a dura prova. E mi dico che è la fiducia. Ho fiducia in me, nelle persone, nelle loro qualità, in questa nazione.
Penso che non possiamo tornare indietro e ritrovare gli equilibri di ieri. Penso anche che abbiamo la capacità di andare avanti e di decidere i passi che si adatteranno a nuovi finali.
Come faremo? Quali saranno le nuove linee guida?
Personalmente, penso di non dubitare di chi sono, di quello che ho fatto e di ciò che ancora potrò realizzare.
E noi? Sapremo incoraggiarci, credere in quello che facciamo e amare noi stessi riuscendo a dare nuovi significati a quello che accade e un nuovo senso alla nostra vita?
Ritrovare il senso di ciò che siamo e facciamo è la vera sfida.
Se saremo guidati dal pessimismo vivremo trascinati nel vortice del tempo perduto e delle azioni sbagliate. Ci sentiremo sfiorire, probabilmente.
Se invece riusciamo ad ignorare le cassandre, il buon senso ci riporterà su ciò che davvero conta per noi.
I problemi sono entrati nelle nostre vite e non possiamo evitarli, sono lì con la loro forza. Quando li supereremo ne capiremo il senso per ciascuno di noi.
Alla fine andrà bene, si legge su ogni balcone. Un inno alla fiducia. Ma se anche non andrà bene. Non è la fine.
Fin da quando siamo nati ci hanno detto che la vita è una conquista 'eroica'. Per questo abbiamo cercato il nostro nido e la nostra nicchia. Oggi è chiaramente meno sicura, ma ci invita ad avere più confidenza con noi stessi.
Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa che deve essere raggiunto. Se ci concentriamo su questo, sul nostro valore, apprezzeremo quello che abbiamo, senza farci distrarre da quello che ci manca o ci mancherà.
Alla fine, avremo tanti buoni motivi per essere grati. Anche del sole di dopodomani.
A me sì, capita spesso! Nonostante sia uno che si da fare, cerca idee e pensa attivamente a progetti, rimbalzo, almeno nel presente, da un tema all'altro: scrivo un post per questo momento così difficile per tutti? Oppure, mi butto a capofitto in una nuova idea? O sto fermo e aspetto l’ispirazione?
Di una cosa sono certo, anche questo ‘saltellare’ deve avere un suo ritmo, un suo senso, una sua destinazione.
Sento, pur in questo clima sospeso, una riserva di forza che emerge quando la vita ci mette a dura prova. E mi dico che è la fiducia. Ho fiducia in me, nelle persone, nelle loro qualità, in questa nazione.
Penso che non possiamo tornare indietro e ritrovare gli equilibri di ieri. Penso anche che abbiamo la capacità di andare avanti e di decidere i passi che si adatteranno a nuovi finali.
Come faremo? Quali saranno le nuove linee guida?
Personalmente, penso di non dubitare di chi sono, di quello che ho fatto e di ciò che ancora potrò realizzare.
E noi? Sapremo incoraggiarci, credere in quello che facciamo e amare noi stessi riuscendo a dare nuovi significati a quello che accade e un nuovo senso alla nostra vita?
Ritrovare il senso di ciò che siamo e facciamo è la vera sfida.
Se saremo guidati dal pessimismo vivremo trascinati nel vortice del tempo perduto e delle azioni sbagliate. Ci sentiremo sfiorire, probabilmente.
Se invece riusciamo ad ignorare le cassandre, il buon senso ci riporterà su ciò che davvero conta per noi.
I problemi sono entrati nelle nostre vite e non possiamo evitarli, sono lì con la loro forza. Quando li supereremo ne capiremo il senso per ciascuno di noi.
Alla fine andrà bene, si legge su ogni balcone. Un inno alla fiducia. Ma se anche non andrà bene. Non è la fine.
Fin da quando siamo nati ci hanno detto che la vita è una conquista 'eroica'. Per questo abbiamo cercato il nostro nido e la nostra nicchia. Oggi è chiaramente meno sicura, ma ci invita ad avere più confidenza con noi stessi.
Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa che deve essere raggiunto. Se ci concentriamo su questo, sul nostro valore, apprezzeremo quello che abbiamo, senza farci distrarre da quello che ci manca o ci mancherà.
Alla fine, avremo tanti buoni motivi per essere grati. Anche del sole di dopodomani.