Il cambiamento, nella sua essenza, è un evento personale di crescita e rinnovamento, di pensieri in moto perpetuo e di emozioni generative.
Nel coaching, un passo fondamentale per iniziare bene, consiste nell’intercettare la qualità dello sfondo, del movimento e degli stati d’animo dell’interlocutore, che tra parentesi ne sostanziano la spinta al cambiamento, attraverso l’osservazione dei suoi segnali più nascosti (Calibrazione).
Se un cliente desidera realizzare dei cambiamenti nella propria vita, il coach lo aiuta ad analizzare le sue azioni e ad intraprendere i passi operativi necessari affinché possa conseguire i suoi obiettivi esprimendo pienamente le proprie potenzialità (Coaching solution).
In una prima fase il coaching riesce ad aiutare il cliente senza mettere in discussione le sue convinzioni attraverso la chiarificazione delle sue esperienze. Ad esempio, se il cliente desidera avere un approccio più attivo nei confronti dell’altro sesso, è probabile che debba scoprire gli elementi del suo ‘carapace’, come l’inibizione, il senso di inferiorità, il timore del rifiuto, le aspettative deluse, il senso di vuoto o la prudenza, e scoprire le azioni concrete che lo potrebbero aiutare, come, nel caso specifico: assumere nuovi ruoli, lasciare vecchi equilibri, valorizzare alcune competenze nella relazione, focalizzare gli intenti o gestire le eventuali delusioni (Coaching ad anello semplice).
In una fase successiva il coaching compie il passo più ambizioso: si offre quale prezioso aiuto nell’analisi delle convinzioni e nella gestione dei pensieri che hanno dato origine al problema da risolvere (Coaching generativo).
Nel coaching, un passo fondamentale per iniziare bene, consiste nell’intercettare la qualità dello sfondo, del movimento e degli stati d’animo dell’interlocutore, che tra parentesi ne sostanziano la spinta al cambiamento, attraverso l’osservazione dei suoi segnali più nascosti (Calibrazione).
Se un cliente desidera realizzare dei cambiamenti nella propria vita, il coach lo aiuta ad analizzare le sue azioni e ad intraprendere i passi operativi necessari affinché possa conseguire i suoi obiettivi esprimendo pienamente le proprie potenzialità (Coaching solution).
In una prima fase il coaching riesce ad aiutare il cliente senza mettere in discussione le sue convinzioni attraverso la chiarificazione delle sue esperienze. Ad esempio, se il cliente desidera avere un approccio più attivo nei confronti dell’altro sesso, è probabile che debba scoprire gli elementi del suo ‘carapace’, come l’inibizione, il senso di inferiorità, il timore del rifiuto, le aspettative deluse, il senso di vuoto o la prudenza, e scoprire le azioni concrete che lo potrebbero aiutare, come, nel caso specifico: assumere nuovi ruoli, lasciare vecchi equilibri, valorizzare alcune competenze nella relazione, focalizzare gli intenti o gestire le eventuali delusioni (Coaching ad anello semplice).
In una fase successiva il coaching compie il passo più ambizioso: si offre quale prezioso aiuto nell’analisi delle convinzioni e nella gestione dei pensieri che hanno dato origine al problema da risolvere (Coaching generativo).