
Nel percorso esperienziale proposto nella “meditazione” Mindfulness l’esplorazione consapevole dei blocchi psicosomatici (l’osservazione interiore) è un esercizio, un’esperienza interna che ci aiuta a prendere coscienza e a sciogliere le nostre “resistenze interne” i blocchi energetici e fisici più “leggeri” del corpo, attraverso il respiro consapevole.
Ha lo scopo di rendere più integra, libera e profonda la consapevolezza di sé.
E’ precisamente un’esplorazione, un camminare dentro di noi, guidati dal fluire ritmico del respiro alla scoperta di sensazioni, rigidità, resistenze fisiche ed energetiche.
Grazie alla consapevolezza che questo meccanismo vitale e naturale può stimolare, possiamo permetterci di esplorare, riconoscere, sentire, senza giudicare.
E quando un blocco viene riconosciuto? Che cosa fare? Possiamo provare a “sentirlo”, a “respirarci dentro”, senza cercare di cambiarlo o alterarlo. Lo possiamo osservare e provare a descriverlo. Che colore ha? Di che cosa è fatto? E' chiaro? E' scuro?
E se emerge un’emozione? Un ricordo? Torniamo al respiro consapevole, alla meditazione “Mindfulness” e proviamo a prenderne coscienza e a osservarlo, a respirare dentro quell’emozione, quel ricordo, rimanendo presenti e in contatto con il nostro corpo.
Restiamo ad ascoltare e osservare cosa cambia, portando il respiro consapevole, lì dove serve e prestiamo attenzione come eventualmente si modifica la densità, il colore, l’emozione, la sensazione, di quel “punto resistente” e di quel “blocco”.
Può succedere che il “blocco” si dissolva, che cambi consistenza, colore e molto altro.
Torniamo dopo qualche tempo, con gentilezza a riportare l’attenzione consapevole al respiro così come è, ritornando nel “qui e ora”.
E se il “blocco” rimane? Ricordiamo le caratteristiche di quel “punto resistente” poi, consapevoli che sono energie fisiche, mentali ed emotive congelate che, se liberate possono trasformarsi in risorse per realizzare i nostri obiettivi, le nostre potenzialità.
Condividere con un Coach, un counselor è un modo efficace di trasformare le nostre resistenze in energie utili, per fare un importante passo avanti fuori e dentro di noi, verso il nostro obiettivo.
Ha lo scopo di rendere più integra, libera e profonda la consapevolezza di sé.
E’ precisamente un’esplorazione, un camminare dentro di noi, guidati dal fluire ritmico del respiro alla scoperta di sensazioni, rigidità, resistenze fisiche ed energetiche.
Grazie alla consapevolezza che questo meccanismo vitale e naturale può stimolare, possiamo permetterci di esplorare, riconoscere, sentire, senza giudicare.
E quando un blocco viene riconosciuto? Che cosa fare? Possiamo provare a “sentirlo”, a “respirarci dentro”, senza cercare di cambiarlo o alterarlo. Lo possiamo osservare e provare a descriverlo. Che colore ha? Di che cosa è fatto? E' chiaro? E' scuro?
E se emerge un’emozione? Un ricordo? Torniamo al respiro consapevole, alla meditazione “Mindfulness” e proviamo a prenderne coscienza e a osservarlo, a respirare dentro quell’emozione, quel ricordo, rimanendo presenti e in contatto con il nostro corpo.
Restiamo ad ascoltare e osservare cosa cambia, portando il respiro consapevole, lì dove serve e prestiamo attenzione come eventualmente si modifica la densità, il colore, l’emozione, la sensazione, di quel “punto resistente” e di quel “blocco”.
Può succedere che il “blocco” si dissolva, che cambi consistenza, colore e molto altro.
Torniamo dopo qualche tempo, con gentilezza a riportare l’attenzione consapevole al respiro così come è, ritornando nel “qui e ora”.
E se il “blocco” rimane? Ricordiamo le caratteristiche di quel “punto resistente” poi, consapevoli che sono energie fisiche, mentali ed emotive congelate che, se liberate possono trasformarsi in risorse per realizzare i nostri obiettivi, le nostre potenzialità.
Condividere con un Coach, un counselor è un modo efficace di trasformare le nostre resistenze in energie utili, per fare un importante passo avanti fuori e dentro di noi, verso il nostro obiettivo.