Tutto iniziò da questo disegno semplice e un po’ infantile che ho elaborato qualche anno fa durante la partecipazione ad un corso sulla conoscenza del sè. Durante la giornata, ci è stato chiesto di scegliere una compagna di attività, con la quale avremmo dovuto elaborare, ognuno per sé , un disegno che rappresentasse il nostro sentire.
Nel momento dell’interpretazione di questo elaborato con grande stupore e incredulità, scoprii che ciò che avevo rappresentato era il sentire della mia compagna e viceversa. Come si può vedere nel disegno è rappresentata una casa, due genitori e un bambino, una strada molto scura, quindi buia, circondata da un colore molto forte e alla fine della strada una persona con lo sguardo rivolto verso il nulla.
Un disegno apparentemente con nulla di particolare da mettere in evidenza invece, esprimeva qualcosa di più profondo che non avevo compreso o forse non avevo voluto comprendere. Non è stato semplice interpretare quella rappresentazione grafica con il suo vero significato cioè la necessità di tagliare con il passato, in quel caso specifico, con tutto il sistema familiare che mi ha preceduto.
Quella strada buia che stavo percorrendo sarebbe rimasta buia non portandomi a nessuna meta e non avrei potuto gioire del colore circostante. Potevo si guardare avanti, ma non avrei visto nulla, perché era come paragonare il mio percorso al tiro alla fune, dove tu vai avanti, ma c’è chi tira più forte e ti fa tornare indietro imprigionandoti in un tira e molla senza fine.
Quel disegno fu fonte di riflessione anche se non nell’immediatezza fu un messaggio grafico importante e significativo per il mio percorso di cambiamento. Ci volle molto tempo perché tornassi a riflettere sull’argomento, ma la cosa complicata era fare un’azione concreta in tal senso e non è stato semplice . Mi sono chiesta ,ma ora cosa posso fare? Mi venne suggerito di “indagare”sulla storia di famiglia perché questa contiene la chiave per poi capire meglio noi stessi.
Ed ecco che scopro la psicogenealogia
Cos’e’ la psicogenealogia?
E’ una scienza che si sviluppa negli anni “70” grazie agli studi della Dottoressa Anne Schutzenberger psicologa e psicoterapeuta che ci porta, attraverso l’albero genealogico, a scoprire gli eventi del passato che continuano ad influenzare il nostro presente e la nostra quotidianità impedendoci di realizzare i nostri obiettivi e ci permette di diventare consapevoli del nostro percorso e progetto di vita.
Molte delle nostre caratteristiche psicologiche si basano sulle nostre discendenze storico/ familiari. Quello che noi siamo oggi non è da ricondurre solo alla nostra storia personale, ma anche alle esperienze e scelte di vita del nostro sistema familiare.
Secondo la Dottoressa Anne Schutzenberger, nella coscienza del bambino, si riscontrano importanti correlazioni con la sua famiglia di origine e i suoi segreti, che spesso si depositano nella coscienza dei discendenti, creando dei fantasmi che si manifestano sotto forma di manie, paure, ossessioni e disturbi fisici.
Questa disciplina analizza la genealogia familiare, individua i traumi segreti e modelli comportamentali che si trasmettono da generazione in generazione e cerca di sciogliere i nodi irrisolti del passato famigliare.
Elementi della psicogenealogia
- Lealtà famigliare essere fedeli alla famiglia attraverso comportamenti e credenze
- Il bambino di sostituzione, cioè sostituire un antenato che non c’è più con il nuovo individuo
- Segreti di famiglia il “non detto”che genera fantasmi
- Nevrosi di classe quella lealtà famigliare che ostacola l’avanzamento sociale, sentirsi non autorizzati ad essere meglio dei nostri antenati
- Autosabotaggio
- Alleanze famigliari che escludono alcuni membri del sistema
Strumenti
Gli strumenti utilizzati nella psicogenealogia sono:
Geneogramma: Analizza le dinamiche famigliari; Permette di studiare la lealtà familiare e le ripetizioni inconsce; Aiuta a riconoscere e superare gli schemi limitanti.
Genosociogramma: Versione commentata e affettiva dell’albero genealogico; Tiene conto dei legami di parentela e del ripetersi di eventuali traumi subiti; Include persone anche non consanguinee che hanno contribuito alla storia familiare
Sociogeneogramma: Permette di individuare i conflitti e le risorse di una famiglia; Utile per individuare le figure del lavoro terapeutico di rete; Utile per trovare la giusta scala relazionale per un lavoro terapeutico
Obiettivo della psicogenealogia
Lo scopo della psicogenealogia, è quello di portare alla luce dei retaggi di esperienze disfunzionali vissute dai nostri avi, per valutare la presenza o meno di una corrispondenza tra la propria vita e quella dei propri antenati ed interrompere le ripetizioni.
Essa ha come obiettivo quello di rompere i cicli disfunzionali e creare dei modelli nuovi di comportamento, in modo tale che si possa evitare la trasmissione di traumi e schemi negativi per i discendenti i quali possano non sentirsi più “vittime” di un non detto.
Cosa ci dobbiamo chiedere
In quale misura, la percezione della coscienza individuale è soggettiva e in quale misura deriva da condizionamenti famigliari o sociali?
“Indagate sulle vostre storie di famiglia per costruire ,liberi da condizionamenti , la vostra storia di vita.
Con affetto
Simona
Nel momento dell’interpretazione di questo elaborato con grande stupore e incredulità, scoprii che ciò che avevo rappresentato era il sentire della mia compagna e viceversa. Come si può vedere nel disegno è rappresentata una casa, due genitori e un bambino, una strada molto scura, quindi buia, circondata da un colore molto forte e alla fine della strada una persona con lo sguardo rivolto verso il nulla.
Un disegno apparentemente con nulla di particolare da mettere in evidenza invece, esprimeva qualcosa di più profondo che non avevo compreso o forse non avevo voluto comprendere. Non è stato semplice interpretare quella rappresentazione grafica con il suo vero significato cioè la necessità di tagliare con il passato, in quel caso specifico, con tutto il sistema familiare che mi ha preceduto.
Quella strada buia che stavo percorrendo sarebbe rimasta buia non portandomi a nessuna meta e non avrei potuto gioire del colore circostante. Potevo si guardare avanti, ma non avrei visto nulla, perché era come paragonare il mio percorso al tiro alla fune, dove tu vai avanti, ma c’è chi tira più forte e ti fa tornare indietro imprigionandoti in un tira e molla senza fine.
Quel disegno fu fonte di riflessione anche se non nell’immediatezza fu un messaggio grafico importante e significativo per il mio percorso di cambiamento. Ci volle molto tempo perché tornassi a riflettere sull’argomento, ma la cosa complicata era fare un’azione concreta in tal senso e non è stato semplice . Mi sono chiesta ,ma ora cosa posso fare? Mi venne suggerito di “indagare”sulla storia di famiglia perché questa contiene la chiave per poi capire meglio noi stessi.
Ed ecco che scopro la psicogenealogia
Cos’e’ la psicogenealogia?
E’ una scienza che si sviluppa negli anni “70” grazie agli studi della Dottoressa Anne Schutzenberger psicologa e psicoterapeuta che ci porta, attraverso l’albero genealogico, a scoprire gli eventi del passato che continuano ad influenzare il nostro presente e la nostra quotidianità impedendoci di realizzare i nostri obiettivi e ci permette di diventare consapevoli del nostro percorso e progetto di vita.
Molte delle nostre caratteristiche psicologiche si basano sulle nostre discendenze storico/ familiari. Quello che noi siamo oggi non è da ricondurre solo alla nostra storia personale, ma anche alle esperienze e scelte di vita del nostro sistema familiare.
Secondo la Dottoressa Anne Schutzenberger, nella coscienza del bambino, si riscontrano importanti correlazioni con la sua famiglia di origine e i suoi segreti, che spesso si depositano nella coscienza dei discendenti, creando dei fantasmi che si manifestano sotto forma di manie, paure, ossessioni e disturbi fisici.
Questa disciplina analizza la genealogia familiare, individua i traumi segreti e modelli comportamentali che si trasmettono da generazione in generazione e cerca di sciogliere i nodi irrisolti del passato famigliare.
Elementi della psicogenealogia
- Lealtà famigliare essere fedeli alla famiglia attraverso comportamenti e credenze
- Il bambino di sostituzione, cioè sostituire un antenato che non c’è più con il nuovo individuo
- Segreti di famiglia il “non detto”che genera fantasmi
- Nevrosi di classe quella lealtà famigliare che ostacola l’avanzamento sociale, sentirsi non autorizzati ad essere meglio dei nostri antenati
- Autosabotaggio
- Alleanze famigliari che escludono alcuni membri del sistema
Strumenti
Gli strumenti utilizzati nella psicogenealogia sono:
Geneogramma: Analizza le dinamiche famigliari; Permette di studiare la lealtà familiare e le ripetizioni inconsce; Aiuta a riconoscere e superare gli schemi limitanti.
Genosociogramma: Versione commentata e affettiva dell’albero genealogico; Tiene conto dei legami di parentela e del ripetersi di eventuali traumi subiti; Include persone anche non consanguinee che hanno contribuito alla storia familiare
Sociogeneogramma: Permette di individuare i conflitti e le risorse di una famiglia; Utile per individuare le figure del lavoro terapeutico di rete; Utile per trovare la giusta scala relazionale per un lavoro terapeutico
Obiettivo della psicogenealogia
Lo scopo della psicogenealogia, è quello di portare alla luce dei retaggi di esperienze disfunzionali vissute dai nostri avi, per valutare la presenza o meno di una corrispondenza tra la propria vita e quella dei propri antenati ed interrompere le ripetizioni.
Essa ha come obiettivo quello di rompere i cicli disfunzionali e creare dei modelli nuovi di comportamento, in modo tale che si possa evitare la trasmissione di traumi e schemi negativi per i discendenti i quali possano non sentirsi più “vittime” di un non detto.
Cosa ci dobbiamo chiedere
In quale misura, la percezione della coscienza individuale è soggettiva e in quale misura deriva da condizionamenti famigliari o sociali?
“Indagate sulle vostre storie di famiglia per costruire ,liberi da condizionamenti , la vostra storia di vita.
Con affetto
Simona