Come ho scritto in altre occasioni gli stimoli cui siamo sottoposti ogni giorno per non dire ogni minuto ci confondono e ci distraggono. Per questo motivo è essenziale districarci tra numerosi stimoli senza perdere di vista cose importanti come obiettivi, guide e ricerche interiori.
Ogni giorno siamo sui blocchi di partenza ad affrontare compiti e a motivarci, a impegnarci mentalmente e ad interrogarci interiormente.
Ognuna di queste attività può coinvolgerci e renderci ‘ciechi’ perché troppo focalizzati, oppure può annoiarci e distrarci perché troppo poco stimolanti.
Una cosa importante su cui riflettere è che quando siamo impegnati in compiti difficili ci distraiamo di meno e siamo focalizzati su quello che stiamo facendo.
Cosa vuol dire questo? Che le attività di routine, che non abbiamo una progettualità o che non offrano stimoli, che non impegnino la mente o che non coinvolgano i sensi e il mondo interiore, ci spengono e ci rendono vulnerabili e distratti.
Uno sfondo di attivazione quotidiana, al contrario, che ci tenga adeguatamente sollecitati bilancia la messa a fuoco interiore, la riflessione e lo sforzo mentale, con il bisogno di essere efficienti verso il mondo esterno.
Per aiutarci in questo dobbiamo muoverci fisicamente, avere obiettivi quotidiani che ci appassionano e impegnarci mentalmente.
Se non mettiamo in atto attività che ci equilibrano, la meditazione è una di queste, siamo molto più vulnerabili alle circostanze, ai troppi impegni, alle emozioni negative e a un futuro sbiadito.
Le attività più semplici da svolgere quotidianamente riguardano la nostra agenda delle priorità, il silenzio e il rilassamento, l’immaginazione e la scrittura, e la prescrizione di spazi mentali in cui sostare.
Si tratta di avere il cuore e il dovere nello stesso posto e nello stesso momento, e di sfruttare ogni sasso per farne una bella scultura.
Ogni giorno siamo sui blocchi di partenza ad affrontare compiti e a motivarci, a impegnarci mentalmente e ad interrogarci interiormente.
Ognuna di queste attività può coinvolgerci e renderci ‘ciechi’ perché troppo focalizzati, oppure può annoiarci e distrarci perché troppo poco stimolanti.
Una cosa importante su cui riflettere è che quando siamo impegnati in compiti difficili ci distraiamo di meno e siamo focalizzati su quello che stiamo facendo.
Cosa vuol dire questo? Che le attività di routine, che non abbiamo una progettualità o che non offrano stimoli, che non impegnino la mente o che non coinvolgano i sensi e il mondo interiore, ci spengono e ci rendono vulnerabili e distratti.
Uno sfondo di attivazione quotidiana, al contrario, che ci tenga adeguatamente sollecitati bilancia la messa a fuoco interiore, la riflessione e lo sforzo mentale, con il bisogno di essere efficienti verso il mondo esterno.
Per aiutarci in questo dobbiamo muoverci fisicamente, avere obiettivi quotidiani che ci appassionano e impegnarci mentalmente.
Se non mettiamo in atto attività che ci equilibrano, la meditazione è una di queste, siamo molto più vulnerabili alle circostanze, ai troppi impegni, alle emozioni negative e a un futuro sbiadito.
Le attività più semplici da svolgere quotidianamente riguardano la nostra agenda delle priorità, il silenzio e il rilassamento, l’immaginazione e la scrittura, e la prescrizione di spazi mentali in cui sostare.
Si tratta di avere il cuore e il dovere nello stesso posto e nello stesso momento, e di sfruttare ogni sasso per farne una bella scultura.