Nelle scorse settimane ho avuto modo di vedere una nuova serie TV (Prime) dal titolo “Nine Perfect Strangers”. La storia narra di nove persone, con storie e vite completamente diverse, che decidono ciascuna autonomamente, di andare a trascorrere dieci giorni in una wellness farm, molto esclusiva e poco pubblicizzata, gestita da una donna molto misteriosa (una straordinaria Nicole Kidman). Le nove persone si incontrano e si conoscono per la prima volta e da li inizia un percorso fatto di esercizi, meditazione, analisi di gruppo e individuali, che, fra colpi di scena e ovviamente esagerazioni fantasiose, portano allo sviluppo della narrazione e poi all’epilogo.
In essa si ritrovano temi come il lutto, il suicidio, la solitudine, la diversità, le dipendenze nelle storie dei singoli partecipanti che poi finiscono inevitabilmente per connettersi e intrecciarsi via via che i giorni passano.
La serie, con le dovute differenze, ha riportato le mie riflessioni alla 13° edizione del Master in Mental Coaching STEP e ai 18 partecipanti del nostro gruppo. Perfetti sconosciuti, con trascorsi molto diversi, messi insieme un po' per caso, accomunati da un obiettivo: cercare una strada per migliorarsi sia personalmente che professionalmente. E come nella serie, ci siamo trovati timidi e introversi, un po' corazzati e non sempre ben disposti, a evolvere nel corso del tempo. E le rigidezze, i timori, le chiusure che si potevano percepire inizialmente, hanno nel tempo lasciato spazio a un’apertura, allo sviluppo di un sentimento comune, ad un clima di reciproco coinvolgimento che è stato particolarmente forte nel corso dell’ultimo week end insieme.
Il percorso, che di per sé è importante, è arricchito da una serie benefici derivanti dal gruppo, che lo rendono più prezioso e ne amplificano l’efficacia e significativamente il valore. Fra i tanti riflettevo su:
In essa si ritrovano temi come il lutto, il suicidio, la solitudine, la diversità, le dipendenze nelle storie dei singoli partecipanti che poi finiscono inevitabilmente per connettersi e intrecciarsi via via che i giorni passano.
La serie, con le dovute differenze, ha riportato le mie riflessioni alla 13° edizione del Master in Mental Coaching STEP e ai 18 partecipanti del nostro gruppo. Perfetti sconosciuti, con trascorsi molto diversi, messi insieme un po' per caso, accomunati da un obiettivo: cercare una strada per migliorarsi sia personalmente che professionalmente. E come nella serie, ci siamo trovati timidi e introversi, un po' corazzati e non sempre ben disposti, a evolvere nel corso del tempo. E le rigidezze, i timori, le chiusure che si potevano percepire inizialmente, hanno nel tempo lasciato spazio a un’apertura, allo sviluppo di un sentimento comune, ad un clima di reciproco coinvolgimento che è stato particolarmente forte nel corso dell’ultimo week end insieme.
Il percorso, che di per sé è importante, è arricchito da una serie benefici derivanti dal gruppo, che lo rendono più prezioso e ne amplificano l’efficacia e significativamente il valore. Fra i tanti riflettevo su:
- l’incontro - la possibilità di incontrare persone con storie e vissuti così diversi, esperienze in contesti familiari e sociali molto distanti, ma che poi si rivelano sempre più vicini, in questo passaggio che è la vita che a tutti pone gli stessi quesiti e difficoltà
- il confronto – percepire altri punti di vista ci permette di non consolidare facili convinzioni, di metterci in discussione e di approcciare più oggettivamente l’analisi di tutti i processi
- la condivisione – forse il valore maggiormente vissuto negli ultimi incontri, nei quali ci si è messi a nudo senza timore, senza giudizio, con grande affidamento e molta accoglienza. In questo modo la fiducia che si riesce ad acquisire nell’ambito del gruppo è qualcosa che cresce in noi e che portiamo poi nella vita per sempre
- il supporto – si esplicita in modi e intensità diverse, ma parte dal conforto che si può ricevere in un momento particolarmente coinvolgete ed invasivo del percorso, al consiglio e guida sulle scelte correnti e future, contando su una rete di persone ordinariamente straordinarie!