Quarto incontro, un gruppo speciale, e una serata di fine d'anno che sembra uscita da un film western ambientato... due metri sottoterra. Non parlo di una nuova saga di Quentin Tarantino, ma dell’ultima riunione tenuta da Umberto Baglietti e da me, insieme a un gruppo straordinario di imprenditori, avvocati, docenti, coach, manager e psicologi. Gente curiosa, attenta, e – sorpresa! – piuttosto disponibile a mettersi in gioco. Siamo a Ferrara, all’Osteria di Francesco, un locale che ti accoglie letteralmente nelle sue viscere. E lì, lontani dal rumore del mondo, abbiamo dato vita a un’esperienza che è stata tanto formativa quanto divertente.
Il tema della serata? Come ci vedono gli altri. Un argomento che può trasformarsi facilmente in un campo minato di malintesi, equivoci e momenti imbarazzanti, ma che noi abbiamo trasformato in una sorta di “palestra” per allenare il muscolo della conoscenza reciproca. Il tutto condito da una buona dose di ironia, perché – diciamocelo – se non si ride un po’, cosa rimane?
Western Feedback: Sguardi, Sfide e Risate
Come nei migliori film western, il saloon si è trasformato in un’arena. Non c’erano pistole né cappelli a tesa larga, ma i duelli c’erano eccome: bersagli di feedback – sia negativo che positivo – sparati con una precisione degna del miglior Clint Eastwood.
Abbiamo osservato come dai nostri comportamenti possano emergere lati timidi, riservati, emotivi, e a volte esuberanti. Essere al centro dello sguardo altrui, esposti alle opinioni sincere di chi ci sta di fronte, non è mai facile. Ma qui, invece di abbatterci, ci siamo lasciati sorprendere. Tra risate scroscianti e sudore di sensibilità, abbiamo scoperto una dimensione più coraggiosa e trasparente della nostra umanità.
Qualcuno si è sentito un po’ nudo – non in senso letterale, quasi! – ma è proprio in questa vulnerabilità che si è creata una fiducia unica. Perché, alla fine, è nel feedback, quello autentico e gentile, che nascono le relazioni più vere. È stato un esercizio di esposizione non cercata ma incredibilmente importante. E no, nessuno si è nascosto sotto il tavolo, neanche quando le parole colpivano dove faceva più male (o più bene).
Tra Buffet e Abbracci
E poi, la ciliegina sulla torta: il buffet finale. Francesco, oste e parte del nostro gruppo, ci ha accolti con il calore del suo locale. Un buon bicchiere di vino in mano, gustosi stuzzichini e una compagnia vivace hanno dato il via a chiacchiere intime e risate assordanti che sono riuscite a contagiare persino gli altri ospiti del locale.
E come spesso accade nei luoghi dove ci si sente a casa, ci sono stati incontri inaspettati: tra i saluti finali, qualcuno ha ritrovato volti noti e vecchi amici, regalando al momento una dose extra di calore, abbracci spontanei e – perché no – ossitocina, quell’ormone che trasforma ogni incontro in pura felicità.
Grazie a un Gruppo Unico
Un grazie speciale va a tutti i partecipanti, persone di grande qualità che hanno saputo unire la gentilezza alla curiosità, la disponibilità al coraggio di mettersi in gioco. Ognuno, a modo suo, ha portato qualcosa di prezioso in questa esperienza. È stato un percorso dedicato all’autenticità, un valore che, in tempi come questi, ha bisogno di essere festeggiato e coltivato.
Buone feste a tutti voi, compagni di questa avventura sotterranea. Che il nuovo anno vi porti ancora più momenti di coraggio, risate e autenticità – magari con quel pizzico di ironia che non fa mai male!
Il tema della serata? Come ci vedono gli altri. Un argomento che può trasformarsi facilmente in un campo minato di malintesi, equivoci e momenti imbarazzanti, ma che noi abbiamo trasformato in una sorta di “palestra” per allenare il muscolo della conoscenza reciproca. Il tutto condito da una buona dose di ironia, perché – diciamocelo – se non si ride un po’, cosa rimane?
Western Feedback: Sguardi, Sfide e Risate
Come nei migliori film western, il saloon si è trasformato in un’arena. Non c’erano pistole né cappelli a tesa larga, ma i duelli c’erano eccome: bersagli di feedback – sia negativo che positivo – sparati con una precisione degna del miglior Clint Eastwood.
Abbiamo osservato come dai nostri comportamenti possano emergere lati timidi, riservati, emotivi, e a volte esuberanti. Essere al centro dello sguardo altrui, esposti alle opinioni sincere di chi ci sta di fronte, non è mai facile. Ma qui, invece di abbatterci, ci siamo lasciati sorprendere. Tra risate scroscianti e sudore di sensibilità, abbiamo scoperto una dimensione più coraggiosa e trasparente della nostra umanità.
Qualcuno si è sentito un po’ nudo – non in senso letterale, quasi! – ma è proprio in questa vulnerabilità che si è creata una fiducia unica. Perché, alla fine, è nel feedback, quello autentico e gentile, che nascono le relazioni più vere. È stato un esercizio di esposizione non cercata ma incredibilmente importante. E no, nessuno si è nascosto sotto il tavolo, neanche quando le parole colpivano dove faceva più male (o più bene).
Tra Buffet e Abbracci
E poi, la ciliegina sulla torta: il buffet finale. Francesco, oste e parte del nostro gruppo, ci ha accolti con il calore del suo locale. Un buon bicchiere di vino in mano, gustosi stuzzichini e una compagnia vivace hanno dato il via a chiacchiere intime e risate assordanti che sono riuscite a contagiare persino gli altri ospiti del locale.
E come spesso accade nei luoghi dove ci si sente a casa, ci sono stati incontri inaspettati: tra i saluti finali, qualcuno ha ritrovato volti noti e vecchi amici, regalando al momento una dose extra di calore, abbracci spontanei e – perché no – ossitocina, quell’ormone che trasforma ogni incontro in pura felicità.
Grazie a un Gruppo Unico
Un grazie speciale va a tutti i partecipanti, persone di grande qualità che hanno saputo unire la gentilezza alla curiosità, la disponibilità al coraggio di mettersi in gioco. Ognuno, a modo suo, ha portato qualcosa di prezioso in questa esperienza. È stato un percorso dedicato all’autenticità, un valore che, in tempi come questi, ha bisogno di essere festeggiato e coltivato.
Buone feste a tutti voi, compagni di questa avventura sotterranea. Che il nuovo anno vi porti ancora più momenti di coraggio, risate e autenticità – magari con quel pizzico di ironia che non fa mai male!