
Una tecnica può essere vista come una mappa per orientarci in un territorio che ci serve per vivere, esplorare e conoscere. Una mappa per incontrare il territorio, quello che è oggi il territorio dell'altro.
Un respiro apre il cancello. Il viale con a lato alberi secolari, la ghiaia bianca a terra, segnata, si modifica al passaggio e amplifica gli spazi interstiziali.
Una tecnica per andare verso l'altro, per entrare nell'armonia di quel corpo, di quella abitazione.
Un incontro. Io sono questo e tu sei quello, c'è un mondo che si apre.
Seguendo quell'impulso: il primo saluto, la stretta di mano, l'abbraccio, il continuo procedere della vita che ci permette solo di entrare, andare avanti.... dopo un inspiro più corto ed un espiro più lungo e costante, posso andare ancora più dentro ed lì trovo il mio posto per so-stare.
Qui si impara il saper stare presenti, in silenzio, in ascolto della partenza di un impulso e l'arrivo di una risposta (immagine, suono, odore, parola, storia).
Un respiro apre il cancello. Il viale con a lato alberi secolari, la ghiaia bianca a terra, segnata, si modifica al passaggio e amplifica gli spazi interstiziali.
Una tecnica per andare verso l'altro, per entrare nell'armonia di quel corpo, di quella abitazione.
Un incontro. Io sono questo e tu sei quello, c'è un mondo che si apre.
Seguendo quell'impulso: il primo saluto, la stretta di mano, l'abbraccio, il continuo procedere della vita che ci permette solo di entrare, andare avanti.... dopo un inspiro più corto ed un espiro più lungo e costante, posso andare ancora più dentro ed lì trovo il mio posto per so-stare.
Qui si impara il saper stare presenti, in silenzio, in ascolto della partenza di un impulso e l'arrivo di una risposta (immagine, suono, odore, parola, storia).