Quando si parla di allenamento lento mi riferisco a una tecnica che già è ampiamente utilizzata nel body building per incrementare e mantenere sia la forza muscolare che l’esplosività e la forza massima, utilizzando sia i muscoli profondi che quelli superficiali. Mi spiego meglio: l’allenamento lento prevede l’esecuzione degli esercizi in modo lento e controllato e con sovraccarichi, finalizzati appunto ad aumentare la forza.
Questo metodo trova applicazione con opportune variazioni, anche in un percorso di coaching, non solo sportivo.
L’esecuzione lenta di esercizi di tonificazione e condizionamento per il corpo è di aiuto per migliorare l’attenzione, la concentrazione, la fluidità tra respiro e movimento, la postura; inoltre, ha lo scopo di fornire al cliente strumenti che stimolino l’auto percezione, l’auto ascolto non solo del gesto tecnico, ma anche dei muscoli coinvolti, delle articolazioni, del respiro appunto. Questo determina un incremento della consapevolezza, della connessione tra mente e corpo e comporta una muscolatura più efficiente e tonica che svolge il gesto in modo economico ed ecologico, funzionale all’obiettivo. Si crea, di conseguenza uno strumento in più da utilizzare nella scatola degli attrezzi di chi si allena.
Si tratta, quindi, di un allenamento consapevole che il coach può inserire anche in percorsi di life coaching. Questo perché anche il corpo è uno strumento di azione e supporto al cambiamento in armonia con le scelte che il coachee (cliente) ha progettato.
Questo metodo trova applicazione con opportune variazioni, anche in un percorso di coaching, non solo sportivo.
L’esecuzione lenta di esercizi di tonificazione e condizionamento per il corpo è di aiuto per migliorare l’attenzione, la concentrazione, la fluidità tra respiro e movimento, la postura; inoltre, ha lo scopo di fornire al cliente strumenti che stimolino l’auto percezione, l’auto ascolto non solo del gesto tecnico, ma anche dei muscoli coinvolti, delle articolazioni, del respiro appunto. Questo determina un incremento della consapevolezza, della connessione tra mente e corpo e comporta una muscolatura più efficiente e tonica che svolge il gesto in modo economico ed ecologico, funzionale all’obiettivo. Si crea, di conseguenza uno strumento in più da utilizzare nella scatola degli attrezzi di chi si allena.
Si tratta, quindi, di un allenamento consapevole che il coach può inserire anche in percorsi di life coaching. Questo perché anche il corpo è uno strumento di azione e supporto al cambiamento in armonia con le scelte che il coachee (cliente) ha progettato.