Quando iniziamo un percorso di formazione ci chiediamo: ‘cos’è importante per i partecipanti? Sono più importanti le persone o il nostro programma? Su cosa ci indirizzeremo? Sulle persone o sugli ideali?
La cosa che sentiamo primaria è la consapevolezza che la persona, le persone, sono la cosa più importante. Pertanto, consigliamo a tutti i partecipanti di imparare, oltre ai nostri insegnamenti, anche da altre esperienze pratiche in modo da essere liberi di scegliere i propri orizzonti.
Non vogliamo proporre un determinato punto di vista, desideriamo favorire una apertura percettiva. Desideriamo condividere e comunicare delle prospettive. Desideriamo far parte del gruppo, dove tutti sono importanti allo stesso modo, e favorire un ampliamento dell’orizzonte intellettuale e relazionale.
Il nostro atteggiamento di conduttori è quello di lasciare ai partecipanti la piena responsabilità della loro esperienza, senza farcene carico al posto loro. A noi spetta di offrire un percorso didattico di eccellenza con un atteggiamento che però non favorisca lo scarico di responsabilità sugli altri.
L’idea è quella di invitare l’altro a comprendere i propri ‘copioni’ di vita e ad esprimere i propri ‘io sono’, ‘io posso’, ‘io voglio’, ‘io vado’, in modo che le proprie decisioni trovino il momento e lo spazio più adatti a concretizzarsi.
Uscire o evolvere dai propri ‘copioni’, spetta ad ognuno, per non affogare nel veleno del ‘serpente interiore’ e per favorire il proprio destino così com’è. A volte aiuta trovare le frasi appropriate, sciogliere i legami del passato, modificare le prospettive nei confronti delle resistenze e proiezioni, talaltra aiuta sostare nel silenzio e nel buio interiori, senza la paura dei movimenti nascenti.
La cosa che sentiamo primaria è la consapevolezza che la persona, le persone, sono la cosa più importante. Pertanto, consigliamo a tutti i partecipanti di imparare, oltre ai nostri insegnamenti, anche da altre esperienze pratiche in modo da essere liberi di scegliere i propri orizzonti.
Non vogliamo proporre un determinato punto di vista, desideriamo favorire una apertura percettiva. Desideriamo condividere e comunicare delle prospettive. Desideriamo far parte del gruppo, dove tutti sono importanti allo stesso modo, e favorire un ampliamento dell’orizzonte intellettuale e relazionale.
Il nostro atteggiamento di conduttori è quello di lasciare ai partecipanti la piena responsabilità della loro esperienza, senza farcene carico al posto loro. A noi spetta di offrire un percorso didattico di eccellenza con un atteggiamento che però non favorisca lo scarico di responsabilità sugli altri.
L’idea è quella di invitare l’altro a comprendere i propri ‘copioni’ di vita e ad esprimere i propri ‘io sono’, ‘io posso’, ‘io voglio’, ‘io vado’, in modo che le proprie decisioni trovino il momento e lo spazio più adatti a concretizzarsi.
Uscire o evolvere dai propri ‘copioni’, spetta ad ognuno, per non affogare nel veleno del ‘serpente interiore’ e per favorire il proprio destino così com’è. A volte aiuta trovare le frasi appropriate, sciogliere i legami del passato, modificare le prospettive nei confronti delle resistenze e proiezioni, talaltra aiuta sostare nel silenzio e nel buio interiori, senza la paura dei movimenti nascenti.