“Gli strateghi vittoriosi hanno già trionfato prima di dare battaglia” recita Sun Tzu, generale e stratega cinese di circa 2500 anni fa … e tutti i torti forse forse non li aveva.
Essere guerrieri è difficile, richiede abnegazione, coraggio, forza, resistenza e resilienza ed una gran dose di umiltà, si eseguono degli ordini al meglio delle proprie capacità per raggiungere un obiettivo stabilito, ma chi li stabilisce gli obiettivi? Chi decide se far scendere in campo le corazzate o la fanteria? Chi decide se il momento propizio sarà l’alba o la buia notte?
Lo stratega è un compito difficile, oltre a dover conoscere tutte le fasi della battaglia ed essere già stato un gran guerriero in passato, deve saper essere lungimirante, deve saper pianificare con attenzione ogni movimento, tenendo conto delle forze che ha a disposizione per schierarle nel modo e nel momento corretto, con poche forze a disposizione, per esempio, uno scontro frontale squilibrato, porterebbe sicuramente alla disfatta, in un caso del genere forse sarebbe meglio pensare ad un agguato ben studiato.
Questo spesso è quello che ci ritroviamo a fare con noi stessi, dobbiamo gestire le nostre risorse per poter raggiungere gli obiettivi posti, ma quali sono le difficoltà in tutto ciò? Dove rischiamo di sbagliare? Quali pedine possiamo muovere sulla scacchiera della vita?
Arduo fare una scelta, quando l’obiettivo è importante nella strategia generale della nostra vita, non vogliamo sbagliare, quando per di più le forze disponibili sono poche per combattere un nemico potente e ben strutturato, dobbiamo essere attenti alle strategie e giocare con astuzia.
Come rendere efficace una strategia in queste situazioni?
Se analizziamo con attenzione le forze che abbiamo a disposizione e pianifichiamo un azione che tenga in considerazione cosa realmente siamo in grado di affrontare “ Qui ed Ora”, è molto probabile che la battaglia sarà un successo, e battaglia dopo battaglia, l’obiettivo finale sarà sempre più vicino…..
Essere guerrieri è difficile, richiede abnegazione, coraggio, forza, resistenza e resilienza ed una gran dose di umiltà, si eseguono degli ordini al meglio delle proprie capacità per raggiungere un obiettivo stabilito, ma chi li stabilisce gli obiettivi? Chi decide se far scendere in campo le corazzate o la fanteria? Chi decide se il momento propizio sarà l’alba o la buia notte?
Lo stratega è un compito difficile, oltre a dover conoscere tutte le fasi della battaglia ed essere già stato un gran guerriero in passato, deve saper essere lungimirante, deve saper pianificare con attenzione ogni movimento, tenendo conto delle forze che ha a disposizione per schierarle nel modo e nel momento corretto, con poche forze a disposizione, per esempio, uno scontro frontale squilibrato, porterebbe sicuramente alla disfatta, in un caso del genere forse sarebbe meglio pensare ad un agguato ben studiato.
Questo spesso è quello che ci ritroviamo a fare con noi stessi, dobbiamo gestire le nostre risorse per poter raggiungere gli obiettivi posti, ma quali sono le difficoltà in tutto ciò? Dove rischiamo di sbagliare? Quali pedine possiamo muovere sulla scacchiera della vita?
Arduo fare una scelta, quando l’obiettivo è importante nella strategia generale della nostra vita, non vogliamo sbagliare, quando per di più le forze disponibili sono poche per combattere un nemico potente e ben strutturato, dobbiamo essere attenti alle strategie e giocare con astuzia.
Come rendere efficace una strategia in queste situazioni?
Se analizziamo con attenzione le forze che abbiamo a disposizione e pianifichiamo un azione che tenga in considerazione cosa realmente siamo in grado di affrontare “ Qui ed Ora”, è molto probabile che la battaglia sarà un successo, e battaglia dopo battaglia, l’obiettivo finale sarà sempre più vicino…..