Guardare in se stessi e non riconoscersi.
Immergersi e perdersi in un mare troppo profondo. Specchiarsi e vedere mille facce. Cercarsi e giocare a nascondino ........
essere in piena crisi…….
di identita’.
Di fronte ai cambiamenti della vita che inevitabilmente incontriamo lungo il nostro cammino puo’ capitare di smarrire la percezione profonda del nostro essere. Talvolta il senso di perdita e’ reale , talvolta solo percepito. Spesso dipendente da fattori scatenanti, ma altre volte del tutto interno a noi stessi.
Il cambiamento ci rende confusi , scombussolati , impotenti. Ci confonde il senso di perdita per cio’ che ben conosciamo e ci inquieta l’incognita del nuovo.
Eppure basterebbe cavalcare l’onda, senza farci travolgere. Con equilibrio.
Rapportarci con la realtà in maniera creativa , lasciandoci sorprendere e improvvisare, consapevoli che essa non e’ altro che la nostra lettura in quel istante.Infrangere l’illusione della unita’ personale e sentirci per quello che siamo: esseri in movimento, pluriformi, coesione di più parti che si intrecciano in una evoluzione perenne.
Perche’ al concetto stesso di vita appartiene il crescere e il trasformarsi . Per cui la vita non puo’ essere stasi, ma un fluire continuo in un mondo che non e’ mai dato una volta per tutte, ma sempre ricreato da noi stessi e dagli altri.
Tutto cambia! Cambiano le persone più o meno vicine , cambiano i rapporti che intrecciamo con loro, cambiano le opinioni e i modelli di riferimento . Nell’andare cambiano gli orizzonti, i panorami si modificano e si scoprono nuove prospettive. Nel fluire mutevole della vita anche la nostra anima cambia forma. Essa non e’ una struttura rigida, ma un processo continuo immerso costantemente nel flusso della vita. Cosi’ si appiattisce. Si ritrae. Si protende, si avvolge e si plasma sulle altre anime.
Una anima, ma mille forme e ogni forma ha la sua verita’.
Immergersi e perdersi in un mare troppo profondo. Specchiarsi e vedere mille facce. Cercarsi e giocare a nascondino ........
essere in piena crisi…….
di identita’.
Di fronte ai cambiamenti della vita che inevitabilmente incontriamo lungo il nostro cammino puo’ capitare di smarrire la percezione profonda del nostro essere. Talvolta il senso di perdita e’ reale , talvolta solo percepito. Spesso dipendente da fattori scatenanti, ma altre volte del tutto interno a noi stessi.
Il cambiamento ci rende confusi , scombussolati , impotenti. Ci confonde il senso di perdita per cio’ che ben conosciamo e ci inquieta l’incognita del nuovo.
Eppure basterebbe cavalcare l’onda, senza farci travolgere. Con equilibrio.
Rapportarci con la realtà in maniera creativa , lasciandoci sorprendere e improvvisare, consapevoli che essa non e’ altro che la nostra lettura in quel istante.Infrangere l’illusione della unita’ personale e sentirci per quello che siamo: esseri in movimento, pluriformi, coesione di più parti che si intrecciano in una evoluzione perenne.
Perche’ al concetto stesso di vita appartiene il crescere e il trasformarsi . Per cui la vita non puo’ essere stasi, ma un fluire continuo in un mondo che non e’ mai dato una volta per tutte, ma sempre ricreato da noi stessi e dagli altri.
Tutto cambia! Cambiano le persone più o meno vicine , cambiano i rapporti che intrecciamo con loro, cambiano le opinioni e i modelli di riferimento . Nell’andare cambiano gli orizzonti, i panorami si modificano e si scoprono nuove prospettive. Nel fluire mutevole della vita anche la nostra anima cambia forma. Essa non e’ una struttura rigida, ma un processo continuo immerso costantemente nel flusso della vita. Cosi’ si appiattisce. Si ritrae. Si protende, si avvolge e si plasma sulle altre anime.
Una anima, ma mille forme e ogni forma ha la sua verita’.