Mai provato a scrivere il proprio necrologio?
Per carità!!! Non ci voglio nemmeno pensare!
Ma perché?
E poi … cosa vorremmo ci fosse scritto?
In questo periodo di bilanci questo potrebbe essere un modo diverso ed inaspettatamente utile.
Possiamo permetterci di scrivere tutto quello che arriva onestamente e sinceramente.
Permetterci di dirci quanto siamo stati bravi.
Ma anche no.
Quante cose abbiamo detto e fatto.
Ma anche no.
Quali aspetti della vita mi hanno dato soddisfazione e quali ci hanno deluso.
Che cosa avremmo voluto o fatto di diverso.
Cosa e chi è stato importante.
Possiamo scrivere tutto.
Essere magnanimi e crudeli … compassionevoli e impietosi.
Tanto che ci frega?
Siamo morti!!!
Si parla tanto di cambiamento, in effetti, è proprio Il Nuovo che fa girare il mondo.
Ma l’idea del Nuovo affascina e spaventa, attrae ma fa paura.
Per cambiare serve coraggio e sentirsi coraggiosi fa star bene.
Di questi tempi abbiamo imparato ad apprezzare la libertà stando rinchiusi.
Ad apprezzare la vicinanza stando lontani.
Quindi perché non apprezzare La Vita avvicinando La Morte?
Dai, su, coraggio!
Il seme, per dare buoni frutti deve morire.
Ce lo dicevano al catechismo.
Morire per rinascere.
PS. La prima frase del mio necrologio: “Dopo 105 anni vissuti intensamente, serenamente nel sonno, Marina ci ha lasciati … “ (così ….per mettere le mani avanti ….)
Per carità!!! Non ci voglio nemmeno pensare!
Ma perché?
E poi … cosa vorremmo ci fosse scritto?
In questo periodo di bilanci questo potrebbe essere un modo diverso ed inaspettatamente utile.
Possiamo permetterci di scrivere tutto quello che arriva onestamente e sinceramente.
Permetterci di dirci quanto siamo stati bravi.
Ma anche no.
Quante cose abbiamo detto e fatto.
Ma anche no.
Quali aspetti della vita mi hanno dato soddisfazione e quali ci hanno deluso.
Che cosa avremmo voluto o fatto di diverso.
Cosa e chi è stato importante.
Possiamo scrivere tutto.
Essere magnanimi e crudeli … compassionevoli e impietosi.
Tanto che ci frega?
Siamo morti!!!
Si parla tanto di cambiamento, in effetti, è proprio Il Nuovo che fa girare il mondo.
Ma l’idea del Nuovo affascina e spaventa, attrae ma fa paura.
Per cambiare serve coraggio e sentirsi coraggiosi fa star bene.
Di questi tempi abbiamo imparato ad apprezzare la libertà stando rinchiusi.
Ad apprezzare la vicinanza stando lontani.
Quindi perché non apprezzare La Vita avvicinando La Morte?
Dai, su, coraggio!
Il seme, per dare buoni frutti deve morire.
Ce lo dicevano al catechismo.
Morire per rinascere.
PS. La prima frase del mio necrologio: “Dopo 105 anni vissuti intensamente, serenamente nel sonno, Marina ci ha lasciati … “ (così ….per mettere le mani avanti ….)