Questo fine settimana ho affrontato una delle mie paure più grandi…quella di andare sott’acqua.
È iniziato tutto a tavola con i nuovi compagni di corso, si parlava di cosa facciamo nella vita quotidiana ed uno del gruppo ha detto di essere un istruttore di apnea…che bello non avere paura dell’acqua…è stato il mio primo pensiero.
Per me era impensabile poter provare tale esperienza, come avrei potuto? Anche solo l’idea di mettere il viso sott’acqua era improponibile, figuriamoci scendere verso il fondo della piscina trattenendo il fiato. Ero certa che non avrei mai potuto farcela.
Poi qualcuno del gruppo ha espresso il desiderio di provare a fare questa esperienza…avevamo un istruttore tutto per noi, perché non cogliere l’occasione…così è nato il gruppo di apnea…ma in quel gruppo l’istruttore aveva messo anche me…com’era possibile?...non sarei mai riuscita nell’intento…ma qualcosa dentro di me diceva che forse era arrivato il momento di affrontare questa paura…forse la sicurezza che mi infondeva l’istruttore poteva aiutarmi a superare finalmente questo ostacolo.
Tutto pronto…piscina prenotata…iscrizione fatta…ma che paura…sarei riuscita a superarla o avrei rinunciato…ma qualcosa si era inceppato, la piscina aveva annullato la prenotazione…ma come? Proprio adesso che avrei almeno provato ad entrare in acqua…non poteva accadere veramente…l’istruttore però non si è fatto fermare, avremmo solo rimandato al prossimo incontro l’esperienza, anche perché era uno degli argomenti del fine settimana e quindi quale momento migliore se non questo per mettersi in gioco?
Subito non è stato facile…mettersi quelle pinne enormi, maschera, boccaglio…tutto mi opprimeva, mi mancava l’aria…per fortuna il compagno con cui facevo coppia ha capito la mia difficoltà e mi è venuto in aiuto. A volte basta veramente poco, serve solo sentire che nel momento della difficoltà non sei sola…e così è stato…
Sono riuscita a scendere un paio di metri, che per me erano 10/100/1000 metri…ma serena…serena che ce l’avrei fatta…serena che non sarebbe accaduto nulla…presente al momento…consapevole della bellezza del momento.
Ce l’ho fatta…e non intendo fermarmi qui, infatti già ho chiesto all’istruttore di rifare l’esperienza così da memorizzarla in ogni cellula del mio essere.
È iniziato tutto a tavola con i nuovi compagni di corso, si parlava di cosa facciamo nella vita quotidiana ed uno del gruppo ha detto di essere un istruttore di apnea…che bello non avere paura dell’acqua…è stato il mio primo pensiero.
Per me era impensabile poter provare tale esperienza, come avrei potuto? Anche solo l’idea di mettere il viso sott’acqua era improponibile, figuriamoci scendere verso il fondo della piscina trattenendo il fiato. Ero certa che non avrei mai potuto farcela.
Poi qualcuno del gruppo ha espresso il desiderio di provare a fare questa esperienza…avevamo un istruttore tutto per noi, perché non cogliere l’occasione…così è nato il gruppo di apnea…ma in quel gruppo l’istruttore aveva messo anche me…com’era possibile?...non sarei mai riuscita nell’intento…ma qualcosa dentro di me diceva che forse era arrivato il momento di affrontare questa paura…forse la sicurezza che mi infondeva l’istruttore poteva aiutarmi a superare finalmente questo ostacolo.
Tutto pronto…piscina prenotata…iscrizione fatta…ma che paura…sarei riuscita a superarla o avrei rinunciato…ma qualcosa si era inceppato, la piscina aveva annullato la prenotazione…ma come? Proprio adesso che avrei almeno provato ad entrare in acqua…non poteva accadere veramente…l’istruttore però non si è fatto fermare, avremmo solo rimandato al prossimo incontro l’esperienza, anche perché era uno degli argomenti del fine settimana e quindi quale momento migliore se non questo per mettersi in gioco?
Subito non è stato facile…mettersi quelle pinne enormi, maschera, boccaglio…tutto mi opprimeva, mi mancava l’aria…per fortuna il compagno con cui facevo coppia ha capito la mia difficoltà e mi è venuto in aiuto. A volte basta veramente poco, serve solo sentire che nel momento della difficoltà non sei sola…e così è stato…
Sono riuscita a scendere un paio di metri, che per me erano 10/100/1000 metri…ma serena…serena che ce l’avrei fatta…serena che non sarebbe accaduto nulla…presente al momento…consapevole della bellezza del momento.
Ce l’ho fatta…e non intendo fermarmi qui, infatti già ho chiesto all’istruttore di rifare l’esperienza così da memorizzarla in ogni cellula del mio essere.