Una vita da conquistare.
La nostra personalità è il bene più prezioso che dobbiamo apprezzare e conquistare. È l’atto più specificamente umano di un adattamento che si compie attraverso la terra e il mare di decisioni personali sempre più libere e complesse.
La capacità di sostenere le tensioni si rivelano fondamentali quando si sviluppano al meglio le proprietà di ciascuno, attraverso la creatività. Libertà, decisioni e creatività sono le nostre migliori risposte alle tensioni di questo momento storico e alle loro estreme conseguenze. Affrontare conflitti, da sempre, significa convivere con i propri affanni, ma anche condurre una vita piena, profonda e appagante.
Oggi, abbiamo bisogno di considerare la nostra creatività come lo sviluppo di un istinto fondamentale, una forza motivazionale capace di fotografare l’accadere psichico.
Il bene più prezioso.
Oggi abbiamo fame (Istinto di autoconservazione), abbiamo bisogno di relazioni appaganti (conservazione della specie), di lavorare attivamente (bisogno di cambiare), di riflettere e trasformare uno stimolo in immagini e scopi, ma abbiamo soprattutto bisogno di esplorare la nostra creatività e trasformare ciò che ci accade in coscienza.
Riflettere e creare sono per la psiche le nostre risorse umane fondamentali. Da non rimuovere, anzi, da tonificare.
In questa luce, i conflitti assumono una prospettiva diversa. Sono l’occasione per sperimentare attraverso il nostro istinto creativo la possibilità di essere curiosi e sperimentare noi stessi e il mondo in modo diverso.
Spesso viviamo momenti di affanno, angoscia e depressione, perché abbiamo rimosso la nostra creatività e fatichiamo a riattivare ristrutturare e ri-raccontare la nostra specificità umana e individuale.
E’ nella creatività che siamo persone
Si dice in ogni dove che è importante ritrovare le proprie risorse, capire i propri bisogni e portare valore all’esperienza degli altri. Ebbene, oggi abbiamo bisogno di creatività. Non quella dell’inventore, ma di colui che riassume, riproduce, esplora e ricrea condizioni e modi diversi di vivere per sé e per gli altri.
Di fronte alle difficoltà della vita abdichiamo quando proviamo paura. E la paura rappresenta quell'orizzonte contro il quale ci si ferma, si regredisce, si torna indietro, si soffre.
Se consideriamo invece la paura come una barriera immaginaria, un fantasma che non esiste, riusciremo a ridurla e a fare il passo che ci serve, in avanti.
Passività, orgoglio e invidia sono gli antagonisti alla nostra creatività di fare e di esistere.
Proprio in momenti come questo, e forse grazie a questo, dobbiamo riscoprire una creatività che viola le leggi della passività e risplende di una luce speciale, eroica e artistica allo stesso tempo. Non dobbiamo pertanto aspettarci il peggio, ma sforzarci di conseguire i migliori risultati possibili.
Stare fermi, non muoversi, non rischiare, sopportare, non lo dice l’universo, ma la nostra interpretazione della paura.
Proviamo, invece, a vivere una vita che merita tutta la nostra attenzione e presenza.
Ne abbiamo facoltà!
La nostra personalità è il bene più prezioso che dobbiamo apprezzare e conquistare. È l’atto più specificamente umano di un adattamento che si compie attraverso la terra e il mare di decisioni personali sempre più libere e complesse.
La capacità di sostenere le tensioni si rivelano fondamentali quando si sviluppano al meglio le proprietà di ciascuno, attraverso la creatività. Libertà, decisioni e creatività sono le nostre migliori risposte alle tensioni di questo momento storico e alle loro estreme conseguenze. Affrontare conflitti, da sempre, significa convivere con i propri affanni, ma anche condurre una vita piena, profonda e appagante.
Oggi, abbiamo bisogno di considerare la nostra creatività come lo sviluppo di un istinto fondamentale, una forza motivazionale capace di fotografare l’accadere psichico.
Il bene più prezioso.
Oggi abbiamo fame (Istinto di autoconservazione), abbiamo bisogno di relazioni appaganti (conservazione della specie), di lavorare attivamente (bisogno di cambiare), di riflettere e trasformare uno stimolo in immagini e scopi, ma abbiamo soprattutto bisogno di esplorare la nostra creatività e trasformare ciò che ci accade in coscienza.
Riflettere e creare sono per la psiche le nostre risorse umane fondamentali. Da non rimuovere, anzi, da tonificare.
In questa luce, i conflitti assumono una prospettiva diversa. Sono l’occasione per sperimentare attraverso il nostro istinto creativo la possibilità di essere curiosi e sperimentare noi stessi e il mondo in modo diverso.
Spesso viviamo momenti di affanno, angoscia e depressione, perché abbiamo rimosso la nostra creatività e fatichiamo a riattivare ristrutturare e ri-raccontare la nostra specificità umana e individuale.
E’ nella creatività che siamo persone
Si dice in ogni dove che è importante ritrovare le proprie risorse, capire i propri bisogni e portare valore all’esperienza degli altri. Ebbene, oggi abbiamo bisogno di creatività. Non quella dell’inventore, ma di colui che riassume, riproduce, esplora e ricrea condizioni e modi diversi di vivere per sé e per gli altri.
Di fronte alle difficoltà della vita abdichiamo quando proviamo paura. E la paura rappresenta quell'orizzonte contro il quale ci si ferma, si regredisce, si torna indietro, si soffre.
Se consideriamo invece la paura come una barriera immaginaria, un fantasma che non esiste, riusciremo a ridurla e a fare il passo che ci serve, in avanti.
Passività, orgoglio e invidia sono gli antagonisti alla nostra creatività di fare e di esistere.
Proprio in momenti come questo, e forse grazie a questo, dobbiamo riscoprire una creatività che viola le leggi della passività e risplende di una luce speciale, eroica e artistica allo stesso tempo. Non dobbiamo pertanto aspettarci il peggio, ma sforzarci di conseguire i migliori risultati possibili.
Stare fermi, non muoversi, non rischiare, sopportare, non lo dice l’universo, ma la nostra interpretazione della paura.
Proviamo, invece, a vivere una vita che merita tutta la nostra attenzione e presenza.
Ne abbiamo facoltà!