
Ho sempre odiato i posti affollati, non passo mai inosservata per i miei modi poco delicati e spesso confusionari. In poche parole riesco sempre a fare molta confusione attirando lo sguardo e le critiche di molti.
Ciò mi ha provocato negli anni molta agitazione a causa della paura del giudizio degli altri. Solitamente in una situazione del genere il mio cuore impazziva e la mia faccia diventava bordeaux.
L'altro giorno alla mensa universitaria, accompagnando una mia amica, come sempre mi sono fatta riconoscere facendo cadere un vassoio pieno di piatti.
Ovviamente l'intera mensa è scoppiata in un applauso seguito da vari commenti.
Mi sono stupita rimanendo totalmente calma con solo un leggero battito accelerato. Con estrema lucidità ho raccolto le mie cose scusandomi con il personale della mensa.
La Bianca di qualche anno fa sarebbe scappata di corsa per evitare l'imbarazzo, invece alla richiesta della mia amica di aspettarla per un caffè non ho avuto problemi a farlo con molta calma.
Oggi rifletto su cosa sia cambiato dentro di me... possono sembrare emozioni semplici ma per me è stato un passo estremamente significativo.
Per una volta non ho reagito controllata dal mio Ego offeso, ma ho accettato il mio essere "un elefante in una cristalleria".
Dal momento in cui io stessa mi accetto e mi amo per ciò che sono tutti quello che possono pensare o dire gli altri perde d'importanza.
In questi mesi sto imparando ad osservare emozioni come queste ed energie negative senza farmi coinvolgere e trascinare. Vedo le persone intorno a me sotto un nuovo aspetto, vedo che nessuno è perfetto ma tutti collaboriamo con le nostre imperfezioni a rendere questo mondo unico.
Oggi vedo che il più picclo gesto della persona più impefetta è significativo ed irripetibile.
Come dice il famoso samurai Katsumoto in punto di morte, dopo aver passato una vita alla ricerca del fiore perfetto;
- "Sono tutti perfetti" - (dal film "L'ultimo samurai").
Ciò mi ha provocato negli anni molta agitazione a causa della paura del giudizio degli altri. Solitamente in una situazione del genere il mio cuore impazziva e la mia faccia diventava bordeaux.
L'altro giorno alla mensa universitaria, accompagnando una mia amica, come sempre mi sono fatta riconoscere facendo cadere un vassoio pieno di piatti.
Ovviamente l'intera mensa è scoppiata in un applauso seguito da vari commenti.
Mi sono stupita rimanendo totalmente calma con solo un leggero battito accelerato. Con estrema lucidità ho raccolto le mie cose scusandomi con il personale della mensa.
La Bianca di qualche anno fa sarebbe scappata di corsa per evitare l'imbarazzo, invece alla richiesta della mia amica di aspettarla per un caffè non ho avuto problemi a farlo con molta calma.
Oggi rifletto su cosa sia cambiato dentro di me... possono sembrare emozioni semplici ma per me è stato un passo estremamente significativo.
Per una volta non ho reagito controllata dal mio Ego offeso, ma ho accettato il mio essere "un elefante in una cristalleria".
Dal momento in cui io stessa mi accetto e mi amo per ciò che sono tutti quello che possono pensare o dire gli altri perde d'importanza.
In questi mesi sto imparando ad osservare emozioni come queste ed energie negative senza farmi coinvolgere e trascinare. Vedo le persone intorno a me sotto un nuovo aspetto, vedo che nessuno è perfetto ma tutti collaboriamo con le nostre imperfezioni a rendere questo mondo unico.
Oggi vedo che il più picclo gesto della persona più impefetta è significativo ed irripetibile.
Come dice il famoso samurai Katsumoto in punto di morte, dopo aver passato una vita alla ricerca del fiore perfetto;
- "Sono tutti perfetti" - (dal film "L'ultimo samurai").