C'è una citazione buddista che dice: “Semina un pensiero e nascerà un azione, semina un azione e nascerà una abitudine, semina un'abitudine nascerà un carattere, semina un carattere nascerà un destino”.
Questa riflessione mi ha portato a chiedere alla biblioteca comunale un libro di Brendon Burchard “Le abitudini per l'alta prestazione” cioè la strada per diventare persone eccezionali. Quello che è interessante e che descrive questo libro è proprio lo sviluppo di pratiche attraverso le quali si può mantenere la prestazione a livello alto per un periodo lungo e dunque mantenere il successo.
Nella mia esperienza di coach del basket ho avuto modo di allenare persone di talento, spesso scarsi nella costanza e nella autostima, necessaria per mantenere appunto il livello performante nel tempo. Questa riflessione mi ha portato alla parola chiave “alte prestazioni” che vanno sviluppate per diventare un Coach di successo.
Riporto testualmente da pagina 17 “il mondo non guarda ai vostri punti di forza” ma guarda ai vantaggi che voi potete portare.
Spesse volte nello sviluppo di un percorso di coaching si fa fare la “ruota del coach”, si individuano i punti di forza e si lavora nei punti di forza. Così come un allenatore di basket individua il punto di forza di un ragazzo, sviluppa il suo talento e lo fa arrivare al punto più alto possibile. Burchard introduce già da pagina 17 un aspetto importante che va in contraddizione a quanto detto sopra e va ad introdurre un campo importante che riguarda invece uscire dalla zona di comfort. E questo apre il fronte a riflessioni e ambizioni che sono fuori dalla nostra zona di comfort, ovvero che non rientrano nelle nostre attuali abitudini, ma che allargano fin da subito i nostri orizzonti.
L'autore già in fase di introduzione fa comprendere come nella sua vita si sia trovato a raggiungere presto un buon livello ma non essere in grado di fare quel salto per spiccare ed arrivare ad avere successo per diverso tempo, questo passaggio viene descritto nel libro.
Ecco le domande chiave che lo hanno portato a riflettere e a trovare la strada per il suo successo:
Risulta in questo determinante la sensazione che stiamo cercando e dunque è importante non tanto il risultato, la grandezza del risultato, ma è importante l'allineamento. C’è da pensare ai prossimi mesi, ai progetti che ci attendono per darci maggiore entusiasmo. La domanda chiave è come posso rendere questo impegno significativo per me?
La seconda abitudine importante è generare energia in questo senso il consiglio è di fare tanti pacchetti di attività e approcciarsi ad ogni pacchetto di attività rilasciando la tensione e stabilendo un'intenzione dopo aver fatto un po' di respirazioni profonde. Altra considerazione è quella di metterci gioia, le attività che andiamo a fare responsabilmente considerando di poter sempre generare emozioni positive.
Il terzo punto ovvero la terza abitudine riguarda l'accrescere la necessità, di domandarci davanti a un “pacchetto di lavoro” con l’atteggiamento di fornire il nostro meglio, a chi ha più bisogno di noi in questo momento.
Affermare le nostre motivazioni ci permette di aumentare il livello di performance eccellente, farlo in gruppo mi permette di aumentare il livello del nostro gruppo.
Una domanda che mi ha colpito molto é un esercizio che riguarda l’aumentare la produttività. Le 5 mosse per domandarsi e se ci fossero soltanto 5 mosse principali per raggiungere questo obiettivo quali sarebbero? A ciò è necessario poi suddividere questa attività di un progetto, in obiettivi, scadenze ed azioni. Successivamente questi elementi vanno introdotti in l'agenda per migliorare grandemente e far diventare più produttivo il nostro tempo.
Sviluppare al massimo le nostre capacità chiave ci porta ad una padronanza progressiva in maniera che aumenti l'abilita con una concentrazione ossessiva e che ci porti ad impegnarci per le nostre abilità essenziali per il futuro successo.
Un'abitudine a cui non sono abituato a pensare è quella di sviluppare influenza pertanto abituarci a pensare di potere e di voler influenzare gli altri, perciò, dire “vedila in questo modo… “, “cosa ne pensi di …”, “che cosa succederebbe se provassimo a …”.
Il 71% degli high performer afferma di pensare ogni giorno a essere da esempio, proviamo a pensare se fossimo noi spinti da molte persone a fare quello che dobbiamo fare … Che influenza avrebbe nella nostra vita, pensando appunto che si può avere una grande influenza anche in quella degli altri?
Per ultima c'è l'abitudine devi mostrare coraggio in cui diventa risonante la parola relativa al dare valore alla fatica. Considerare la nostra verità, considerare la nostra ambizione, ridefinirla come libertà personale, dare impulso condividendo regolarmente con gli altri i nostri pensieri questo diventa una forma di coraggio, meglio ancora trovando qualcuno per cui combattere. Gli high performer tendono ad identificare questa causa con una persona: desiderano lottare per questa persona perché possa essere al sicuro, perfezionarsi o vivere una vita migliore.
Siamo arrivati alle conclusioni è stato interessante il libro, mi è dispiaciuto non poter leggere e studiare con più attenzione e tempo. Comunque mi ha dato degli spunti interessanti per approfondire il tema delle abitudini e che non si può assolutamente prescindere da questo tema. I più grandi formatori italiani tipo Daniele Trevisani, Roberto Re, Alfio Bardolla, Roberto Cerè, Claudio Belotti, si stanno interessando proprio al tema delle abitudini; evidentemente riuscire a portare nella propria quotidianità delle abitudini sane e che accomunano le persone di successo spinge al successo. Altro tema importante sarà definire ciò che potrebbe rappresentare per noi il successo, ma questo è un altro discorso.
Quello che mi “porto a casa” da questo libro è il concetto soprattutto di approfondire il tema della chiarezza che è appunto la prima abitudine citata dal libro e che come anche in un percorso di coaching non si può prescindere dal mettere a fuoco. Evidentemente, per avere l’ambizione di aiutare altre persone, diventa determinare nella fase iniziale portare chiarezza nella prima e seconda sessione e trovare insieme le risorse, le energie, la forza, il coraggio, la nostra condivisione per portare nuove abitudini e fare un cambio di direzione per una nuova vita: quella della realizzazione personale, avvicinandoci e facendo uscire il nostro nucleo centrale, con le azioni quotidiane.
UP STEP CONSAPEVOLE – Dott. Francesco Cazzaro – Saonara (PD) 8/2/2021
Questa riflessione mi ha portato a chiedere alla biblioteca comunale un libro di Brendon Burchard “Le abitudini per l'alta prestazione” cioè la strada per diventare persone eccezionali. Quello che è interessante e che descrive questo libro è proprio lo sviluppo di pratiche attraverso le quali si può mantenere la prestazione a livello alto per un periodo lungo e dunque mantenere il successo.
Nella mia esperienza di coach del basket ho avuto modo di allenare persone di talento, spesso scarsi nella costanza e nella autostima, necessaria per mantenere appunto il livello performante nel tempo. Questa riflessione mi ha portato alla parola chiave “alte prestazioni” che vanno sviluppate per diventare un Coach di successo.
Riporto testualmente da pagina 17 “il mondo non guarda ai vostri punti di forza” ma guarda ai vantaggi che voi potete portare.
Spesse volte nello sviluppo di un percorso di coaching si fa fare la “ruota del coach”, si individuano i punti di forza e si lavora nei punti di forza. Così come un allenatore di basket individua il punto di forza di un ragazzo, sviluppa il suo talento e lo fa arrivare al punto più alto possibile. Burchard introduce già da pagina 17 un aspetto importante che va in contraddizione a quanto detto sopra e va ad introdurre un campo importante che riguarda invece uscire dalla zona di comfort. E questo apre il fronte a riflessioni e ambizioni che sono fuori dalla nostra zona di comfort, ovvero che non rientrano nelle nostre attuali abitudini, ma che allargano fin da subito i nostri orizzonti.
L'autore già in fase di introduzione fa comprendere come nella sua vita si sia trovato a raggiungere presto un buon livello ma non essere in grado di fare quel salto per spiccare ed arrivare ad avere successo per diverso tempo, questo passaggio viene descritto nel libro.
Ecco le domande chiave che lo hanno portato a riflettere e a trovare la strada per il suo successo:
- perché alcune persone e gruppi raggiungono più velocemente un successo e lo mantengono più a lungo?
- di quelli che ce la fanno perché alcuni sono tristi ed altri felici?
- cosa motiva le persone di successo, che abitudini, quale formazione, quale supporto aiutano a migliorare più rapidamente?
Risulta in questo determinante la sensazione che stiamo cercando e dunque è importante non tanto il risultato, la grandezza del risultato, ma è importante l'allineamento. C’è da pensare ai prossimi mesi, ai progetti che ci attendono per darci maggiore entusiasmo. La domanda chiave è come posso rendere questo impegno significativo per me?
La seconda abitudine importante è generare energia in questo senso il consiglio è di fare tanti pacchetti di attività e approcciarsi ad ogni pacchetto di attività rilasciando la tensione e stabilendo un'intenzione dopo aver fatto un po' di respirazioni profonde. Altra considerazione è quella di metterci gioia, le attività che andiamo a fare responsabilmente considerando di poter sempre generare emozioni positive.
Il terzo punto ovvero la terza abitudine riguarda l'accrescere la necessità, di domandarci davanti a un “pacchetto di lavoro” con l’atteggiamento di fornire il nostro meglio, a chi ha più bisogno di noi in questo momento.
Affermare le nostre motivazioni ci permette di aumentare il livello di performance eccellente, farlo in gruppo mi permette di aumentare il livello del nostro gruppo.
Una domanda che mi ha colpito molto é un esercizio che riguarda l’aumentare la produttività. Le 5 mosse per domandarsi e se ci fossero soltanto 5 mosse principali per raggiungere questo obiettivo quali sarebbero? A ciò è necessario poi suddividere questa attività di un progetto, in obiettivi, scadenze ed azioni. Successivamente questi elementi vanno introdotti in l'agenda per migliorare grandemente e far diventare più produttivo il nostro tempo.
Sviluppare al massimo le nostre capacità chiave ci porta ad una padronanza progressiva in maniera che aumenti l'abilita con una concentrazione ossessiva e che ci porti ad impegnarci per le nostre abilità essenziali per il futuro successo.
Un'abitudine a cui non sono abituato a pensare è quella di sviluppare influenza pertanto abituarci a pensare di potere e di voler influenzare gli altri, perciò, dire “vedila in questo modo… “, “cosa ne pensi di …”, “che cosa succederebbe se provassimo a …”.
Il 71% degli high performer afferma di pensare ogni giorno a essere da esempio, proviamo a pensare se fossimo noi spinti da molte persone a fare quello che dobbiamo fare … Che influenza avrebbe nella nostra vita, pensando appunto che si può avere una grande influenza anche in quella degli altri?
Per ultima c'è l'abitudine devi mostrare coraggio in cui diventa risonante la parola relativa al dare valore alla fatica. Considerare la nostra verità, considerare la nostra ambizione, ridefinirla come libertà personale, dare impulso condividendo regolarmente con gli altri i nostri pensieri questo diventa una forma di coraggio, meglio ancora trovando qualcuno per cui combattere. Gli high performer tendono ad identificare questa causa con una persona: desiderano lottare per questa persona perché possa essere al sicuro, perfezionarsi o vivere una vita migliore.
Siamo arrivati alle conclusioni è stato interessante il libro, mi è dispiaciuto non poter leggere e studiare con più attenzione e tempo. Comunque mi ha dato degli spunti interessanti per approfondire il tema delle abitudini e che non si può assolutamente prescindere da questo tema. I più grandi formatori italiani tipo Daniele Trevisani, Roberto Re, Alfio Bardolla, Roberto Cerè, Claudio Belotti, si stanno interessando proprio al tema delle abitudini; evidentemente riuscire a portare nella propria quotidianità delle abitudini sane e che accomunano le persone di successo spinge al successo. Altro tema importante sarà definire ciò che potrebbe rappresentare per noi il successo, ma questo è un altro discorso.
Quello che mi “porto a casa” da questo libro è il concetto soprattutto di approfondire il tema della chiarezza che è appunto la prima abitudine citata dal libro e che come anche in un percorso di coaching non si può prescindere dal mettere a fuoco. Evidentemente, per avere l’ambizione di aiutare altre persone, diventa determinare nella fase iniziale portare chiarezza nella prima e seconda sessione e trovare insieme le risorse, le energie, la forza, il coraggio, la nostra condivisione per portare nuove abitudini e fare un cambio di direzione per una nuova vita: quella della realizzazione personale, avvicinandoci e facendo uscire il nostro nucleo centrale, con le azioni quotidiane.
UP STEP CONSAPEVOLE – Dott. Francesco Cazzaro – Saonara (PD) 8/2/2021