Ogni forma di colloquio è un ‘andare verso...’. Verso una destinazione, alla ricerca di informazioni; verso un progetto, per crescere professionalmente; verso un’aspirazione, per migliorare personalmente. Verso il fiume, verso il mare.
Il colloquio di cui parlo è quello che facilita l’emergere di una consapevolezza perspicace, intuitiva, generativa.
La modalità operativa di questo tipo di colloquio è definibile attraverso alcuni criteri:
E’ chiarente. Non tocca tutti gli aspetti della realtà dell’individuo, bensì solo gli aspetti rilevanti.
E’ pragmatico. Si rivolge alle cose utili.
E’ sintetico. Riassume praticamente le connessioni più complesse.
E’ sensoriale. Spiega, attraverso i sensi e le immagini, quello che è difficile dire con le parole.
E’ progettuale. Organizza e mette in ordine i pensieri.
E’ stimolante. Non dà risposte precostituite, bensì pone domande. E quando il cliente utilizza le domande per completare e rielaborare il proprio pensiero, arrivano le risposte.
Quando la mente fluttua nel caos dei pensieri, abbiamo bisogno di sistemi per strutturarlo, osservarlo e cercare di guardare oltre.
Questo è il colloquio di coaching che ti aspetti!
E’ una competenza essenziale delle relazioni umane quando aiuta a ridurre la complessità caotica, quando incoraggia il rispecchiamento della verità e quando facilita la concentrazione sull’essenziale.
Tutti i colloqui dovrebbero essere attivi promotori di un ‘pensiero generativo’.
Il pensiero è come un postino che porta un ‘pensiero nuovo’ tra numerosi ‘indirizzi di pensiero’, e ricerca comprensioni inedite e singolari ’step’ di miglioramento.
E’ un incontro di ‘parole vive’ che battezzano le nuove realtà che desideriamo vivere.
Master in Mental Training e Coaching (Programma)
Il colloquio di cui parlo è quello che facilita l’emergere di una consapevolezza perspicace, intuitiva, generativa.
La modalità operativa di questo tipo di colloquio è definibile attraverso alcuni criteri:
E’ chiarente. Non tocca tutti gli aspetti della realtà dell’individuo, bensì solo gli aspetti rilevanti.
E’ pragmatico. Si rivolge alle cose utili.
E’ sintetico. Riassume praticamente le connessioni più complesse.
E’ sensoriale. Spiega, attraverso i sensi e le immagini, quello che è difficile dire con le parole.
E’ progettuale. Organizza e mette in ordine i pensieri.
E’ stimolante. Non dà risposte precostituite, bensì pone domande. E quando il cliente utilizza le domande per completare e rielaborare il proprio pensiero, arrivano le risposte.
Quando la mente fluttua nel caos dei pensieri, abbiamo bisogno di sistemi per strutturarlo, osservarlo e cercare di guardare oltre.
Questo è il colloquio di coaching che ti aspetti!
E’ una competenza essenziale delle relazioni umane quando aiuta a ridurre la complessità caotica, quando incoraggia il rispecchiamento della verità e quando facilita la concentrazione sull’essenziale.
Tutti i colloqui dovrebbero essere attivi promotori di un ‘pensiero generativo’.
Il pensiero è come un postino che porta un ‘pensiero nuovo’ tra numerosi ‘indirizzi di pensiero’, e ricerca comprensioni inedite e singolari ’step’ di miglioramento.
E’ un incontro di ‘parole vive’ che battezzano le nuove realtà che desideriamo vivere.
Master in Mental Training e Coaching (Programma)