Cosa accade quando ci rendiamo conto che in noi è avvenuto un cambiamento?
Per molto tempo abbiamo cercato al di fuori di noi di intessere le più svariate relazioni che ci portassero la presenza di qualcuno pronto a prenderci per mano e ad accompagnare il nostro cammino.
Abbiamo creato legami di dipendenza , nascosti dietro a relazioni affettive, a relazioni di aiuto o anche semplicemente di amicizia.
Ci siamo appoggiati alla spalla di qualcuno per piangere, per gioire, per farci leccare le nostre ferite, per avere la soluzione ai nostri problemi o semplicemente per fuggire da una realtà non accettata.
Arriva però un momento in cui, stanco di fare il viaggiatore insoddisfatto, comprendi che il vero viaggio può iniziare solo partendo dall’interno di Te.
Improvvisamente comprendi che l’uscire è solo una fuga da ciò che è difficile accettare, spesso ignaro che ciò che non accetti non è altro che il risultato di ciò che tu stesso hai costruito.
Senti forte la spinta di voler cambiare a meno che non siano le circostanze a indurti a farlo.
Cominci a capire che è necessario fare un profondo lavoro con te stesso (il percorso di coaching è straordinario nel condurti a raggiungere grandi obbiettivi in un tempo che tu stesso definisci quanto lungo vuoi che sia.. ) ed inizi ad osservare e ad osservarti nel momento in cui ti trovi perché è solo da li che puoi partire.
In breve impari a farlo cosi bene che ben poco passa indifferente alla tua consapevolezza e piano piano desideri percorrere fino in fondo la strada della chiarezza.
Acquisti fiducia e autostima e cominci a sperimentarti proprio come fa un bimbo quando si accorge che sta iniziando a fare i primi passi senza essere sostenuto. Cade, si rialza , cade ancora , fino a muoversi con fiducia e sicurezza.
Cosi è per noi quando iniziamo il vero viaggio di realizzazione di ciò che siamo.
Cambia la nostra visione, cambiano le frequenze e ci accorgiamo che anche ciò che si muove attorno non è più come prima.
Ma chi è cambiato? Noi o gli altri?
Perché non riusciamo più a relazionarci come prima o con le stesse persone e/o con le modalità di un tempo?
Diventiamo consapevoli che siamo cambiati entrambi poiché tutto è in continuo mutamento anche se talvolta ci è difficile comprendere che l’altro, chiunque esso sia e qualsiasi relazione abbia con te, non avrà mai gli stessi occhi per vedere le cose come le vedi tu.. non potrà mai sentire ed interpretare come senti ed interpreti tu…non avrà mai gli stessi tuoi tempi per fare passi che potrebbero sembrare ovvi e semplici o difficili e complicati..
Ognuno ha la propria individualità, la propria storia personale, i propri tempi e merita il massimo rispetto perché ognuno è unico e speciale e umanamente non potremmo mai comprendere fino in fondo il vissuto di un'altra persona.
Nel vedere tutto questo, diventiamo consapevoli della diversità, ma nel contempo della similitudine di tutti nel tutto..
Tutti indistintamente, anche se inconsapevolmente, lavoriamo per far progredire la nostra anima pur con modalità e tempi diversi…
Difronte a questo ogni umano giudizio scompare e cominciamo a gustare pienamente il nostro viaggio nel ruolo alterno di alunni e maestri nello scenario della nostra storia personale…
"Quando sei felice da solo e sai vivere con te stesso, non esiste una necessità intrinseca di essere in una relazione. Questo non significa che non ti relazionerai, ma rapportarsi è una cosa, essere in una relazione un’altra. La relazione è una sorta di catena, relazionarsi invece è condivisione; avrai rapporti con molte persone, dividerai la tua gioia con molti altri senza dipendere da nessuno in particolare e non permetterai a nessun altro di dipendere da te. Non sarai dipendente e nessuno lo sarà da te, potrai vivere in libertà, in gioia e amore." Osho
Per molto tempo abbiamo cercato al di fuori di noi di intessere le più svariate relazioni che ci portassero la presenza di qualcuno pronto a prenderci per mano e ad accompagnare il nostro cammino.
Abbiamo creato legami di dipendenza , nascosti dietro a relazioni affettive, a relazioni di aiuto o anche semplicemente di amicizia.
Ci siamo appoggiati alla spalla di qualcuno per piangere, per gioire, per farci leccare le nostre ferite, per avere la soluzione ai nostri problemi o semplicemente per fuggire da una realtà non accettata.
Arriva però un momento in cui, stanco di fare il viaggiatore insoddisfatto, comprendi che il vero viaggio può iniziare solo partendo dall’interno di Te.
Improvvisamente comprendi che l’uscire è solo una fuga da ciò che è difficile accettare, spesso ignaro che ciò che non accetti non è altro che il risultato di ciò che tu stesso hai costruito.
Senti forte la spinta di voler cambiare a meno che non siano le circostanze a indurti a farlo.
Cominci a capire che è necessario fare un profondo lavoro con te stesso (il percorso di coaching è straordinario nel condurti a raggiungere grandi obbiettivi in un tempo che tu stesso definisci quanto lungo vuoi che sia.. ) ed inizi ad osservare e ad osservarti nel momento in cui ti trovi perché è solo da li che puoi partire.
In breve impari a farlo cosi bene che ben poco passa indifferente alla tua consapevolezza e piano piano desideri percorrere fino in fondo la strada della chiarezza.
Acquisti fiducia e autostima e cominci a sperimentarti proprio come fa un bimbo quando si accorge che sta iniziando a fare i primi passi senza essere sostenuto. Cade, si rialza , cade ancora , fino a muoversi con fiducia e sicurezza.
Cosi è per noi quando iniziamo il vero viaggio di realizzazione di ciò che siamo.
Cambia la nostra visione, cambiano le frequenze e ci accorgiamo che anche ciò che si muove attorno non è più come prima.
Ma chi è cambiato? Noi o gli altri?
Perché non riusciamo più a relazionarci come prima o con le stesse persone e/o con le modalità di un tempo?
Diventiamo consapevoli che siamo cambiati entrambi poiché tutto è in continuo mutamento anche se talvolta ci è difficile comprendere che l’altro, chiunque esso sia e qualsiasi relazione abbia con te, non avrà mai gli stessi occhi per vedere le cose come le vedi tu.. non potrà mai sentire ed interpretare come senti ed interpreti tu…non avrà mai gli stessi tuoi tempi per fare passi che potrebbero sembrare ovvi e semplici o difficili e complicati..
Ognuno ha la propria individualità, la propria storia personale, i propri tempi e merita il massimo rispetto perché ognuno è unico e speciale e umanamente non potremmo mai comprendere fino in fondo il vissuto di un'altra persona.
Nel vedere tutto questo, diventiamo consapevoli della diversità, ma nel contempo della similitudine di tutti nel tutto..
Tutti indistintamente, anche se inconsapevolmente, lavoriamo per far progredire la nostra anima pur con modalità e tempi diversi…
Difronte a questo ogni umano giudizio scompare e cominciamo a gustare pienamente il nostro viaggio nel ruolo alterno di alunni e maestri nello scenario della nostra storia personale…
"Quando sei felice da solo e sai vivere con te stesso, non esiste una necessità intrinseca di essere in una relazione. Questo non significa che non ti relazionerai, ma rapportarsi è una cosa, essere in una relazione un’altra. La relazione è una sorta di catena, relazionarsi invece è condivisione; avrai rapporti con molte persone, dividerai la tua gioia con molti altri senza dipendere da nessuno in particolare e non permetterai a nessun altro di dipendere da te. Non sarai dipendente e nessuno lo sarà da te, potrai vivere in libertà, in gioia e amore." Osho