Vorrei porre l’attenzione su un tema assai rilevante nella vita di ciascuno di noi.
E’ capitato a qualcuno di non riuscire in un intento o di non essere capace ad affrontare sfide, progetti, traguardi oppure raggiungere un obiettivo e/o condurre una vita non desiderata?
Spesso ciò accade, quando abbiamo troppo dialogo interiore.
Cos’è il dialogo interiore?
Trattasi di quel parlare, spesso ininterrotto, che ogni persona fa dentro di se’.
Detto ancora più semplicemente, il dialogo interiore è “la voce che viene udita nella nostra testa”.
Orbene, varie volte quel dialogo interiore è un’arma a doppio taglio per la serenità di un essere umano, essendo varie volte fonte di rimuginii e/o di fasi di stallo.
Tuttavia, talvolta il dialogo interiore ha riscontri diretti sul livello di successo delle azioni, che vengono eseguite, nonché sul livello di serenità raggiunto.
“l’unica costante della vita è il cambiamento” - Budda
Per capire l’importanza di quanto appena esposto, è possibile compiere un esempio: sentite dentro di voi che un colloquio di lavoro, un esame o un incontro con una persona andranno male. Cominciate a pensare alle cose più deleterie, “non ci riuscirò”, “non posso”, “non farò”, “mai”, “devo”, “non ho le capacità”.
Queste frasi hanno l’effetto di “predire” il futuro e immancabilmente il futuro sarà come lo definiamo.
Risultato: sarete nervosi, impacciati, tesi, pieni di ansia e il colloquio, l’esame, l’incontro andranno male (o, comunque, non bene come avreste potuto pensare/fare).
Se ci riflettiamo bene, siamo ciò che diciamo a noi stessi.
Quindi, se non facciamo altro che ripeterci cose negative, finiremo per farle accadere e trasformarci in ciò che non vorremmo mai essere.
“Tutti possiamo reinventarci. Se ci accorgiamo di non esser felici, diamoci una seconda possibilità” - Luciano De Crescenzo
Sebbene possa sembrare facile cambiare il modo in cui parliamo a noi stessi, in realtà potrebbe non essere così semplice come spegnere un interruttore, ma dovremo cercare di parlare in modo più positivo ogni volta che si presenteranno questi pensieri critici.
Come possiamo fare per aiutarci a migliorare i pensieri limitanti?
“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose” -
Albert Einstein
Ascoltare il proprio dialogo interiore ed annotare i pensieri principali della giornata su un foglio sarà un esercizio molto importante.
Rileggendoli, essi sembreranno meno pesanti, e pertanto sarà possibile metterli in discussione, cercando di capire se quei pensieri siano veramente catastrofici.
Dopo aver fatto una riflessione, avendoli fatti sedimentare sul foglio, sarà più semplice trasformarli, magari effettuando delle domande specifiche: “da dove posso cominciare per risolvere detta situazione?”; “come posso fare?”; “cosa ho fatto fino ad oggi per migliorare tale problema?”; “cosa posso fare ancora per cambiare in meglio?”.
Più domande riuscirai a porti per cambiare, meno pensieri limitanti emergeranno e, al momento, in cui arrivano i pensieri positivi, sarà possibile approfittarne e dare voce ad essi, concretizzandoli.
E’ capitato a qualcuno di non riuscire in un intento o di non essere capace ad affrontare sfide, progetti, traguardi oppure raggiungere un obiettivo e/o condurre una vita non desiderata?
Spesso ciò accade, quando abbiamo troppo dialogo interiore.
Cos’è il dialogo interiore?
Trattasi di quel parlare, spesso ininterrotto, che ogni persona fa dentro di se’.
Detto ancora più semplicemente, il dialogo interiore è “la voce che viene udita nella nostra testa”.
Orbene, varie volte quel dialogo interiore è un’arma a doppio taglio per la serenità di un essere umano, essendo varie volte fonte di rimuginii e/o di fasi di stallo.
Tuttavia, talvolta il dialogo interiore ha riscontri diretti sul livello di successo delle azioni, che vengono eseguite, nonché sul livello di serenità raggiunto.
“l’unica costante della vita è il cambiamento” - Budda
Per capire l’importanza di quanto appena esposto, è possibile compiere un esempio: sentite dentro di voi che un colloquio di lavoro, un esame o un incontro con una persona andranno male. Cominciate a pensare alle cose più deleterie, “non ci riuscirò”, “non posso”, “non farò”, “mai”, “devo”, “non ho le capacità”.
Queste frasi hanno l’effetto di “predire” il futuro e immancabilmente il futuro sarà come lo definiamo.
Risultato: sarete nervosi, impacciati, tesi, pieni di ansia e il colloquio, l’esame, l’incontro andranno male (o, comunque, non bene come avreste potuto pensare/fare).
Se ci riflettiamo bene, siamo ciò che diciamo a noi stessi.
Quindi, se non facciamo altro che ripeterci cose negative, finiremo per farle accadere e trasformarci in ciò che non vorremmo mai essere.
“Tutti possiamo reinventarci. Se ci accorgiamo di non esser felici, diamoci una seconda possibilità” - Luciano De Crescenzo
Sebbene possa sembrare facile cambiare il modo in cui parliamo a noi stessi, in realtà potrebbe non essere così semplice come spegnere un interruttore, ma dovremo cercare di parlare in modo più positivo ogni volta che si presenteranno questi pensieri critici.
Come possiamo fare per aiutarci a migliorare i pensieri limitanti?
“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose” -
Albert Einstein
Ascoltare il proprio dialogo interiore ed annotare i pensieri principali della giornata su un foglio sarà un esercizio molto importante.
Rileggendoli, essi sembreranno meno pesanti, e pertanto sarà possibile metterli in discussione, cercando di capire se quei pensieri siano veramente catastrofici.
Dopo aver fatto una riflessione, avendoli fatti sedimentare sul foglio, sarà più semplice trasformarli, magari effettuando delle domande specifiche: “da dove posso cominciare per risolvere detta situazione?”; “come posso fare?”; “cosa ho fatto fino ad oggi per migliorare tale problema?”; “cosa posso fare ancora per cambiare in meglio?”.
Più domande riuscirai a porti per cambiare, meno pensieri limitanti emergeranno e, al momento, in cui arrivano i pensieri positivi, sarà possibile approfittarne e dare voce ad essi, concretizzandoli.