Ancora una volta ho provato.
Ancora una volta il cuore si è concesso.
Ancora una volta i pensieri hanno lasciato spazio all’anima.
Ancora una volta.
Ancora una volta è andata come doveva andare. Senza il “NON”.
Perché il NON prevede che sia il pensiero a comandare sulle emozioni.
Prevede che si creino aspettative che vengono disattese e lasciano con inutili delusioni per un qualcosa di immaginato e di costruito in uno pseudo-futuro.
Ma l’Amore è magico. Avviene con colpi di scena. Avviene perché avviene, non perché si pensi che avvenga.
Anche solo per un tempo limitato, dunque, ti lascia con stupore ed entusiasmo. Senza chiedersi qual’è il trucco. Godersi solo lo spettacolo per quello che è. Pura magia.
Credo con forza che Amore sia anche cambiamento.
Chi ha timore del cambiamento può avere difficoltà a stare nell’Amore.
Rimanere ancorati in se stessi permette di vivere in una ipotetica certezza ma non concede la possibilità di tuffarsi in quel mare di emozioni.
Ci si prova, certo, ma ci sarà sempre quell’IO indiscusso e prepotente che richiamerà all’ordine il NOI e lo sovrasterà fino a farlo sparire.
E allora? Rinunciamo all’IO in virtù di un potenziale riunione di insiemi?
Certo che no. L’IO è fondamentale per essere, per insegnare a se e agli altri, per vivere il proprio cammino con autonomia e consapevolezza. Solo che l’IO potrebbe a volte aggiungere una consonante e rimescolarsi. Cosi come essere innamorati rimescola e ingarbuglia.
Può starci il NOI e può starci l’IO.
In un dialogo costante, in una condivisione di intenti e di emozioni. Quasi fondendosi per aumentare lo spazio di quegli insiemi che toccandosi ed unendosi vanno a formare un insieme nuovo.
Nuovi colori, nuovi sogni, nuove certezze, nuove forme di aiuto reciproco, nuove sensazioni.
La paura del cambiamento, del dopo, del fallire, del pensiero passato, del già accaduto che richiama vecchi comportamenti e immagina stesse conclusioni può fermare tutto questo.
Il rivestirsi dopo aver presentato l’anima nuda può essere molto difficile e doloroso.
Ma il buttarsi, il dimenticare il pensiero passato, il cambiare i propri atteggiamenti, l’aprire l’IO al NOI, la voglia di sentire, di provare, di concedersi per il tempo che sarà, con onestà e sincerità verso se stessi, credo riuscirà a permettere l’avvicinarsi dei singoli insiemi. Un avvicinamento magari lento e guardingo o a volte frenetico e veloce, non importa.
Il risultato finale sono la nuova luce ed i nuovi colori dell’anima che il nuovo insieme può portare in ogni IO cosi da proiettare nuovi contorni e splendere con intensità diverse.
Un circolo virtuoso che porterà grandezza ai singoli IO e aumenterà la superficie del NOI.
Come sempre occorre concedersi, volerlo, crederci, buttarsi, viverlo.
Ancora una volta.
Ancora una volta il cuore si è concesso.
Ancora una volta i pensieri hanno lasciato spazio all’anima.
Ancora una volta.
Ancora una volta è andata come doveva andare. Senza il “NON”.
Perché il NON prevede che sia il pensiero a comandare sulle emozioni.
Prevede che si creino aspettative che vengono disattese e lasciano con inutili delusioni per un qualcosa di immaginato e di costruito in uno pseudo-futuro.
Ma l’Amore è magico. Avviene con colpi di scena. Avviene perché avviene, non perché si pensi che avvenga.
Anche solo per un tempo limitato, dunque, ti lascia con stupore ed entusiasmo. Senza chiedersi qual’è il trucco. Godersi solo lo spettacolo per quello che è. Pura magia.
Credo con forza che Amore sia anche cambiamento.
Chi ha timore del cambiamento può avere difficoltà a stare nell’Amore.
Rimanere ancorati in se stessi permette di vivere in una ipotetica certezza ma non concede la possibilità di tuffarsi in quel mare di emozioni.
Ci si prova, certo, ma ci sarà sempre quell’IO indiscusso e prepotente che richiamerà all’ordine il NOI e lo sovrasterà fino a farlo sparire.
E allora? Rinunciamo all’IO in virtù di un potenziale riunione di insiemi?
Certo che no. L’IO è fondamentale per essere, per insegnare a se e agli altri, per vivere il proprio cammino con autonomia e consapevolezza. Solo che l’IO potrebbe a volte aggiungere una consonante e rimescolarsi. Cosi come essere innamorati rimescola e ingarbuglia.
Può starci il NOI e può starci l’IO.
In un dialogo costante, in una condivisione di intenti e di emozioni. Quasi fondendosi per aumentare lo spazio di quegli insiemi che toccandosi ed unendosi vanno a formare un insieme nuovo.
Nuovi colori, nuovi sogni, nuove certezze, nuove forme di aiuto reciproco, nuove sensazioni.
La paura del cambiamento, del dopo, del fallire, del pensiero passato, del già accaduto che richiama vecchi comportamenti e immagina stesse conclusioni può fermare tutto questo.
Il rivestirsi dopo aver presentato l’anima nuda può essere molto difficile e doloroso.
Ma il buttarsi, il dimenticare il pensiero passato, il cambiare i propri atteggiamenti, l’aprire l’IO al NOI, la voglia di sentire, di provare, di concedersi per il tempo che sarà, con onestà e sincerità verso se stessi, credo riuscirà a permettere l’avvicinarsi dei singoli insiemi. Un avvicinamento magari lento e guardingo o a volte frenetico e veloce, non importa.
Il risultato finale sono la nuova luce ed i nuovi colori dell’anima che il nuovo insieme può portare in ogni IO cosi da proiettare nuovi contorni e splendere con intensità diverse.
Un circolo virtuoso che porterà grandezza ai singoli IO e aumenterà la superficie del NOI.
Come sempre occorre concedersi, volerlo, crederci, buttarsi, viverlo.
Ancora una volta.