No! No! No!
Il grande nemico/amico.
Tante situazioni professionale e non, sono costellate di NO. Quando realmente deve farci tremare questa parola?
Mai! Il NO, è una parte fondamentale di ogni risultato che si vuole raggiungere. In ambito della vendita, vengono fatti diagrammi e statistiche sulla percentuale dei no rispetto ad un SI. Per questo dobbiamo accettarlo come una parte fondamentale di un processo lavorativo e di crescita e non come un nemico da starci assolutamente lontani.
Dobbiamo considerarlo come il ponte per raggiungere il Si e per questo non ci deve assolutamente demotivare ma anzi stimolare maggiormente a tramutarlo in risultati positivi.
Il No dovremo vederlo come un “amico” in quanto può fungere da termometro del nostro percorso professionale, per un’analisi scrupolosa su dove dobbiamo migliorare, sul nostro operato e su come poter appunto trovare di conseguenza nuovi modi per migliorarci.
Mi è capitato più di qualche volta di disabituarmi a sentirmelo dire e quando questo succedeva, da una parte ero soddisfatto perché evidentemente stava procedendo tutto alla perfezione, ma dall’altra me la vivevo malissimo quando ad un certo punto iniziavano a piovere rifiuti da ogni parte.
E’ stato proprio li che ho fatto pace con lui e ho iniziato ad accettarlo come un parte integrante della mia vita e del mio lavoro.
Più “No” riceviamo e più situazioni che portino al famigerato “Si” stiamo creando, ma per arrivare li dobbiamo assolutamente vivere tutto questo con consapevolezza e serenità.
Il fatto di non accettarlo destabilizza le nostre convinzione, ci fa mettere in discussione continua, crea ansia e demotivazione, per questo è importante comprenderlo ed usarlo al meglio.
Capita quando si è piccoli di sentirselo dire spesso, capita con un colloquio lavorativo, con una proposta di vendita, con il primo approccio ad un ragazzo o ragazza. Questo però non ci ha portati ad arrenderci, a vivere in un eremo in totale solitudine ma bensì a ricercare nuove opportunità e nuove strade. Ecco questa e la forza del NO, dev’essere una benzina e allo stesso tempo un supervisore del nostro operato.
Perciò quando ce lo sentiremo dire, non viviamolo come un ostacolo in più ma piuttosto come uno in meno che ci separa dal tanto agognato SI!
Il grande nemico/amico.
Tante situazioni professionale e non, sono costellate di NO. Quando realmente deve farci tremare questa parola?
Mai! Il NO, è una parte fondamentale di ogni risultato che si vuole raggiungere. In ambito della vendita, vengono fatti diagrammi e statistiche sulla percentuale dei no rispetto ad un SI. Per questo dobbiamo accettarlo come una parte fondamentale di un processo lavorativo e di crescita e non come un nemico da starci assolutamente lontani.
Dobbiamo considerarlo come il ponte per raggiungere il Si e per questo non ci deve assolutamente demotivare ma anzi stimolare maggiormente a tramutarlo in risultati positivi.
Il No dovremo vederlo come un “amico” in quanto può fungere da termometro del nostro percorso professionale, per un’analisi scrupolosa su dove dobbiamo migliorare, sul nostro operato e su come poter appunto trovare di conseguenza nuovi modi per migliorarci.
Mi è capitato più di qualche volta di disabituarmi a sentirmelo dire e quando questo succedeva, da una parte ero soddisfatto perché evidentemente stava procedendo tutto alla perfezione, ma dall’altra me la vivevo malissimo quando ad un certo punto iniziavano a piovere rifiuti da ogni parte.
E’ stato proprio li che ho fatto pace con lui e ho iniziato ad accettarlo come un parte integrante della mia vita e del mio lavoro.
Più “No” riceviamo e più situazioni che portino al famigerato “Si” stiamo creando, ma per arrivare li dobbiamo assolutamente vivere tutto questo con consapevolezza e serenità.
Il fatto di non accettarlo destabilizza le nostre convinzione, ci fa mettere in discussione continua, crea ansia e demotivazione, per questo è importante comprenderlo ed usarlo al meglio.
Capita quando si è piccoli di sentirselo dire spesso, capita con un colloquio lavorativo, con una proposta di vendita, con il primo approccio ad un ragazzo o ragazza. Questo però non ci ha portati ad arrenderci, a vivere in un eremo in totale solitudine ma bensì a ricercare nuove opportunità e nuove strade. Ecco questa e la forza del NO, dev’essere una benzina e allo stesso tempo un supervisore del nostro operato.
Perciò quando ce lo sentiremo dire, non viviamolo come un ostacolo in più ma piuttosto come uno in meno che ci separa dal tanto agognato SI!