L’elemento di arredo in cui spesso ospito a sedere i clienti durante le sedute è il divano del mio studio.
Invitati a sedersi, lascio che i clienti scelgano liberamente dove accomodarsi, alcuni si sistemano da un lato stretti vicino al supporto laterale con le gambe accavallate e dorso proteso in avanti, altri esattamente al centro, circondati dai cuscini, oppure altri affondano il corpo tra la seduta e lo schienale, abbandonati tra le imbottiture. In altre occasioni incrociano le gambe ed estendono bene la schiena.
La descrizione potrebbe continuare, ma mi fermo; tutti hanno un filo comune, ovvero attraverso le diverse posizioni ricercano un posizione comoda.
Le posture che assumono i clienti cambiano, durante la seduta stessa, e spesso anche tra un incontro e l’altro.
Ed ecco che in molte occasioni, il divano, i cuscini, i supporti si trasformano in accessori utili a rappresentare il tramite motorio ed espressivo del corpo e delle emozioni, di pensieri e riflessioni.
E, attraverso i movimenti involontari e istintivi promossi dal dialogo tra coach e cliente, il corpo può diventare fonte di rivelazioni, nuove idee, stimoli. E il divano? E’ il comodo accogliente assistente e testimone che ritroviamo a fine seduta magari un po’ in disordine.
Invitati a sedersi, lascio che i clienti scelgano liberamente dove accomodarsi, alcuni si sistemano da un lato stretti vicino al supporto laterale con le gambe accavallate e dorso proteso in avanti, altri esattamente al centro, circondati dai cuscini, oppure altri affondano il corpo tra la seduta e lo schienale, abbandonati tra le imbottiture. In altre occasioni incrociano le gambe ed estendono bene la schiena.
La descrizione potrebbe continuare, ma mi fermo; tutti hanno un filo comune, ovvero attraverso le diverse posizioni ricercano un posizione comoda.
Le posture che assumono i clienti cambiano, durante la seduta stessa, e spesso anche tra un incontro e l’altro.
Ed ecco che in molte occasioni, il divano, i cuscini, i supporti si trasformano in accessori utili a rappresentare il tramite motorio ed espressivo del corpo e delle emozioni, di pensieri e riflessioni.
E, attraverso i movimenti involontari e istintivi promossi dal dialogo tra coach e cliente, il corpo può diventare fonte di rivelazioni, nuove idee, stimoli. E il divano? E’ il comodo accogliente assistente e testimone che ritroviamo a fine seduta magari un po’ in disordine.