Si debutta con la ‘marijuana sativa’, si fuma leggeri, senza troppi effetti collaterali, con scopi ricreativi e si apprezzano gli effetti positivi del rilassamento, della leggerezza e dell’allegra compagnia: si libera la mente. Si prosegue con la ‘canapa indiana’ ad alto contenuto di tetraidrocannabinolo (thc) e si tocca con mano l’equilibrio/disequilibrio di emozioni e stati psicologici. Si insiste con le quantità e si entra in un circuito pervasivo di dipendenza, autonegazione, fragilità e, talvolta, ’cambio’ di personalità.
I benefici iniziali e l’uso smodato prendono direzioni che ne rinforzano l’impiego e la dipendenza.
Per cominciare, dipendenza comportamentale. Dal sentirsi furbi e ganzi, si passa a comportamenti organizzati intorno al rifornimento: numeri di telefono di ‘spaccini’, zone battute, amici interessati, rifugi ad hoc, bugie specializzate.
A seguire, dipendenza psicologica relativa a pensieri automatici, fantasie mirate, ansia, attacchi di panico, compulsività, talvolta depressione, disturbo bipolare e deficit di apprendimento, memoria e attenzione.
Successivamente, si procede con la dipendenza fisiologica e gli effetti sul metabolismo e sul bilancio ormonale, sul cervello e sui polmoni.
Quando si chiede come si intende uscire dalla dipendenza, il percorso sembra facile: ‘basta che non veda quegli ‘amici’, che il mio umore sia positivo, che abbia interessi, che sia innamorato, che la famiglia mi sostenga’.
Niente di tutto questo accade all’unisono e anzi, nessuna di queste cose ‘esterne’ sembrano essere leve fondamentali.
Infatti, per smettere di ‘fumare’ occorre rimettere in discussione gli ‘amici’, l’uso del telefono, l’equilibrio sonno veglia, gestire gli automatismi, le emozioni e gli umori altalenanti, chiudere con gli ‘spaccini’. Rimettere in pista scopi di studio e di lavoro, rimettersi a sudare in palestra. Insomma ritrovare efficienza e decisioni radicali insieme a stabilità mentale ed emotiva.
La dipendenza non è un gioco.
Bob Marley diceva: ‘Perché bere e guidare quando puoi fumare e volare?’ Ebbene, la curiosità ha un prezzo e il prezzo è la propria vita. E per gustare il biglietto della nostra vita non serve fumare erba perché la vera droga siamo noi: il nostro corpo, le nostre emozioni, la nostra mente.
Pertanto, 'FUMA TE!' è la droga più potente di tutte: è fatta di scelte, di creatività e di consapevolezza che si può ‘fumare’ in ogni momento.
I benefici iniziali e l’uso smodato prendono direzioni che ne rinforzano l’impiego e la dipendenza.
Per cominciare, dipendenza comportamentale. Dal sentirsi furbi e ganzi, si passa a comportamenti organizzati intorno al rifornimento: numeri di telefono di ‘spaccini’, zone battute, amici interessati, rifugi ad hoc, bugie specializzate.
A seguire, dipendenza psicologica relativa a pensieri automatici, fantasie mirate, ansia, attacchi di panico, compulsività, talvolta depressione, disturbo bipolare e deficit di apprendimento, memoria e attenzione.
Successivamente, si procede con la dipendenza fisiologica e gli effetti sul metabolismo e sul bilancio ormonale, sul cervello e sui polmoni.
Quando si chiede come si intende uscire dalla dipendenza, il percorso sembra facile: ‘basta che non veda quegli ‘amici’, che il mio umore sia positivo, che abbia interessi, che sia innamorato, che la famiglia mi sostenga’.
Niente di tutto questo accade all’unisono e anzi, nessuna di queste cose ‘esterne’ sembrano essere leve fondamentali.
Infatti, per smettere di ‘fumare’ occorre rimettere in discussione gli ‘amici’, l’uso del telefono, l’equilibrio sonno veglia, gestire gli automatismi, le emozioni e gli umori altalenanti, chiudere con gli ‘spaccini’. Rimettere in pista scopi di studio e di lavoro, rimettersi a sudare in palestra. Insomma ritrovare efficienza e decisioni radicali insieme a stabilità mentale ed emotiva.
La dipendenza non è un gioco.
Bob Marley diceva: ‘Perché bere e guidare quando puoi fumare e volare?’ Ebbene, la curiosità ha un prezzo e il prezzo è la propria vita. E per gustare il biglietto della nostra vita non serve fumare erba perché la vera droga siamo noi: il nostro corpo, le nostre emozioni, la nostra mente.
Pertanto, 'FUMA TE!' è la droga più potente di tutte: è fatta di scelte, di creatività e di consapevolezza che si può ‘fumare’ in ogni momento.