Le feste natalizie e di capodanno, sono cariche di ogni 'bene': soprattutto del bisogno di ritrovarsi dopo un anno impegnativo, di famiglia, di vacanza, di pianificazione mentale.
La riorganizzazione dello stress emozionale del periodo e il planning lavorativo, troppo fitto e caotico, appaiono opprimenti. Il tempo sembra sempre poco: biglietti, regali, incontri. I viaggi stressanti: preparativi, documenti, casa, rientro.
Si è stanchi prima di iniziare ogni cosa, soprattutto non è chiaro come far fronte all’infinità di impegni.
E allora è bene partire proprio da lì, dal disagio percepito, dalla mancanza di tempo, dalla fatica di pensare.
Dieci minuti a immaginare a occhi chiusi - in un luogo tranquillo, con una mano sulla pancia o alla fronte (l’area che si percepisce più coinvolta) - la situazione di disagio vista in dettaglio con suoni, colori, odori, persone. Bisogna solo immaginarsi le situazioni che affaticano e aspettare una risposta intuitiva o una determinata risposta corporea.
Va da se che un riallineamento delle proprie idee, risorse ed energie, contribuisce ad allontanare pensieri negativi e a recuperare gli elementi positivi del periodo; aiuta ad apprezzare le micro vacanze e i momenti trascorsi in compagnia; e, anche se sono veramente pochi, favorisce i momenti di relax.
Durante le festività è normale quindi provare una sensazione di accumulo psicologico e sentirsi un po’ depressi. In fondo, si cerca di far fronte a ogni impegno, ci si adatta a ogni circostanza, ma poi ci si rimette in moto. O almeno, questo è il desiderio auspicato.
Ricapitolando.
Organizziamo al meglio il tempo a disposizione, completiamo i compiti inevitabili, senza rimandare, perché ‘tanto siamo in vacanza’: e organizziamoci opportunamente nel poco tempo a disposizione.
Come si fa tutto ciò?
Riallineandosi con il breve esercizio di cui sopra; cercando di liberare la mente e riconoscendo che un giorno di vacanza è off per qualsiasi altra cosa.
Al rientro avremo, se tutto va bene, riordinato le idee e saremo pronti per un anno ricco di ripartenze e validi progetti.
La riorganizzazione dello stress emozionale del periodo e il planning lavorativo, troppo fitto e caotico, appaiono opprimenti. Il tempo sembra sempre poco: biglietti, regali, incontri. I viaggi stressanti: preparativi, documenti, casa, rientro.
Si è stanchi prima di iniziare ogni cosa, soprattutto non è chiaro come far fronte all’infinità di impegni.
E allora è bene partire proprio da lì, dal disagio percepito, dalla mancanza di tempo, dalla fatica di pensare.
Dieci minuti a immaginare a occhi chiusi - in un luogo tranquillo, con una mano sulla pancia o alla fronte (l’area che si percepisce più coinvolta) - la situazione di disagio vista in dettaglio con suoni, colori, odori, persone. Bisogna solo immaginarsi le situazioni che affaticano e aspettare una risposta intuitiva o una determinata risposta corporea.
Va da se che un riallineamento delle proprie idee, risorse ed energie, contribuisce ad allontanare pensieri negativi e a recuperare gli elementi positivi del periodo; aiuta ad apprezzare le micro vacanze e i momenti trascorsi in compagnia; e, anche se sono veramente pochi, favorisce i momenti di relax.
Durante le festività è normale quindi provare una sensazione di accumulo psicologico e sentirsi un po’ depressi. In fondo, si cerca di far fronte a ogni impegno, ci si adatta a ogni circostanza, ma poi ci si rimette in moto. O almeno, questo è il desiderio auspicato.
Ricapitolando.
Organizziamo al meglio il tempo a disposizione, completiamo i compiti inevitabili, senza rimandare, perché ‘tanto siamo in vacanza’: e organizziamoci opportunamente nel poco tempo a disposizione.
Come si fa tutto ciò?
Riallineandosi con il breve esercizio di cui sopra; cercando di liberare la mente e riconoscendo che un giorno di vacanza è off per qualsiasi altra cosa.
Al rientro avremo, se tutto va bene, riordinato le idee e saremo pronti per un anno ricco di ripartenze e validi progetti.