- Mamma, ho finito di leggere il libro!!!
- Wow, sei stato veloce! Ti è piaciuto? Come l’hai trovavo?
- Sì, mi è piaciuto molto! Però c’erano alcune parole un po’ difficili…
- Capisco… vuoi che cerchiamo assieme il significato?
- Ah non serve, l’ho capito dal contesto della frase, mamma!
Ci sono momenti nella vita in cui capita qualcosa che ti risveglia dal “torpore”: mio figlio sta crescendo!!!
Ebbene, avvertivo le prime avvisaglie da un po’ di tempo, ma non mi rendevo bene conto che quel saltino in avanti in realtà l’aveva già fatto e che io ero rimasta indietro, in quel comfort di linguaggi verbali e non verbali che finora erano stati meccanicamente esaustivi.
Si sono aperte le porte della pubertà, fase che s’identifica indicativamente, tra gli 8 e 13 anni per le bambine e tra i 9 e i 14 anni per i bambini. Un passaggio importante nel quale avvengono cambiamenti fisici e ormonali, ne cito alcuni: la comparsa dei primi peli, lo sviluppo delle mammelle, l’aumento del volume dei testicoli, il cambio del timbro di voce, sbalzi d’umore, ecc… tutti segnali che indicano che i nostri bambini stanno affrontando un cambiamento importante che li porterà a diventare dei giovani adulti. Ma questo processo naturale non è vissuto in maniera consapevole provocando spesso insicurezza, disagio per la forma del corpo che cambia, calo dell’autostima, svogliatezza.
Cosa possiamo fare come genitori per accogliere la loro evoluzione in maniera serena? Innanzitutto, accorgersi! Porre attenzione ai segnali che c’inviano e aprirsi ad un dialogo sincero ed empatico. “Pazienza e gentilezza” come ingredienti principali, come pure la “comprensione”, soprattutto in quei momenti in cui ci riversano ondate di rabbia e aggressività da affrontare evitando di rispondere alle provocazioni.
Le strategie di self-control non bastano per sostenerli e creare un ambiente protetto e di fiducia reciproca. Come insegna John Gottman (psicologo di fama mondiale, specializzato in consulenza matrimoniale e in psicologia dello sviluppo), comprendere quali emozioni scatenano determinati comportamenti dei nostri bambini, permette di costruire solide fondamenta per una relazione profonda e sana, guidarli nella gestione emotiva e nel controllo degli impulsi.
Tutto ciò è una competenza che si acquisisce con l’allenamento!
Noi adulti siamo al tempo stesso “alunni ed insegnanti”; educhiamo, prima di tutto, noi stessi al “sentire”, al percepire cosa si muove dentro, immergiamoci sempre più giù, rendendoci così empatici e complici nell’intimo sentire delle emozioni.
E infine, ricordiamoci che tutto ciò che ci anima, che ci guida, che ci tormenta, che ci fa soffrire e gioire, è quel bisogno innato e primario che
tutti noi ricerchiamo per l’intera vita: il bisogno di “Amore”.