Si avvicina il carnevale , momento amato da piccoli ed adulti , io vivo a pochi km da Venezia e quasi ogni anno mi immergo nelle calli coloratissime della città in festa,
Venezia e le sue maschere, Venezia città così fragile , sorretta da pali nascosti sotto acque torbide e soggetta ad inondazioni periodiche.
Mi sorge dal profondo un parallelismo con la gran parte dei giovani d’oggi, anch’essi immersi nel turbinio poco trasparente della rete , e magari fosse la rete sociale dei loro pari, no pur troppo è proprio una rete dalla quale non riescono ad uscire, a volte nemmeno si rendono conto di esserci dentro o peggio sanno di esserci , ma si rifiutano di prendere la pillola rossa (ogni riferimento a Matrix è puramente casuale) ripudiando la realtà per immergersi in un modo fatto di luci blu (quelle dello schermo) parlo dell’identità digitale, delle maschere gioiose e giocose che beatamente si mettono per celebrare un finto carnevale che dura tutto l’anno, tutti gli anni.
I nostri ragazzi hanno accolto i diktat emotivi imposti da una società bastata sull’apparire , disposti a mascherare le proprie emozioni pur di contribuire a rafforzare quell’immagine creata sul loro profilo social.
La vera funzione della maschera non è quella di nascondere un viso, ma di sovrapporre un immagine fissa ad un volto in perenne movimento. Questo può andar bene per uno spettacolo teatrale o per un giro a Venezia, ma non produce nulla di salutare se usato nella quotidianità: perché è molto più semplice mascherare le proprie emozioni da dietro uno schermo, con un nickname , in un gruppo chiuso, a volte scelto!
Nella vita reale non vale ! esiste il confronto, esiste lo scontro, esiste un viso , esistono due o più occhi dei quali sarebbe bello poter sostenere lo sguardo.
Pertanto cari giovani, visto che si avvicina il carnevale: GIU’ LE MASCHERE CON IL SORRISO AD OGNI COSTO abbiate coraggio! abbiate paura, siate fieri delle vostre debolezze, abbracciate i vostri disagi perché solo così li supererete, non cercate conforto virtuale, il mondo è grande ci sono persone belle come voi, che vi possono donare una parola dolce , un sorriso sincero e complice , che null’altro aspettano se non di essere guardate da un bel paio di occhi veri.
Venezia e le sue maschere, Venezia città così fragile , sorretta da pali nascosti sotto acque torbide e soggetta ad inondazioni periodiche.
Mi sorge dal profondo un parallelismo con la gran parte dei giovani d’oggi, anch’essi immersi nel turbinio poco trasparente della rete , e magari fosse la rete sociale dei loro pari, no pur troppo è proprio una rete dalla quale non riescono ad uscire, a volte nemmeno si rendono conto di esserci dentro o peggio sanno di esserci , ma si rifiutano di prendere la pillola rossa (ogni riferimento a Matrix è puramente casuale) ripudiando la realtà per immergersi in un modo fatto di luci blu (quelle dello schermo) parlo dell’identità digitale, delle maschere gioiose e giocose che beatamente si mettono per celebrare un finto carnevale che dura tutto l’anno, tutti gli anni.
I nostri ragazzi hanno accolto i diktat emotivi imposti da una società bastata sull’apparire , disposti a mascherare le proprie emozioni pur di contribuire a rafforzare quell’immagine creata sul loro profilo social.
La vera funzione della maschera non è quella di nascondere un viso, ma di sovrapporre un immagine fissa ad un volto in perenne movimento. Questo può andar bene per uno spettacolo teatrale o per un giro a Venezia, ma non produce nulla di salutare se usato nella quotidianità: perché è molto più semplice mascherare le proprie emozioni da dietro uno schermo, con un nickname , in un gruppo chiuso, a volte scelto!
Nella vita reale non vale ! esiste il confronto, esiste lo scontro, esiste un viso , esistono due o più occhi dei quali sarebbe bello poter sostenere lo sguardo.
Pertanto cari giovani, visto che si avvicina il carnevale: GIU’ LE MASCHERE CON IL SORRISO AD OGNI COSTO abbiate coraggio! abbiate paura, siate fieri delle vostre debolezze, abbracciate i vostri disagi perché solo così li supererete, non cercate conforto virtuale, il mondo è grande ci sono persone belle come voi, che vi possono donare una parola dolce , un sorriso sincero e complice , che null’altro aspettano se non di essere guardate da un bel paio di occhi veri.