Sapere di avere un potenziale non basta. Bisogna esercitarlo costantemente, perché la vita è tutta una sfida. Così lo è studiare, fare uno sport, dedicarsi ad una passione, finire l’università, affrontare una carriera, superare un lutto … in pratica, vivere.
Sto pensando a quel ragazzo di 16 anni che si è chiuso in casa, che studia solo se sollecitato, che vive di giochi e musica, e poco altro. A quella ragazza di 30 anni che vive dignitosamente la ricerca di sicurezza attraverso un lavoro, gli affetti e la possibilità di valorizzare alcune passioni, ma è piena di paure e dubbi sulle proprie scelte e sul proprio futuro. E a tante altre persone che sono in mezzo alle acque e non sanno come camminarci sopra.
A tutte queste realtà, manca sempre qualcosa: una guida, un’esperienza, un contesto, un’opportunità, un successo, un feedback. Manca l’aggancio a una mentalità che valorizzi il percorso più dei sogni, la concretezza del fare più della paura.
E allora bisogna essere bravi a riformulare le proprie esperienze, i propri modelli di pensiero e tramutarli in lezioni. Centrati sulla costruzione del proprio futuro. Quel futuro che già adesso può essere focalizzato, realizzato e sviluppato attraverso piccoli traguardi.
Se non ci riusciamo da soli, abbiamo bisogno di circondarci di persone che già posseggono le cose che cerchiamo e che seguono una direzione precisa.
Invece di sentirci sopraffatti da ciò che accade lungo la strada e dormire sul divano, sperando che i nostri desideri ci bombardino di regali, occorre muoversi nella direzione di alcuni obiettivi pratici.
In ogni momento ci sono troppe variabili - e scuse - da considerare e gestire, ma studiare, fare esercizio fisico, scrivere, dipingere, incontrare persone, cercare di migliorarci ogni giorno dipende da noi e per questo possiamo fare molto.
Se ci rendiamo conto che il nostro futuro dipende da noi è più facile valorizzare il mestiere di essere e di vivere. Alleniamo l’umiltà, la dedizione, la disciplina e la libertà creativa, piuttosto che la falsa fiducia, l’egocentrismo, il narcisismo o le drammaticità esuberanti.
Diamo un valore alle cose che amiamo e diamo concretezza al nostro fare. Vivere non è un test o un titolo che si acquisisce solo per il fatto di esserci, è un’opportunità che non va sprecata. E’ un regalo che ci ricorda che può valere la pena di ‘cambiare mentalità’.
Sto pensando a quel ragazzo di 16 anni che si è chiuso in casa, che studia solo se sollecitato, che vive di giochi e musica, e poco altro. A quella ragazza di 30 anni che vive dignitosamente la ricerca di sicurezza attraverso un lavoro, gli affetti e la possibilità di valorizzare alcune passioni, ma è piena di paure e dubbi sulle proprie scelte e sul proprio futuro. E a tante altre persone che sono in mezzo alle acque e non sanno come camminarci sopra.
A tutte queste realtà, manca sempre qualcosa: una guida, un’esperienza, un contesto, un’opportunità, un successo, un feedback. Manca l’aggancio a una mentalità che valorizzi il percorso più dei sogni, la concretezza del fare più della paura.
E allora bisogna essere bravi a riformulare le proprie esperienze, i propri modelli di pensiero e tramutarli in lezioni. Centrati sulla costruzione del proprio futuro. Quel futuro che già adesso può essere focalizzato, realizzato e sviluppato attraverso piccoli traguardi.
Se non ci riusciamo da soli, abbiamo bisogno di circondarci di persone che già posseggono le cose che cerchiamo e che seguono una direzione precisa.
Invece di sentirci sopraffatti da ciò che accade lungo la strada e dormire sul divano, sperando che i nostri desideri ci bombardino di regali, occorre muoversi nella direzione di alcuni obiettivi pratici.
In ogni momento ci sono troppe variabili - e scuse - da considerare e gestire, ma studiare, fare esercizio fisico, scrivere, dipingere, incontrare persone, cercare di migliorarci ogni giorno dipende da noi e per questo possiamo fare molto.
Se ci rendiamo conto che il nostro futuro dipende da noi è più facile valorizzare il mestiere di essere e di vivere. Alleniamo l’umiltà, la dedizione, la disciplina e la libertà creativa, piuttosto che la falsa fiducia, l’egocentrismo, il narcisismo o le drammaticità esuberanti.
Diamo un valore alle cose che amiamo e diamo concretezza al nostro fare. Vivere non è un test o un titolo che si acquisisce solo per il fatto di esserci, è un’opportunità che non va sprecata. E’ un regalo che ci ricorda che può valere la pena di ‘cambiare mentalità’.