UP STEP Consapevole a.p.s.
Per le tue richieste
  • Home
    • Privacy e Policy
    • Chi siamo
    • La Formazione in STEP
    • Sito Psicologia e Sport
    • Sito Dott. Lorenzo Manfredini
  • STEP Academy
  • Ansonnia
  • Corsi
  • Blog
    • Blog Associazione Step
    • Blog Psicologia e Sport
    • Blog Psicologia e Psicoterapia
  • Master in Coaching
  • Laboratori
  • Counseling
  • Insieme
  • Foto
  • Team
  • Iscrizione

'I parametri del successo in un mondo che 'decresce'' di Maria Letizia Trento

21/7/2016

0 Comments

 
Foto
Non esiste un presupposto di fondo nella percezione del benessere. Esistono parametri di varia natura, che sanciscono forme di autodeterminazione così complesse e uniche da rendere spesso difficile la comunicazione tra gli individui, e da mettere in contrasto comunità con istanze inconciliabili.

Detto questo, vale la pena portare una riflessione ad ampio respiro, su ciò che la società moderna (il mondo occidentale nello specifico) potrebbe pensare di abbandonare, ponendosi come obiettivo a medio/lungo raggio l'allontanamento da certi stereotipi e luoghi comuni che nascono come diretta conseguenza dell'affermazione del modello "self made man", espressione di un individualismo tanto caro al moderno capitalismo. Tale riferimento, al tempo della sua nascita appariva effettivamente vincente; i ricorsi della storia davano ragione di un certo atteggiamento sganciato dai radicamento arcaici del retaggio culturale di origine. Ad oggi però, tale retaggio appare un po' obsoleto. Oggi che economie emergenti come la Cina ci mostrano la forza dello spirito di aggregazione, nel bene e nel male, ponendo il limite dell'uomo solo che determina se stesso. Oggi che l'ambiente presenta forte il conto, obbligandoci a un cambio di rotta verso il green.

Va da sé, che se il mondo occidentale non rivede il proprio concetto di goal, rischia inesorabilmente di restare incastrato in uno stereotipo asfittico quanto completamente avulso dai reali bisogni della società stessa. In quest'ottica integrata dei bisogni umani, viene da chiedersi se per i paesi industrializzati abbia un senso mettersi in competizione con le emergenti economie, le quali per diverse ragioni, hanno "atteso" il loro momento di espansione. Parrebbe oltretutto una direzione anacronistica quanto illogica, avendo avuto le società occidentali, tutto il tempo di "sfamare" i bisogni ancestrali e di esplorare il benessere senza limiti né censure. Impossibile non fermarci ora a osservare altre culture che si avvicendano per la prima volta in questa esplorazione. Impossibile non essere incuriositi da come vengono affrontate certe dinamiche, a fronte di un presupposto di fondo molto differente. Intelligente infine, apprendere dal confronto con la diversità. In ultima istanza, non si può non rivolgere uno sguardo all'interno. La fase del consumo e dell'espansione fine a se stessa giunge al termine per noi, ma non come condizione super imposta, quanto piuttosto come bisogno soddisfatto. Indugiare nella crescita, appare quasi iatrogeno.

Se di nuovo dobbiamo domandarci cosa è per noi il benessere, guardiamo al futuro. Dove il dominio appartiene alla creatività, alla ricerca della qualità, e se qualcosa si espande è il proprio senso del se: è il come, a discapito del quanto.  Come siamo arrivati a essere ciò che siamo? Come possiamo cambiare? Come possiamo salvare il pianeta? Come possiamo essere felici?

In quest'ottica gli scenari possibili sono due: una società totalmente individualista, che non ha perso la sua storica radice di sopraffazione, che orienta tempestivamente la propria economia verso il futuro, entrando in competizione con le economie di cui sopra. O una società già sazia. Satolla. Che "riposa", almeno al momento. Che siede e ozia, lasciando il passo ad altri, restando immobile e uguale a se stessa ancora per un paio di generazioni. Giusto il tempo di un inevitabile meltin pot.

0 Comments



Leave a Reply.

    In ogni ambito della vita solleviamo problemi, formuliamo piani e cerchiamo rimedi specifici, ma al fondo desideriamo coltivare le nostre parti più elevate.

    ALCHIMIA COMUNICATIVA
    Come trasferire ad altri quello che sappiamo, senza essere banali spingitori di alberi sulla spiaggia o coraggiosi esploratori di foreste incontaminate, senza esperienza.

    UOVA DI GIORNATA: 'CHIAMATA O MALEDIZIONE?'
    Facciamo parte di una generazione che potrà dire: 'ho vissuto la chiamata e la maledizione. E ci ho fatto qualcosa'. Ti dico la mia.

    IL MODELLO STEP CONSAPEVOLE
    Ogni professionista che operi per il benessere e l’equilibrio della persona, è un animatore di salute, vitalità e felicità. In altre parole, è un profondo conoscitore dell'autoregolazione a livello fisico, emotivo, mentale e relazionale. Cosa vuol dire conoscitore? Che ha sperimentato in prima persona e che sa proporre a persone e gruppi attività che portano all’equilibrio personale, al benessere e alla salute.
    Cos'è dunque il modello step consapevole? Vediamo ...

    Feed RSS

Università Popolare S.T.E.P. Consapevole a.p.s.​
Viale PO, n. 3 - 44121 Ferrara
Codice Fiscale: 93083770383 - Reg. Atti Pubblici di FE 17/01/2013 al N. 509 Sez. 3 e successive modificazioni il 18/07/2018 al N. 1938 Sez. 3
www.stepconsapevole.it
info@stepconsapevole.it - ​Cell. 328 7049684
Iban: IT67E0867371880000000018209