Colui che conosce gli altri è sapiente, colui che conosce se stesso è illuminato.
(Lao Tzu)
Lo sapete che possiamo essere i peggiori nemici di noi stessi? Non ci credete? Eppure è così!
Quando?
Tutte le volte in cui non ascoltiamo la nostra Voce più profonda, quella che sa cosa vogliamo davvero e ci lancia segnali, che, spesso, per paura, rimangono inascoltati. E sapete, trattati così, questi segnali così istintivi, poi finiscono per arrabbiarsi e … accidenti se si arrabbiano!
Non dovremmo trascurare i nostri “moti ondosi”, altrimenti si ingrossano e causano “tempeste” capaci di travolgere i nostri più nobili sentimenti di calma e apparente benessere.
E ancora, tutte le volte in cui diciamo “Sì” a parole, mentre è un “No” emotivo molto forte, ma non a sufficienza per esprimersi così com’è: abbiamo imparato a non disattendere le aspettative degli altri, pertanto assecondiamo. Spesso, però, vorremmo rispondere tutt’altra cosa, ma non ci riusciamo: può succedere, ma dobbiamo solo cercare di non stratificarne troppi di “No” inespressi, altrimenti si stratificano e implodono dentro di noi, prendendo altre vie per dire la loro, come quella corporea, somatizzando disagi.
E poi, tutte le volte in cui non siamo coerenti tra quello che sappiamo e quello che “sentiamo” di essere: in questi momenti non viviamo il nostro “qui autentico” e ci perdiamo molte occasioni di crescita, nascosti dietro quella solita maschera che, inconsapevolmente, abbiamo modellato per le “grandi occasioni”.
La bella notizia è che possiamo essere degli ottimi amici di noi stessi, i nostri migliori amici, se solo impariamo a prenderci amorevolmente cura di noi, ad accettarci e ad amarci per quello che siamo, cogliendo ogni qualità racchiusa in noi, cullando i difetti affinché diventino delle risorse oppure dei simpatici “cuginetti” con cui scherzare con del sano umorismo.
Sapersi prendere un po’ meno sul serio è un primo passo per entrare più in sintonia con il nostro “centro” che attende di essere preso in considerazione: ha fame di attenzione.
(Lao Tzu)
Lo sapete che possiamo essere i peggiori nemici di noi stessi? Non ci credete? Eppure è così!
Quando?
Tutte le volte in cui non ascoltiamo la nostra Voce più profonda, quella che sa cosa vogliamo davvero e ci lancia segnali, che, spesso, per paura, rimangono inascoltati. E sapete, trattati così, questi segnali così istintivi, poi finiscono per arrabbiarsi e … accidenti se si arrabbiano!
Non dovremmo trascurare i nostri “moti ondosi”, altrimenti si ingrossano e causano “tempeste” capaci di travolgere i nostri più nobili sentimenti di calma e apparente benessere.
E ancora, tutte le volte in cui diciamo “Sì” a parole, mentre è un “No” emotivo molto forte, ma non a sufficienza per esprimersi così com’è: abbiamo imparato a non disattendere le aspettative degli altri, pertanto assecondiamo. Spesso, però, vorremmo rispondere tutt’altra cosa, ma non ci riusciamo: può succedere, ma dobbiamo solo cercare di non stratificarne troppi di “No” inespressi, altrimenti si stratificano e implodono dentro di noi, prendendo altre vie per dire la loro, come quella corporea, somatizzando disagi.
E poi, tutte le volte in cui non siamo coerenti tra quello che sappiamo e quello che “sentiamo” di essere: in questi momenti non viviamo il nostro “qui autentico” e ci perdiamo molte occasioni di crescita, nascosti dietro quella solita maschera che, inconsapevolmente, abbiamo modellato per le “grandi occasioni”.
La bella notizia è che possiamo essere degli ottimi amici di noi stessi, i nostri migliori amici, se solo impariamo a prenderci amorevolmente cura di noi, ad accettarci e ad amarci per quello che siamo, cogliendo ogni qualità racchiusa in noi, cullando i difetti affinché diventino delle risorse oppure dei simpatici “cuginetti” con cui scherzare con del sano umorismo.
Sapersi prendere un po’ meno sul serio è un primo passo per entrare più in sintonia con il nostro “centro” che attende di essere preso in considerazione: ha fame di attenzione.