In questo breve articolo prestiamo l'attenzione alle lezioni fitness di gruppo, in cui intervengono vari ed importanti fattori nel percorso di allenamento , apprendimento e relazione, che cercheremo qui di riassumere brevemente.
Ad esempio, ciò che è importante inizialmente, è spiegare a parole e con esempi pratici gli esercizi che devono essere svolti in quella determinata attività, in modo tale da rendere via via consapevoli gli allievi nella esecuzione.
Tutto prende avvio da come l'istruttore si presenta e come organizza il setting di lavoro, limitatamente alla sala ed al materiale disponibile nella struttura.
Accogliere gli allievi con un sorriso e presentandosi in maniera assertiva nella propria formazione professionale è già un primo elemento importante di creazione di aggancio con il gruppo, che riesce così ad individuare il tipo di persona con la quale andrà a svolgere gli allenamenti.
E' importante spiegare verbalmente e con esempi pratici gli esercizi che devono essere svolti in quella determinata attività, in modo tale da rendere via via consapevoli gli allievi nella esecuzione.
Come rendere motivante le lezioni fin dai primi incontri? Fondamentale è delineare per sommi capi gli obiettivi della attività, evidenziando gli steps che si condivideranno insieme. Questo crea, nel tempo, fiducia verso l'istruttore;si consolidano,infatti scopi individuali che il gruppo sostiene.
Durante le lezioni,inoltre, riuscire a comunicare verbalmente svolgendo contemporaneamente l'esercizio è molto efficace, perchè gli allievi hanno ,così,due canali in cui si trovano accompagnati nell' esecuzione.
La scelta della musica ,del genere ed il ritmo,hanno grande influenza nel coinvolgimento del gruppo, specialmente nelle attività di tonificazione e aerobiche su base musicale,come step,G.A.G.,power pump, dove i tempi musicali “accompagnano “le coreografie e gli esercizi.
Un altro elemento interessante nella relazione istruttore-gruppo di allievi riguarda l'aspetto estetico, insieme all'abbigliamento, due fattori molto gettonati nella nostra società. Infatti,un istruttore dal fisico tonico e prestante e con un abbigliamento adatto all'attività, predispone, fin da subito, positivamente
La coerenza tra ciò che si propone e come ci si presenta, fa, quindi, da garante, dell'effiacia eventuale dell'allenamento e la fiducia pian piano si costruisce.
Cosa dovrebbe inoltre fare un istruttore in sala? Essere disponibile all'ascolto
e al soddisfare, nei limiti del possibile, le richieste- informazioni dell'utenza, anche documentandosi quando il caso lo ritenga opportuno.
La fiducia, nasce anche prendendosi cura, quando possibile, di un allievo,
suggerendo una posizione a lui più adatta, fornendo di un supporto per facilitare l'esecuzione o utilizzare un linguaggio appropriato al soggetto.
Negli ultimi anni è mutata la funzione dell'istruttore al quale sono sempre più richieste competenze si professionali, ma anche e non di meno, relazionali, ovvero si cerca di affidarsi ad una persona professionalmente preparata ma anche accogliente di vari bisogni e motivante nel perseguire gli obiettivi.
Ma l'istruttore , in fondo, svolge la medesima funzione del coach, che si presenta al cliente con una coerente immagine di centratura ed estetica curata, accogliendo, in un setting adeguato, la persona nelle sue difficoltà e potenzialità con il quale sottolinea gli aspetti su cui lavorare.
Costruisce un percorso su piccoli steps, micro/macro obiettivi che si sostanziano di comportamenti, allenamenti e nuovi apprendimenti. E come lo fa? Seguendo la persona, ascoltando i suoi bisogni, usando un linguaggio funzionale e motivando al cambiamento, anche attraverso l'ausilio di tecniche varie, dalle visualizzazioni al training mentale.
Sia il coach che l'istruttore rendono,quindi, tramite una efficace relazione “di aiuto” raggiungibili gli obiettivi condivisi e via via modificabili, con tecniche diverse, attraverso un adeguato sostegno e un' alta motivazione al raggiungimento degli scopi programmati.
Ad esempio, ciò che è importante inizialmente, è spiegare a parole e con esempi pratici gli esercizi che devono essere svolti in quella determinata attività, in modo tale da rendere via via consapevoli gli allievi nella esecuzione.
Tutto prende avvio da come l'istruttore si presenta e come organizza il setting di lavoro, limitatamente alla sala ed al materiale disponibile nella struttura.
Accogliere gli allievi con un sorriso e presentandosi in maniera assertiva nella propria formazione professionale è già un primo elemento importante di creazione di aggancio con il gruppo, che riesce così ad individuare il tipo di persona con la quale andrà a svolgere gli allenamenti.
E' importante spiegare verbalmente e con esempi pratici gli esercizi che devono essere svolti in quella determinata attività, in modo tale da rendere via via consapevoli gli allievi nella esecuzione.
Come rendere motivante le lezioni fin dai primi incontri? Fondamentale è delineare per sommi capi gli obiettivi della attività, evidenziando gli steps che si condivideranno insieme. Questo crea, nel tempo, fiducia verso l'istruttore;si consolidano,infatti scopi individuali che il gruppo sostiene.
Durante le lezioni,inoltre, riuscire a comunicare verbalmente svolgendo contemporaneamente l'esercizio è molto efficace, perchè gli allievi hanno ,così,due canali in cui si trovano accompagnati nell' esecuzione.
La scelta della musica ,del genere ed il ritmo,hanno grande influenza nel coinvolgimento del gruppo, specialmente nelle attività di tonificazione e aerobiche su base musicale,come step,G.A.G.,power pump, dove i tempi musicali “accompagnano “le coreografie e gli esercizi.
Un altro elemento interessante nella relazione istruttore-gruppo di allievi riguarda l'aspetto estetico, insieme all'abbigliamento, due fattori molto gettonati nella nostra società. Infatti,un istruttore dal fisico tonico e prestante e con un abbigliamento adatto all'attività, predispone, fin da subito, positivamente
La coerenza tra ciò che si propone e come ci si presenta, fa, quindi, da garante, dell'effiacia eventuale dell'allenamento e la fiducia pian piano si costruisce.
Cosa dovrebbe inoltre fare un istruttore in sala? Essere disponibile all'ascolto
e al soddisfare, nei limiti del possibile, le richieste- informazioni dell'utenza, anche documentandosi quando il caso lo ritenga opportuno.
La fiducia, nasce anche prendendosi cura, quando possibile, di un allievo,
suggerendo una posizione a lui più adatta, fornendo di un supporto per facilitare l'esecuzione o utilizzare un linguaggio appropriato al soggetto.
Negli ultimi anni è mutata la funzione dell'istruttore al quale sono sempre più richieste competenze si professionali, ma anche e non di meno, relazionali, ovvero si cerca di affidarsi ad una persona professionalmente preparata ma anche accogliente di vari bisogni e motivante nel perseguire gli obiettivi.
Ma l'istruttore , in fondo, svolge la medesima funzione del coach, che si presenta al cliente con una coerente immagine di centratura ed estetica curata, accogliendo, in un setting adeguato, la persona nelle sue difficoltà e potenzialità con il quale sottolinea gli aspetti su cui lavorare.
Costruisce un percorso su piccoli steps, micro/macro obiettivi che si sostanziano di comportamenti, allenamenti e nuovi apprendimenti. E come lo fa? Seguendo la persona, ascoltando i suoi bisogni, usando un linguaggio funzionale e motivando al cambiamento, anche attraverso l'ausilio di tecniche varie, dalle visualizzazioni al training mentale.
Sia il coach che l'istruttore rendono,quindi, tramite una efficace relazione “di aiuto” raggiungibili gli obiettivi condivisi e via via modificabili, con tecniche diverse, attraverso un adeguato sostegno e un' alta motivazione al raggiungimento degli scopi programmati.