Ho trovato molto interessante l’ultimo intervento del professor Angelo Gemignani, medico psichiatra e ricercatore del CNR di Pisa, che definiva la creatività: ”figlia di una forte flessibilità cognitiva ed emotiva. In qualche modo anche prodotto di una forma meditativa” .
Perché quindi è importante la creatività? Cosa s’intende per flessibilità cognitiva ed emotiva?
Le neuroscienze evidenziano che la creatività ha la capacità di creare un maggior numero di connessioni tra aree celebrali e l’insight è il risultato di queste numerose connessioni. Che cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che la creatività accresce la consapevolezza dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e dei movimenti del proprio comportamento.
Cosa s’intende per flessibilità cognitiva ed emotiva? E’ la capacità di vedere lo stesso problema da tanti punti di vista differenti e di provare quindi emozioni diverse. Eureka! Questo mi fa pensare ad uno degli aspetti del colloquio di coach e di counselor, stimolare la flessibilità. Infatti, questo stimolo permette di sciogliere la propria rigidità e di iniziare a coltivare la creatività. Immaginare più punti di vista correlate a differenti emozioni è come creare diverse narrazioni permettendoti poi di scegliere quale adottare, sapendo che sono tutte possibili.
Come dice Francesca Marchegiano, esperta nella narrazione, noi siamo “animali narranti” poiché abbiamo la capacità di raccontarci storie. A questo punto, come afferma Francesca “tanto vale raccontarci una storia che ci fa star bene” , poiché la realtà oggettiva può essere interpretata, narrata in molti modi tutti “veri”. Abbiamo imparato dalla fisica quantistica che tutto dipende dall’osservatore e in questo caso dal narratore che ci crede e diventa vero.
Scegliamo di pensare positivo, poiché è stato dimostrato dalle ricerche più recenti che esso contribuisce all’incremento della formazione di neuroni e quindi ad aumentare la nostra intelligenza.
Non ci resta che dire più flessibilità e più pensieri positivi!
Perché quindi è importante la creatività? Cosa s’intende per flessibilità cognitiva ed emotiva?
Le neuroscienze evidenziano che la creatività ha la capacità di creare un maggior numero di connessioni tra aree celebrali e l’insight è il risultato di queste numerose connessioni. Che cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che la creatività accresce la consapevolezza dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e dei movimenti del proprio comportamento.
Cosa s’intende per flessibilità cognitiva ed emotiva? E’ la capacità di vedere lo stesso problema da tanti punti di vista differenti e di provare quindi emozioni diverse. Eureka! Questo mi fa pensare ad uno degli aspetti del colloquio di coach e di counselor, stimolare la flessibilità. Infatti, questo stimolo permette di sciogliere la propria rigidità e di iniziare a coltivare la creatività. Immaginare più punti di vista correlate a differenti emozioni è come creare diverse narrazioni permettendoti poi di scegliere quale adottare, sapendo che sono tutte possibili.
Come dice Francesca Marchegiano, esperta nella narrazione, noi siamo “animali narranti” poiché abbiamo la capacità di raccontarci storie. A questo punto, come afferma Francesca “tanto vale raccontarci una storia che ci fa star bene” , poiché la realtà oggettiva può essere interpretata, narrata in molti modi tutti “veri”. Abbiamo imparato dalla fisica quantistica che tutto dipende dall’osservatore e in questo caso dal narratore che ci crede e diventa vero.
Scegliamo di pensare positivo, poiché è stato dimostrato dalle ricerche più recenti che esso contribuisce all’incremento della formazione di neuroni e quindi ad aumentare la nostra intelligenza.
Non ci resta che dire più flessibilità e più pensieri positivi!