Dopo aver intrapreso il percorso di crescita personale in maniera autonoma oppure con l’auto di un coach, siamo guidati dall’ardore del desiderio di migliorare se stessi, che però porta a un certo punto del viaggio a una sensazione di panico agghiacciato davanti all’idea di dover cambiare qualcosa nella nostra personalità, nella nostra vera, intima essenza per raggiungere l’obiettivo posto. Abbiamo la paura di perdere una parte di sé, anche se essa è negativa ma con la quale abbiamo convissuto nel corso della nostra crescita.
Tale paura non è infondata. Il processo di cambiamento è un’arte complessa, ma si può impararla. Come?
Studiare e acquisire conoscenze scientifiche, metodi operativi, una adeguata consapevolezza.
Nelle tecniche della pittura c’è il termine: “Dipingendo un quadro bisogna saper fermarsi in tempo”. Vuol dire che c’è sempre un momento che se prosegui oltre può rovinare l’opera. Lo stesso principio vale nel cambiare se stessi, bisogna saper fermarsi in tempo, rispettando l’unicità, l’irripetibilità del proprio essere.
Ognuno è quello che è, non può né deve essere diverso da se stesso, si tratta solo di imparare a essere stesso nel modo più pieno, libero e maturo.
Tale paura non è infondata. Il processo di cambiamento è un’arte complessa, ma si può impararla. Come?
Studiare e acquisire conoscenze scientifiche, metodi operativi, una adeguata consapevolezza.
Nelle tecniche della pittura c’è il termine: “Dipingendo un quadro bisogna saper fermarsi in tempo”. Vuol dire che c’è sempre un momento che se prosegui oltre può rovinare l’opera. Lo stesso principio vale nel cambiare se stessi, bisogna saper fermarsi in tempo, rispettando l’unicità, l’irripetibilità del proprio essere.
Ognuno è quello che è, non può né deve essere diverso da se stesso, si tratta solo di imparare a essere stesso nel modo più pieno, libero e maturo.