C’è qualcosa di speciale quando due persone si mettono insieme e decidono di fare scelte sull'onda delle emozioni.
Viviamo in un mondo cinico che diffida delle emozioni.
Non fanno che ricordarci che le emozioni vanno temperate dalla ragione. Che le emozioni sono infantili, irresponsabili, pericolose. Ci insegnano a ignorarle, controllarle, negarle.
Capiamo a malapena cosa siano, da dove vengono e come esse sembrino capirci più di quanto capiamo noi stessi.
Le emozioni contano.
A volte sono piccole come i ricordi di una colazione, una festa, un viaggio e ci manca un genitore, una nonna, un fratello, un amico. Altre volte sono immense come quando si scopre la vita, quando un figlio diventa genitore, quando si condividono degli ideali, e si fanno crociate per migliorare il mondo in cui viviamo.
Se siamo fortunati arrivano emozioni che cambiano tutto. Se riusciamo a coglierle, e non ci spaventano, arrivano come un fulmine, inaspettatamente. Arrivano e travolgono.
Forse, se chiudiamo gli occhi e ci ascoltiamo, possiamo ricordare quello sguardo, quel tocco, quel ballo, quell’atmosfera o quella notte, che ci ha travolti.
E se le proviamo ancora, quelle emozioni, oggi sono come onde di sensazioni e pensieri. Sensazione di provare la cosa giusta, che la persona che abbiamo scelto, o l’emozione che proviamo, sia speciale o unica. E a dispetto delle densità che incontriamo, i pensieri non cambiano. Quello che proviamo diventa una guida.
E’ grazie a quella guida, che proviamo le emozioni che definiamo affetto profondo, compagnia di vita, amore.
In quelle emozioni intravvediamo il futuro. Un futuro di cui fidarsi, malgrado tutto, più di qualsiasi altra cosa.
Viviamo in un mondo cinico che diffida delle emozioni.
Non fanno che ricordarci che le emozioni vanno temperate dalla ragione. Che le emozioni sono infantili, irresponsabili, pericolose. Ci insegnano a ignorarle, controllarle, negarle.
Capiamo a malapena cosa siano, da dove vengono e come esse sembrino capirci più di quanto capiamo noi stessi.
Le emozioni contano.
A volte sono piccole come i ricordi di una colazione, una festa, un viaggio e ci manca un genitore, una nonna, un fratello, un amico. Altre volte sono immense come quando si scopre la vita, quando un figlio diventa genitore, quando si condividono degli ideali, e si fanno crociate per migliorare il mondo in cui viviamo.
Se siamo fortunati arrivano emozioni che cambiano tutto. Se riusciamo a coglierle, e non ci spaventano, arrivano come un fulmine, inaspettatamente. Arrivano e travolgono.
Forse, se chiudiamo gli occhi e ci ascoltiamo, possiamo ricordare quello sguardo, quel tocco, quel ballo, quell’atmosfera o quella notte, che ci ha travolti.
E se le proviamo ancora, quelle emozioni, oggi sono come onde di sensazioni e pensieri. Sensazione di provare la cosa giusta, che la persona che abbiamo scelto, o l’emozione che proviamo, sia speciale o unica. E a dispetto delle densità che incontriamo, i pensieri non cambiano. Quello che proviamo diventa una guida.
E’ grazie a quella guida, che proviamo le emozioni che definiamo affetto profondo, compagnia di vita, amore.
In quelle emozioni intravvediamo il futuro. Un futuro di cui fidarsi, malgrado tutto, più di qualsiasi altra cosa.