UP STEP Consapevole a.p.s.
Per le tue richieste
  • Home
    • Privacy e Policy
    • Chi siamo
    • La Formazione in STEP
    • Sito Psicologia e Sport
    • Sito Dott. Lorenzo Manfredini
  • STEP Academy
  • Ansonnia
  • Corsi
  • Blog
    • Blog Associazione Step
    • Blog Psicologia e Sport
    • Blog Psicologia e Psicoterapia
  • Master in Coaching
  • Laboratori
  • Counseling
  • Insieme
  • Foto
  • Team
  • Iscrizione

'Recuperare il contatto con il nostro 'bambino interiore' di Cristina Turconi

14/11/2022

0 Comments

 
Foto
Nessuno di noi nasce adulto. Dobbiamo imparare tutto mentre cresciamo. Da bambini lo facciamo in due modi incredibilmente efficaci: attraverso l'esperienza e il gioco. Poi quando diventiamo adulti, se vogliamo continuare a crescere e a imparare con gioia, se vogliamo tenere il passo con un mondo così complesso e in rapida evoluzione, potrebbe essere giunto il momento di riconnetterci con il nostro “bambino interiore”.
 
La nostra storia personale non è perfetta, come non lo è la storia degli altri. Per alcuni, riconnettersi con quel bambino potrebbe anche richiedere di affrontare alcune emozioni difficili, sentimenti a lungo nascosti o dimenticati, esperienze irrisolte che per lungo tempo si è evitato di affrontare. A volte accade che alcune delle lezioni che abbiamo imparato da bambini ancora oggi ne ostacolano l'apprendimento, il raggiungimento di traguardi importanti, o semplicemente l'adattamento al contesto in cui ci troviamo ad interagire. È qui che entra in gioco il nostro bambino interiore, quell’istanza emotiva che attende solo di essere “ascoltata” e “accolta”.
 
Da bambini, la creatività è la risorsa che utilizziamo di più per preparaci al mondo reale.
“Recitiamo” esperienze, pensieri, sentimenti e sogni attraverso il gioco. L'adolescenza è un momento di grande scoperta, ma può anche essere vissuto come un momento doloroso. Man mano che cresciamo, iniziamo a fare i conti con le aspettative del mondo e a volte, queste aspettative ci deludono. Sperimentiamo la frustrazione dei sogni che semplicemente non si materializzano e il dolore di un cuore rifiutato o infranto. Ad un certo punto, molti di noi smettono di giocare e iniziano a lasciare che il nostro vissuto, le nostre esperienze determinino chi siamo e cosa vogliamo.
 
È un confine reale che separa la vita adulta dall’infanzia? E’ solo un numero sul calendario della vita, magari quello della maggiore età? In realtà siamo sempre in perenne e costante crescita ed evoluzione. L'equilibrio cambia quando smettiamo di “giocare”. A quel punto, passiamo poco tempo a immaginare e ci concentriamo soltanto su ciò che ci dettano le nostre esperienze quotidiane. Indossiamo metaforicamente degli occhiali per guardare al mondo e agli altri che ci impediscono di vedere e sperimentare altre realtà possibili, a volte più utili e più funzionali per la nostra evoluzione.
 
Molti di noi non si prendono il tempo di riconnettersi con queste parti del nostro io interiore. Non è sempre facile comprendere l’importanza del lavoro su queste emozioni bloccate. Riconoscere che i nostri comportamenti da adulto derivano anche dalle nostre esperienze infantili e dai relativi bisogni e desideri insoddisfatti può spronarci a richiedere aiuto. Un professionista della relazione d’aiuto è la persona più idonea nell’aiutarci ad esplorare le nostre ferite di vecchia data, facilitarne l’integrazione, il prendersene cura, permettendoci così di tornare a “giocare” di nuovo.
 
Possiamo così imparare ad essere sia l'"adulto" che il “bambino”, fornendoci amor proprio incondizionato, autocompassione e autosostegno. Con ciò, il nostro “sé adulto” può iniziare a districare i sottili meccanismi di “coping” che il nostro “sé adolescente/bambino” ha inventato per proteggersi da ulteriori esperienze dolorose o traumi. Questo tipo di lavoro è fondamentale in quanto può aiutarci a sbloccare la nostra creatività, la nostra gioia, la nostra passione e il nostro potenziale.
0 Comments



Leave a Reply.

    In ogni ambito della vita solleviamo problemi, formuliamo piani e cerchiamo rimedi specifici, ma al fondo desideriamo coltivare le nostre parti più elevate.

    ALCHIMIA COMUNICATIVA
    Come trasferire ad altri quello che sappiamo, senza essere banali spingitori di alberi sulla spiaggia o coraggiosi esploratori di foreste incontaminate, senza esperienza.

    UOVA DI GIORNATA: 'CHIAMATA O MALEDIZIONE?'
    Facciamo parte di una generazione che potrà dire: 'ho vissuto la chiamata e la maledizione. E ci ho fatto qualcosa'. Ti dico la mia.

    IL MODELLO STEP CONSAPEVOLE
    Ogni professionista che operi per il benessere e l’equilibrio della persona, è un animatore di salute, vitalità e felicità. In altre parole, è un profondo conoscitore dell'autoregolazione a livello fisico, emotivo, mentale e relazionale. Cosa vuol dire conoscitore? Che ha sperimentato in prima persona e che sa proporre a persone e gruppi attività che portano all’equilibrio personale, al benessere e alla salute.
    Cos'è dunque il modello step consapevole? Vediamo ...

    Feed RSS

Università Popolare S.T.E.P. Consapevole a.p.s.​
Viale PO, n. 3 - 44121 Ferrara
Codice Fiscale: 93083770383 - Reg. Atti Pubblici di FE 17/01/2013 al N. 509 Sez. 3 e successive modificazioni il 18/07/2018 al N. 1938 Sez. 3
www.stepconsapevole.it
info@stepconsapevole.it - ​Cell. 328 7049684
Iban: IT67E0867371880000000018209