I giorni della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume. Ennio Flaiano
Il master in Mental Training & Coaching ha un programma ambizioso. Rispondere alla dimensione degli interrogativi relativi al ‘come fare per diventare un Coach’, ma in un modo un pò speciale. Vuole dissolvere le certezze manualistiche ‘del fai-da-te’, per favorire una percezione diretta dell’attività di coaching, ma soprattutto della propria realtà più intima e nascosta.
Come abbiamo inteso questo progetto sino ad ora?
Abbiamo aperto le dinamiche del come fare qualcosa, per esplorare gli automatismi della mente, del corpo, della emozioni e della comunicazione, e assaporare il piacere della conoscenza.
Siamo arrivati a questa determinazione: è legittimo, per ogni partecipante, desiderare di apprendere delle tecniche, di acquisire competenze di successo, di influenzare le persone e farsele amiche, di sfruttare le proprie potenzialità e risorse, ma servono a ben poco senza una profonda comprensione di se stessi e del proprio mondo interiore.
Quello è il nostro scopo: rivolgerci alle cose che sappiamo già, alle nostre abitudini e alle nostre convinzioni, per cercare un’esperienza radicata in una conoscenza ‘sentita’ che, talvolta, non si riesce a tradurre in parole e in comprensione consapevole.
Nel Master invitiamo alla partecipazione con un atteggiamento rilassato, dove l’osservazione, l’ascolto e lo scorrere del tempo, lasciano sedimentare ciò che accade, scoprendo, di esperienza in esperienza, la fresca e vitale comprensione di se stessi, del ‘mestiere’ di essere e di vivere.
E’ un progetto molto ambizioso, ed è l’unico che unisce le nostre reali aspirazioni di docenti: vivacizzare gli angoli più nascosti dell’altrui individualità, e condividere la nostra unicità.
Il Master, nello sviluppo del suo programma, viene assaporato, lasciando che scorra lentamente, soprattutto quando alcune ‘lezioni’ si estendono ai temi fondamentali dell’essere e del vivere. Non c’è fretta, la ruota gira sul suo asse e i principi si acquisiscono lasciando decantare in se stessi parole ed esperienze che risvegliano un nuovo sguardo e una nuova comprensione delle cose.
Per rispondere alla dimensione ‘concettuale’ del sapere, il Master presenta teorie e tecniche, ma il ritmo dell’esplorazione è poetica per non ingabbiare le consapevolezze in inutili informazioni che sovrabbondano l’essenziale: sottolineare alcuni meccanismi di fondo che ci condizionano e che ci determinano, scendere in profondità nella nostra consapevolezza.
Il master in Mental Training & Coaching ha un programma ambizioso. Rispondere alla dimensione degli interrogativi relativi al ‘come fare per diventare un Coach’, ma in un modo un pò speciale. Vuole dissolvere le certezze manualistiche ‘del fai-da-te’, per favorire una percezione diretta dell’attività di coaching, ma soprattutto della propria realtà più intima e nascosta.
Come abbiamo inteso questo progetto sino ad ora?
Abbiamo aperto le dinamiche del come fare qualcosa, per esplorare gli automatismi della mente, del corpo, della emozioni e della comunicazione, e assaporare il piacere della conoscenza.
Siamo arrivati a questa determinazione: è legittimo, per ogni partecipante, desiderare di apprendere delle tecniche, di acquisire competenze di successo, di influenzare le persone e farsele amiche, di sfruttare le proprie potenzialità e risorse, ma servono a ben poco senza una profonda comprensione di se stessi e del proprio mondo interiore.
Quello è il nostro scopo: rivolgerci alle cose che sappiamo già, alle nostre abitudini e alle nostre convinzioni, per cercare un’esperienza radicata in una conoscenza ‘sentita’ che, talvolta, non si riesce a tradurre in parole e in comprensione consapevole.
Nel Master invitiamo alla partecipazione con un atteggiamento rilassato, dove l’osservazione, l’ascolto e lo scorrere del tempo, lasciano sedimentare ciò che accade, scoprendo, di esperienza in esperienza, la fresca e vitale comprensione di se stessi, del ‘mestiere’ di essere e di vivere.
E’ un progetto molto ambizioso, ed è l’unico che unisce le nostre reali aspirazioni di docenti: vivacizzare gli angoli più nascosti dell’altrui individualità, e condividere la nostra unicità.
Il Master, nello sviluppo del suo programma, viene assaporato, lasciando che scorra lentamente, soprattutto quando alcune ‘lezioni’ si estendono ai temi fondamentali dell’essere e del vivere. Non c’è fretta, la ruota gira sul suo asse e i principi si acquisiscono lasciando decantare in se stessi parole ed esperienze che risvegliano un nuovo sguardo e una nuova comprensione delle cose.
Per rispondere alla dimensione ‘concettuale’ del sapere, il Master presenta teorie e tecniche, ma il ritmo dell’esplorazione è poetica per non ingabbiare le consapevolezze in inutili informazioni che sovrabbondano l’essenziale: sottolineare alcuni meccanismi di fondo che ci condizionano e che ci determinano, scendere in profondità nella nostra consapevolezza.