Se pensiamo alla parola scuola, la nostra mente coglie significati legati al tema dell’apprendimento, dei libri, degli insegnanti, dello studio e dei compiti, anche di obblighi, in un certo senso, quando poi si orienta lo stesso pensiero al momento della verifica o dell’interrogazione che svela il livello di preparazione.
Se pensiamo alla Vita, cosa ci viene in mente? Alcuni possono immediatamente pensare a espressioni del tipo “è meravigliosa” oppure “che fatica!” oppure “è l’altra faccia della medaglia” o, ancora, “è severa e a volte ingiusta”. Ognuno, secondo la propria esperienza e secondo il modo in cui “vede” e “si vede” darà un risposta molto personale. Non vi capita mai di pensare alla Vita come a un’aula scolastica? Provateci. Seduti per un po’ e poi ci alziamo, andiamo e torniamo, facciamo esperienza, incontriamo persone (i docenti, i compagni, il bidello, gli altri alunni) come in un “mini-mondo” in cui siamo chiamati a “imparare” qualcosa su cui ci verrà fatta una prova per vedere se abbiamo capito la lezione. Ecco la Vita, in effetti, è una “classe” che ci permette di “conoscere” e di “prenderci cura di noi stessi”, attraverso la cultura e grazie al superamento di “esami”.
Qual è il nostro livello di attenzione in questa “aula” speciale? Siamo assonnati oppure vigili? Ascoltiamo o sentiamo le cose che ci vengono presentate? Salutiamo le persone che incontriamo? Come stiamo nel nostro banco, comodi o scomodi? E quando dobbiamo “andare alla lavagna” interrogati, come ci percepiamo?
Le circostanze che viviamo sono spesso dei grandi “insegnamenti” che la Vita ci propone e con saggezza ri-propone se si accorge che non abbiamo capito molto bene la lezione. Ci aiuta a ritornare su quel “tema” e a riviverlo per imparare da esso qualcosa in più di noi, del nostro percorso evolutivo personale. Dobbiamo farlo da soli, con fiducia nella nostra intelligenza e nella nostra “Voce”. Non esistono “Libri” più misteriosi di quello della Vita: sembra a volte tutto ingiusto, tutto inutile eppure non lo è, anche le esperienze più dolorose sono dei “testi” sacri, che ci piaccia oppure no. E se affrontiamo la Vita con uno spirito da “alunno” ci predisponiamo ad “apprendere” in ogni istante, ci togliamo di dosso gli abiti dell’arroganza e della pretenziosità e ci sveliamo nella nostra vera essenza, che non teme di essere giudicata ma ha voglia di essere scoperta e amata. La Vita è un’aula in cui si è costantemente bocciati per poi essere rimandati e, infine, promossi. Tutto dipende da noi, proprio come a scuola.
Non puoi insegnare niente a un uomo,
puoi solo aiutarlo a trovare le cose dentro se stesso.
(Galileo Galilei)
Se pensiamo alla Vita, cosa ci viene in mente? Alcuni possono immediatamente pensare a espressioni del tipo “è meravigliosa” oppure “che fatica!” oppure “è l’altra faccia della medaglia” o, ancora, “è severa e a volte ingiusta”. Ognuno, secondo la propria esperienza e secondo il modo in cui “vede” e “si vede” darà un risposta molto personale. Non vi capita mai di pensare alla Vita come a un’aula scolastica? Provateci. Seduti per un po’ e poi ci alziamo, andiamo e torniamo, facciamo esperienza, incontriamo persone (i docenti, i compagni, il bidello, gli altri alunni) come in un “mini-mondo” in cui siamo chiamati a “imparare” qualcosa su cui ci verrà fatta una prova per vedere se abbiamo capito la lezione. Ecco la Vita, in effetti, è una “classe” che ci permette di “conoscere” e di “prenderci cura di noi stessi”, attraverso la cultura e grazie al superamento di “esami”.
Qual è il nostro livello di attenzione in questa “aula” speciale? Siamo assonnati oppure vigili? Ascoltiamo o sentiamo le cose che ci vengono presentate? Salutiamo le persone che incontriamo? Come stiamo nel nostro banco, comodi o scomodi? E quando dobbiamo “andare alla lavagna” interrogati, come ci percepiamo?
Le circostanze che viviamo sono spesso dei grandi “insegnamenti” che la Vita ci propone e con saggezza ri-propone se si accorge che non abbiamo capito molto bene la lezione. Ci aiuta a ritornare su quel “tema” e a riviverlo per imparare da esso qualcosa in più di noi, del nostro percorso evolutivo personale. Dobbiamo farlo da soli, con fiducia nella nostra intelligenza e nella nostra “Voce”. Non esistono “Libri” più misteriosi di quello della Vita: sembra a volte tutto ingiusto, tutto inutile eppure non lo è, anche le esperienze più dolorose sono dei “testi” sacri, che ci piaccia oppure no. E se affrontiamo la Vita con uno spirito da “alunno” ci predisponiamo ad “apprendere” in ogni istante, ci togliamo di dosso gli abiti dell’arroganza e della pretenziosità e ci sveliamo nella nostra vera essenza, che non teme di essere giudicata ma ha voglia di essere scoperta e amata. La Vita è un’aula in cui si è costantemente bocciati per poi essere rimandati e, infine, promossi. Tutto dipende da noi, proprio come a scuola.
Non puoi insegnare niente a un uomo,
puoi solo aiutarlo a trovare le cose dentro se stesso.
(Galileo Galilei)