Carissimi, abbiamo condiviso attraverso il master di coaching e di counseling, progetti di formazione, idee e vissuti personali. E tutto ciò è stato molto intenso, appagante e unico. Qualcuno, direi la maggioranza, ha soddisfatto le proprie attese o le ha superate. Qualcun altro, ha contattato, attraverso le esperienze e il gruppo, nodi personali che non si sono integrati nell’immediato, o non hanno trovato le risposte al filo delle proprie aspettative. Almeno in quel momento.
Ognuno poi ha seguito la propria strada e sta sviluppando nella vita personale e professionale i propri progetti e sogni.
Attraverso le nostre attività social (sito dell’associazione, newsletter, blog, pagina facebook e gruppo chiuso in facebook) intendiamo seguire il filo di questi nostri percorsi individuali e moltiplicare le motivazioni per le quali si è intrapresa una certa direzione professionale o personale. Desideriamo mantenere e sviluppare, se possibile, quell’idea di crescita personale anche sui canali social.
Scrivo queste premesse per esplicitare meglio l’uso di certe modalità comunicative su facebook, soprattutto per renderle aderenti allo spirito che ci ha uniti.
Abbiamo cominciato con i post e ad ogni socio è stato chiesto di condividere i propri temi di interesse e li abbiamo pubblicati sul blog dell’associazione. Ad oggi, sono oltre 200, sono pubblici e hanno una cornice chiara. Non mi dilungo su questo.
Adesso, abbiamo aperto la pagina facebook dell’associazione (https://www.facebook.com/stepconsapevole) dove inseriremo le attività e le iniziative, con commenti e foto, man mano che avanzano i progetti; e il gruppo privato dei soci.
Mi soffermo sul gruppo privato di STEP in facebook e consiglio di condividere, non i saluti generici, ai quali normalmente si fatica a rispondere (e che possono essere condivisi in linea privata sul messenger di facebook), né i fatti personali e ironici della propria vita, che possono essere meglio espressi attraverso un facebook personale o wathsapp, ma invito a condividere post (sappiamo già come fare), progetti in corso (non la pubblicità delle proprie iniziative, ma il valore di tale impegno. Lo sforzo o l’idea che c’è dietro), studi che fanno riflettere, idee che emergono nella professione e vita e che possono essere di stimolo e aiuto per tutti.
Mi rendo conto che ciò può essere limitativo della nostra variegata espressività, ma credo sia più utile, almeno su facebook, condividere scoperte, intuizioni, porci domande attive e proseguire su un canale diverso quello che cerchiamo di fare nelle nostre formazioni live.
Detto questo, credo che ogni giorno, settimana, mese impariamo qualcosa e facciamo cose interessanti. Se ne abbiamo voglia le possiamo condividere. Il gruppo è il nostro amplificatore di stimoli e idee.
Buon lavoro a tutti.
Ognuno poi ha seguito la propria strada e sta sviluppando nella vita personale e professionale i propri progetti e sogni.
Attraverso le nostre attività social (sito dell’associazione, newsletter, blog, pagina facebook e gruppo chiuso in facebook) intendiamo seguire il filo di questi nostri percorsi individuali e moltiplicare le motivazioni per le quali si è intrapresa una certa direzione professionale o personale. Desideriamo mantenere e sviluppare, se possibile, quell’idea di crescita personale anche sui canali social.
Scrivo queste premesse per esplicitare meglio l’uso di certe modalità comunicative su facebook, soprattutto per renderle aderenti allo spirito che ci ha uniti.
Abbiamo cominciato con i post e ad ogni socio è stato chiesto di condividere i propri temi di interesse e li abbiamo pubblicati sul blog dell’associazione. Ad oggi, sono oltre 200, sono pubblici e hanno una cornice chiara. Non mi dilungo su questo.
Adesso, abbiamo aperto la pagina facebook dell’associazione (https://www.facebook.com/stepconsapevole) dove inseriremo le attività e le iniziative, con commenti e foto, man mano che avanzano i progetti; e il gruppo privato dei soci.
Mi soffermo sul gruppo privato di STEP in facebook e consiglio di condividere, non i saluti generici, ai quali normalmente si fatica a rispondere (e che possono essere condivisi in linea privata sul messenger di facebook), né i fatti personali e ironici della propria vita, che possono essere meglio espressi attraverso un facebook personale o wathsapp, ma invito a condividere post (sappiamo già come fare), progetti in corso (non la pubblicità delle proprie iniziative, ma il valore di tale impegno. Lo sforzo o l’idea che c’è dietro), studi che fanno riflettere, idee che emergono nella professione e vita e che possono essere di stimolo e aiuto per tutti.
Mi rendo conto che ciò può essere limitativo della nostra variegata espressività, ma credo sia più utile, almeno su facebook, condividere scoperte, intuizioni, porci domande attive e proseguire su un canale diverso quello che cerchiamo di fare nelle nostre formazioni live.
Detto questo, credo che ogni giorno, settimana, mese impariamo qualcosa e facciamo cose interessanti. Se ne abbiamo voglia le possiamo condividere. Il gruppo è il nostro amplificatore di stimoli e idee.
Buon lavoro a tutti.